Molino: 20 settembre 2009
1859 1950: Piazzetta ditt. Giacomo Gorrini
Molino: 20 settembre 2009
La S.V. è invitata
alla cerimonia di intitolazione della
âPiazzetta Dott. Giacomo Gorrini
Ambasciatore e Console Generale dâItalia
Giusto per gli Armeniâ
che si svolgerĂ
Domenica 20 settembre 2009
in Molino dei Torti (AL)
con il seguente programma:
ore 14,30 Ricevimento delle AutoritĂ
in Via Cavour nella Piazzetta
con giardino da intitolare
ore 15,00 Saluto del Sindaco
ed inizio della cerimonia
interverranno:
- Dott. Paolo Filippi
Presidente della Provincia di Alessandria
- Dott. Pietro Kuciukian
Console Onorario Repubblica dâArmenia
- S.E. Rouben Karapetian
Ambasciatore Plenipotenziario e Straordinario
della Repubblica dâArmenia
- S.E. Mons. Martino Canessa
Vescovo di Tortona
Scoprimento del monumento in memoria del
Dott. Giacomo Gorrini e sua benedizione.
SeguirĂ rinfresco per invitati e popolazione
presso Area Pro Loco Piazza Caduti per la Patria.
COMITATO DâONORE
S.E. Rouben Karapetian
Ambasciatore Plenipotenziario e Straordinario
della Repubblica dâArmenia
Dott. Pietro Kuciukian
Console Onorario Repubblica dâArmenia
Dott. Francesco Castaldo
Prefetto di Alessandria
Dott. Mario Rosario Masini
Questore di Alessandria
Prof. Dott. Angiolino Stella
Magnifico Rettore UniversitĂ di Pavia
Cittadino Onorario di Molino dei Torti
Rag. Carlo Boggio Sola
Presidente Fondazione Cassa di Risparmio
di Tortona
Dott. Pierangelo Taverna
Presidente Fondazione Cassa di Risparmio
di Alessandria
Don Patrizio Dender
Parroco
Luisa Spalla Dosseni
Associazione Amici di Gorrini
Ing. Massimo Robiola
Progettista dellâopera
_____________
Giacomo Gorrini
1859 â 1950
Giacomo Gorrini è nato a Molino dei Torti (Alessandria) nel 1859 ed è morto a Roma nel 1950.
Compiuti gli studi letterari segue dei corsi di perfezionamento a Firenze e a Berlino maturando competenze nel campo della ricerca storica e dellâarchivistica. Viene nominato direttore dellâArchivio del Ministero degli Esteri. Nel 1887 è nominato membro della SocietĂŠ dâHistoire Diplomatique di Parigi. Gorrini è considerato ad oggi il fondatore dellâArchivio Diplomatico degli Affari Esteri del Ministero italiano, in quanto ha promosso la creazione di un archivio centrale autonomo, una sorta di memoria storica dellâintera attivitĂ diplomatica italiana. Consegue una seconda laurea in giurisprudenza a Napoli e a 35 anni è libero docente in storia moderna a Firenze e poi a Roma
Dal 1911 al 1915, data di inizio della soluzione finale della questione armena, è console di Trebisonda, alla cui giurisdizione appartenevano i vilayet dellâArmenia turca. Eâ testimone oculare della deportazione e dei massacri degli armeni, ma lâentrata in guerra dellâItalia contro la Turchia lo costringe, nellâagosto del 1915, ad una fuga precipitosa. Al quotidiano di Roma âIl Messaggeroâ, il console Giacomo Gorrini rilascia unâintervista nella quale descrive con precisione, passione e grande partecipazione, le sue vicissitudini e quelle del popolo armeno. Lâintervista appare sul quotidiano il 25 agosto con il titolo âOrrendi episodi di ferocia musulmana contro gli armeniâ. Dopo la fine della guerra, con la disfatta degli Imperi centrali, Gorrini riceve lâincarico di preparare uno studio sullâArmenia. PresenterĂ il 14 novembre 1918 un âMemorialeâ, base di partenza per le discussioni di Sèvres, di Ginevra, di Losanna.
Viene anche nominato Ambasciatore presso la Repubblica Autonoma Indipendente di Yerevan, definita da lui stesso âeffimera creazione stataleâ, che durerĂ fino al 1920, liquidata poi dalla soluzione kemalista con lâappoggio delle potenze europee in funzione antisovietica. Nel trattato di Losanna non si fece piĂš alcun cenno alla questione armena. Nel 1940 Gorrini pubblica uno scritto sulla questione armena con il titolo âTestimonianzeâ, in un momento in cui il mondo è scosso dalla catastrofe della seconda guerra mondiale. Ha accettato di rompere quello che egli stesso definiva âlo scrupoloso silenzio di anniâ, mostrando di aver continuato il suo silenzioso colloquio con le vittime del genocidio. Ă, in ordine, lâultimo degli appelli dopo quello di Anatole France, Armin T. Wegner, Fridtjof Nansen. Suona come unâinvocazione affinchè agli armeni venga assicurata una patria stabile ed è carico della consapevolezza che la giustizia internazionale prima o poi avrebbe finito per imporsi riconoscendo agli armeni il loro statuto di vittime di un genocidio negato e dimenticato
.
Il 31 ottobre del 1950, allâetĂ di 91 anni, Giacomo Gorrini muore a Roma. La sua terra tombale è stata tumulata a Yerevan nel muro della memoria di Dzidzernagapert il 25 maggio 2001.
VaheVartanian
VaheVartanian