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“CANTO PER IL SILENZIO nuove repliche per lo spettacolo dedicato alla questione armena”

dal 18 al 21 ott.


Dal 18 al 21 Ottobre 2007 alle ore 21.30 presso l’Auditorium dell’Istituto Einaudi di Latina andrà in scena CANTO PER IL SILENZIO – lo spettacolo del laboratorio giovani ed adulti, che dopo i consensi della stagione passata torna con delle nuove repliche destinate anche al pubblico delle scuole superiori.

L’incontro tra Latitudine Teatro° e la comunità armena è avvenuto nell’agosto del 2002. In quella occasione infatti il Bassano Opera Festival di Bassano del Grappa aveva commissionato una performance che raccontasse la tragedia del popolo armeno. Il palcoscenico offerto era quella del parco e della bellissima Villa degli Armeni a San Zenone degli Ezzelini. Da quel giorno è rimasto vivo l’interesse da parte della compagnia di destinare un intero progetto all’argomento. Dopo cinque anni passati a raccogliere materiale e documenti di diversa natura e di opposte dichiarazioni, è nato il progetto artistico MEMORIE ARMENE che ha guidato l’intera attività di formazione dei laboratori teatrali della stagione passata: da quelli scolastici a quelli per i giovani e per gli adulti.

CANTO PER IL SILENZIO parte da una parola chiave:“QUESTIONE” che come recita il dizionario sta ad indicare: “.. differenza di pareri su materia controversa o non chiara”. Da un lato c’è un popolo che rivendica il diritto al riconoscimento di un genocidio subito, dall’altro c’è una nazione che lo nega fermamente, negandone l’intenzionalità, condizione necessaria del moderno significato attribuito alla parola genocidio( da Raphael Lemkin, 1944 “… viene definito come Genocidio uno qualunque degli atti di seguito elencati, commessi con l’intenzione di distruggere, del tutto o parzialmente, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, in quanto tale: il massacro dei membri di un gruppo; l’attentato grave all’integrità fisica o mentale del gruppo; la sottomissione intenzionale di un gruppo a condizioni di esistenza che comportano la sua soppressione fisica, totale o parziale; le misure finalizzate ad impedire le nascite all’interno di un gruppo; il trasferimento forzato di bambini da un gruppo verso un altro").

CANTO PER IL SILENZIO mette quindi a confronto (in maniera a volte provocatoria) due verità. Due modi di pensare e di pesare le parole. Due popoli: quello turco e quello armeno. Per questo motivo la performance contempla uno spazio di rappresentazione che divide, fin dal suo accesso in sala, il pubblico in due blocchi contrapposti.

L’apparenta casualità del lato della scena in cui lo spettatore è seduto gli darà in realtà modo di assistere all’evocazione di quei tragici fatti del 1915 dal punto di vista di uno dei due schieramenti in campo: Turchi e Armeni. Di fatto nei due spazi in cui è divisa simmetricamente la scena, vengono realizzati due spettacoli paralleli. Due differenti versioni della “questione armena” che costantemente si intrecciano, talvolta si fondono in un’unica immagine per poi separarsi di nuovo grazie ad un nuovo scontro. Un allestimento povero. Pochi oggetti. Valigie consumate e delle stoffe per gli Armeni. Un tappeto e tre secchi bianchi colmi di acqua sporca di sangue per i Turchi. Una colonna sonora unica (fatta anche di sovrapposizioni di musiche) che sottolinea i diversi sentimenti con cui i due popoli hanno vissuto e vivono ancora oggi il peso di questo ricordo. Per la particolarità della messa in scena, lo spettacolo ha posti limitati per un max di 82 spettatori a sera e

Con (giovani): Adele Mattocci, Alessandra Gianolla, Daniele Panzarino, Fabio Antonuccio, Gianluca Viola, Irene Laurenti, Matteo Sacchi, Morris Sarra, Roberto Ferra, Valentina D’agostino, Valeria Viti. Con (adulti): Alessandra Di Viccaro, Antonio Forte, Antonio Bompan, Daniela Trovato, Daniele Panecaldo, Davide Colla, Francesca Minchella, Gianpio Magnante, Luana Strozzi, Luisa Cucco, Marika Borrelli, Marinella Scavone, Marisa Mazzucca, Michela Sarno, Simona Corrente, Titti Cecinelli, Viviana Colla. Regia: Stefano Furlan. Per Info e prenotazioni: 333 28 54 651 oppure info@latitudineteatro.it Prenotazione consigliata. Prezzo del biglietto Euro 7.00. Per le scolaresche Euro 3.00
Con preghiera di diffusione

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