Convegno
Il
giorno 17 Novembre si è svolto un importante convegno
riguardante l’abolizione della pena di morte in Armenia
a cui hanno partecipato esponenti di diverse associazioni e
un rappresentante dell’attuale governo.
L’incontro
avvenuto, ha perseguito lo scopo di far conoscere a molti un
atto che è stato adottato dalla Repubblica d’Armenia
attraverso la ratifica del sesto protocollo della Convenzione
europea dei diritti umani che elimina la pena capitale.
L’annosa
questione della pena di morte ha sempre avuto un particolare
rilievo nel contesto internazionale a partire dall’istituzione
da parte delle Nazioni Unite della Commissione per i diritti
umani. Nel corso degli anni la stessa Commissione ha assunto
iniziative sempre più importanti in ordine alla violazione
dei diritti umani fino ad arrivare ad una risoluzione del 1997
che, per la prima volta, ha invitato gli stati a considerare
la progressiva abolizione della pena di morte negli ordinamenti
interni. Con tale risoluzione la Commissione ha chiesto agli
stati la cui legislazione contempla la pena capitale di sancire
il diritto alla vita quale diritto umano fondamentale e ha invitato
inoltre a considerare la possibilità di una moratoria
sulle esecuzioni, in vista dell’abolizione completa della
pena di morte. In ambito comunitario, l’abolizione della
pena di morte, come ha dichiarato l’Unione Europea, non
solo cancella de iure la pena di morte dal sistema giuridico
armeno, ma permette altresì al paese di onorare uno degli
impegni principali assunti al momento dell’entrata nel
Consiglio d’Europa avvenuta nel Gennaio del 2001.
Come
ha giustamente affermato il dott. Gaghik Baghdassarian, Ambasciatore
della Repubblica d’Armenia in Italia, questo rappresenta
un passo significativo dell’impegno profuso dall’Armenia
per quanto riguarda i valori e i principi fondamentali della
futura Europa; un ruolo importante inoltre è stato svolto
dall’ex ambasciatore italiano in Armenia, Sua Eccellenza
Paolo Andrea Trabalza, il quale ha ricordato come durante il
suo mandato a Yerevan, sia riuscito nell’opera di accentuare
la sensibilizzazione della questione verso le istituzioni armene.
Ripercorrendo l’iter della Repubblica d’Armenia
verso l’abolizione della pena di morte occorre ricordare
la situazione precedente: la costituzione del 1995 manteneva
la pena di morte anche se c’erano già i presupposti
per l’abolizione. L’articolo 17 della costituzione
armena, affermava infatti il diritto alla vita, mentre la pena
di morte fino alla sua completa abolizione era uno strumento
di punizione eccezionale ma che poteva essere applicata per
legge solo per delitti gravi. Al momento dell’adesione
al Consiglio d’Europa, l’Armenia firma la convenzione
europea sui diritti umani con tutti i protocolli aggiuntivi
: la convenzione verrà poi ratificata dall’Assemblea
Nazionale il 20 Marzo 2002 con tutti i protocolli aggiuntivi
escluso il sesto. Il 18 Aprile del 2003 il Parlamento armeno
approva un nuovo codice penale che sopprime la pena capitale
ma allo stesso tempo è approvato un ulteriore emendamento
che precisa l’ancora possibile applicabilità della
condanna a morte per tre reati gravi quali il terrorismo, l’omicidio
aggravato e gli atti di violenza sui minori. Infine il 9 Settembre
del 2003 l’Assemblea Nazionale armena ratifica il Sesto
Protocollo della Convenzione europea sui diritti umani che elimina
la pena capitale limitandola agli atti commessi in tempo di
guerra o nell’imminenza di una guerra. A questo incontro,
organizzato dall’associazione italo-armena Zatik hanno
espresso il loro apprezzamento Sergio d’Elia dell’Associazione
“Nessuno tocchi Caino” e Mario de Stefano dell’Associazione
“Diritti dell’uomo nel Sud del mondo” commentando
molto positivamente la scelta fatta dall’Armenia.
Un
passo importantissimo è stato dunque fatto con l’auspicio
che anche altri paesi seguano il lavoro compiuto dalla giovane
repubblica armena.
"...Alla pena
il perdono
allo strumento di morte
la libertà di vita"
(Gregorio
di Narek)
L'Armenia
abolisce la pena di morte
Interventi:
S.E. Gaghik Baghdassaria
Ambasciatore della repubblica d'Armenia
Sergio D'Elia
"Nessuno tocchi Caino"
Antonio Stango
Gruppo Helsinski-Italia
Mario
De Stefano
Associazione "Diritti dell'uomo
nel sud del mondo"
Pasqualina
Napoletano
Vice-parlamentare del gruppo parlamentare
PSE
Presiede:
Graziella Falconi
Associazione di Amicizia ItaloArmena
"Zatik"
Roma, lunedì 17 novembre, ore 16.30
Ex
Hotel Bologna, via Santa Chiara, 4