Palermo: Dal 23 al 27 giugno
da LA SICILIA -
Daniele Ditta
Da molti studiosi è stato «etichettato» come il «secolo buio»: considerato un periodo di decadenza civile e culturale, sinonimo di barbarie e sangue, il Medioevo invece ha gettato le basi che reludono al fiorire dell'età moderna.
In questo contesto il Mediterraneo è stato un mosaico di culture e Palermo ha avuto un ruolo strategico per gli equilibri politici internazionali.
A questi temi si allaccia il 4° congresso europeo di studi medievali «Coesistenza e Cooperazione nel Medioevo», che si terrà in città la prossima settimana, dal 23 al 27 giugno, organizzato dall'Officina di Studi Medievali in collaborazione con la Federation Internationale des Istituts d'Etudes Medievales (Fidem) e l'Università di Palermo.
Duecentocinquanta relatori, provenienti da paesi europei ed extraeuropei, di tradizione e cultura arabo-islamica, ebraica, cristiano-bizantina e cristiano-cattolica, espressione dei più vari campi di studio sul Medioevo, si confronteranno su differenti tematiche. L'obiettivo è di rileggere il passato per capire meglio il presente e migliorare la coesistenza tra gruppi etnici, culture e religioni differenti.
Il congresso dedicato a Leonard Boyle, padre della Paleografia moderna e fondatore della Fidem, scomparso nel 1999, si tiene ogni quattro anni in una capitale europea. Per il 2009, è stata scelta appunto Palermo, già sede nel settembre del 2007 del congresso mondiale di Filosofia Medievale con oltre 400 relatori.
L'incontro si aprirà alle 15 di martedì prossimo allo Steri, alla presenza del rettore dell'Ateneo palermitano Roberto La Galla. Le sessioni proseguiranno da mercoledì a venerdì al «Polididattico», in viale delle Scienze. La giornata inaugurale prevede un intervento dello studioso Boghos Levon Zekiyan, tra i maggiori esperti esistenti della questione «armeno-turca».
Tra gli altri parteciperanno Alessandro Musco, presidente dell'Officina di Studi Medievali, e Jacqueline Hamesse, presidente della Fidem.
«Studiare il passato – ha detto Musco – non è come visitare un museo ma è vita di ogni giorno, soprattutto a Palermo che offre testimonianze di ogni epoca storica. Se c'è stato un momento storico in cui le convivenze sono state possibili questo è il Medioevo. Comprendere questo periodo storico ci insegna come sia possibile governare le civili convivenze pur nelle differenze che vanno rispettate». Sulla stessa scia Jacqueline Hamesse, che ha aggiunto: «A distanza di circa mille anni il contesto delle culture e religioni del Mare Nostrum è esattamente uguale al passato. I popoli delle tre religioni del Libro, cristiani, ebrei e musulmani, rappresentano gli stessi temi e le stesse contraddizioni soprattutto nell'area del mediterraneo». Martedì è previsto anche l'intervento di Luciano Scala, direttore generale degli Archivi di Stato del ministero ai Beni culturali, che illustrerà il progetto «L'archivio delle coesistenze», realizzato da un archivio storico del Mediterraneo online. Al termine della seduta inaugurale, visita al museo delle marionette «Antonio Pasqualino».
Nei giorni del congresso, saranno offerti ai partecipanti prodotti legati alla tradizione culturale umanistica: olio, vino e sale. Quest'ultimo sarà donato sotto forma di cristallo di salgemma, fatto a Petralia Soprana nella miniera gestita da Italkali. Inoltre saranno curate esposizioni di libri e consentite visite al patrimonio culturale di Palermo grazie al Comune e alla Fondazione Federico II.
Sempre martedì, alle 11,30, sarà inaugurata alla biblioteca Francescana la mostra «Compresenze grafiche, coesistenze culturali». In esposizione ci saranno alcuni manoscritti in latino, greco, ebraico, arabo, etiopico. Di particolare interesse, i frammenti di manoscritti in cartolina, eneventana, un codice etiopico, uno arabo e un documento del cardinale Cinzio Aldobrandini. Tra gli eventi collaterali, alle 21,15 di mercoledì, si terrà nella chiesa di Santa Maria della Catena un recital di poesie e musica, organizzato dalla Fondazione «Buttitta» e incentrato sulla vita e l'opera del poeta bagherese. Sabato, infine, escursioni intorno a luoghi significativi della storia siciliana: su tutti, la visita al borgo medievale e al castello di Caccamo.
Gregorio