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30 settembre1 ottobre 08ore 21.00
Aran Group of Marionette Theatre
Rostam e Sohrab
Musiche
Loris Tjeknavorian
adattamento e regia
Behrouz Gharibpour
scenografia, designer luci designer marionette
Behrouz Gharibpour
aiuto regia
Maryam Eghbali Namin
Ali Pakdast
Hengameh Sazesh
marionettisti
Ghazal Eskandarnejad
Ali Aboolkheirian
Mohsen Imankhani
Afsaneh Zamani
Marjan Shahvarani
Salma Mohseni Ardehali
Mona Kiyanifar
Banafsheh Samadi
Homayoun Salahi
Camellia Noohi
Fatemeh Amirkhosrow
Farzaneh Agheli
Marzieh Sarmashghi
Negar Mirfakhraei
Ghazaleh Moradiyan
Somayeh Naderi
Mahdieh Akhavannik
Artemiz Niazi
orouz Hashemi Zadeh
Payman Shariaty
tecnico luci
Amir Mohammadi
un progetto di
Rubino-Keros
Rostam e Sohrab narra le vicende della morte del giovane Sohrab per mano del padre Rostam,
il più grande eroe dell’Iran.
Tratto dallo Shahnamé o Libro dei Re, Rostam e Sohrab è opera di Hakim Abolqasem Ferdowsi,
il più grande poeta persiano del 900. La storia è ambientata nello sfarzo delle opulente corti orientali, tra gioielli meravigliosi e campi di battaglia, con donne bellissime e uomini invincibili.
Dopo una battuta di caccia nei territori di frontiera confinanti con il
Turan, Rostam siaddormenta e quando si risveglia non trova più il proprio cavallo.
Si avventura a piedi per strade sconosciute e arriva nella città di Semengan, dove promette
minacce a tutti gli abitanti qualora non gli venga restituito il suo destriero. Allora il re lo riceve e ascolta la sua storia promettendogli di intervenire per ritrovare il cavallo e gli offre l’ospitalità che si addice a un eroe come Rostam.
Durante il soggiorno a corte, Rostam si innamora di Tehmineh, l’unica figlia del re. Chiede la sua mano e la sposa in quegli stessi giorni. Subito dopo le nozze, costretto a partire, dona un prezioso gioiello di onice alla sua sposa, con la promessa che, se un giorno nascerà un figlio, questi dovrà sempre portalo al braccio.
Dall’unione fra
Rostam e Tehmineh nasce Sohrab che già dall’adolescenza dimostra di essere un valoroso guerriero. La madre si fa promettere che non dovrà rivelare a nessuno il nome del proprio padre, perché i tiranni della regione del Turan, nemici acerrimi di Rostam, potrebbero uccidere anche lui e sua madre ne morirebbe di dolore.
Sohrab, in sella al suo bellissimo cavallo, decide di combattere gli avversari del padre, di
conquistare la gloria e raggiungere Rostam. Ma i suoi nemici hanno ordito una congiura contro di lui. Con uno stratagemma portano a combattere, a loro insaputa, padre e figlio l’uno contro l’altro.
Sul campo di battaglia, coperti dalle loro armature e quindi irriconoscibili, si affrontano in un
combattimento epico che dura ore. Stremati, ma desiderosi ambedue di prevalere ed aizzati dai congiurati, i due continuano a fronteggiarsi.
Rostam infligge un colpo mortale a Sohrab, che, prima di cadere, dice che suo padre Rostam
vendicherà la sua morte.
Rostam, a queste parole impallidisce, scopre il braccio del suo avversario e vede l’onice che
aveva regalato a Tehmineh prima di ripartire.
Cade nella più totale disperazione per la consapevolezza di aver ucciso il proprio figlio.
Lo prende tra le braccia, lo accarezza e da quel giorno decide di isolarsi come un eremita, da
solo, con il proprio dolore.
Vahè Vartanian