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Iniziativa Culturale:

 

 

DALL'ARARAT A SAN LAZZARO- Gli Armeni tra Oriente e Occidente

4 , 11, 18 , 25, 26,

SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA
DALL'ARARAT A SAN LAZZARO
Gli Armeni tra Oriente e Occidente
LunediŽ 4 maggio ore 17: La terra armena: alle origini del cristianesimo
(geografia e storia)

LunediŽ 11 maggio ore 17: La Chiesa armena: spiritualitā  ed ecumenismo
(liturgia e teologia)

LunediŽ 18 maggio ore 17: L'identitā armena: evoluzione di un patrimonio
(lingua, letteratura, architettura ed arte)

LunediŽ 25 maggio ore 17: La Congregazione Mechitarista: un ponte tra Oriente e Occidente
(vocazione e missione di Mechitar di Sebaste)

MartediŽ 26 maggio ore 17: L'Isola di San Lazzaro: un centro mondiale di cultura armena
(data da confermare) (visita guidata all'Isola e al suo museo)

Relatore: Rev P. Grigoris Serenian, Congregazione Armena Mechitarista di San Lazzaro, Venezia

Moderatore e Coordinatore:
Daniele Spero, SAE Segretariato Attivitā Ecumeniche

Ingresso libero:
Sala dell'Albergo, Scuola Grande San Giovanni Evangelista
San Polo, 2454 - Venezia
Per informazioni: tel: 041.718234; mail: info@scuolasangiovanni.it

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Il piccolo ciclo di cinque incontri, quattro in sede ed uno in visita all'Isola di San Lazzaro, propone una introduzione alla storia religiosa e culturale del popolo armeno. In particolare la presenza secolare dei Padri Mechitaristi sull'isola veneziana, rende questo itinerario una parte integrante della storia di questa cittā . Inoltre la profonda vocazione spirituale e la ricchezza del carisma ecumenico, fanno dell'incontro con la Chiesa armena un'occasione di approfondimento teologico di grande interesse. Il ciclo collegato al secondo Corso itinerante di spiritualitā  armena, viaggio culturale e pellegrinaggio nei territori dell'attuale Repubblica d'Armenia, organizzato dalla Congregazione Armena Mechitarista (CAM) e previsto per il mese di agosto con durata di due settimane circa.
Il patrimonio armeno, riconosciuto e apprezzato nel mondo, dovrebbe essere riscoperto e rivalutato anche dai veneziani che molto spesso lo dimenticano, se non addirittura lo ignorano.

V.V