Roma - 2 e 3 ottobre 2009
ore 20,45al teatro Quirino
ASHURA: Teatro delle Marionette al teatro Quirino di Roma – dopo grande sucesso del “ Rustan e Sohrab “ al Teatro Argentino di Roma
BEHROOZ GHARIBPOUR ha dedicato oltre quaranta anni della sua vita artistica a preservare il patrimonio teatrale iraniano impegnandosi per la sua diffusione nel mondo.
A vent’anni ha iniziato la lunga ricerca storica dello spettacolo rituale Tazieh che racconta la vita dell’ImamHossein.
Lo studio appassionato,condotto avvalendosi del suo gruppo di collaboratori, gli ha consentito di mettere in scena l’antico spettacolo di marionette del Qajar riportando una storia millenaria a nuova vita.
Nel 2004,dal capolavoro letterario persiano il Grande Libro (Shahname) ha realizzato e diretto lo spettacolo Rostam e Sohrab contribuendo a diffondere la cultura e lamitologia persiana nel mondo.
Lo stile delle sue opere teatrali realizzate con l’impiego delle marionette gli è valso il riconoscimento dell’UNESCO che ha inserito le sue rappresentazioni tra le grandi opere culturali mondiali.
Nel 2008, dopo aver rappresentato le sue opere in tutto il mondo, per la prima volta viene in Italia e mette in scena, al Teatro Argentina di Roma, l’opera epica Rostam e Sohrab riscuotendo uno straordinario successo di critica e di pubblico.
Sempre nel 2008, Behrooz Gharibpour ha approfondito i suoi studi sul Tazieh realizzando lo spettacolo Ashura e d dimostrando, con le sue marionette, che lo spettacolo di tradizione, privato di ogni retorica, può essere proposto al pubblico come una rappresentazione divertente e godibile anche per coloro che non ne conoscono profondamente
i legami storici.
La sua ultima opera, Ashura, del poeta Mohtasham Kashani in scena al Teatro Quirino di Roma il 2 e 3 ottobre, è ricca di elementi simbolici che ritroviamo nelle parole di Zeynab (sorella di Imam Hossein) che, rivolgendosi ai corrotti ricorda che i governi oppressivi non possono durare in eterno e che il bene vince sempre sul male.Concetto ribadito in Ashura
anche dall’Imam Hossein che, prima dell’inizio della grande battaglia finale, grida con forza “se non avete fede, almeno siate uomini”.
Il messaggio universale di Ashura è che tutti gli uomini sono esseri liberi ed i loro diritti, inalienabili non possono essere
calpestati.
Hossein, figlio di Ali, il terzo Imam dei musulmani sciiti, nato nel 623,è nipote del profeta Maometto. Dopo il martirio di suo fratello Imam Hassan, Hossein prende la guida degli sciiti,ed il Califfo Yazid gli chiede giuramento di fedeltà, ma lui non accetta perché non giudica Yazid un vero governatore islamico.
Un gruppo di sciiti di Kuffe,sta partendo da Medina per Mecca e da Mecca per Kuffe.
Yazid viene a conoscenza di questo viaggio e incarica Ebne Ziad, governatore di Kuffe di combattere contro Hossein.
Ebne Ziad, con l’aiuto dei suoi comandanti spietati, uccide l’Imam Hossein ed i suoi fedeli compagni.
Questo accade il 10 ottobre 680 a Karbala,attualmente al centro dell’ Iraq.
Questo tragico avvenimento accade nel decimo giorno del mese del Muharram (primo mese dell’anno lunare) e, per
questa ragione, Ashura (il decimo giorno di mese del Muharamnel calendario islamico) ha trovato anche un altro significato nel ricordare che è il giorno delmartirio dell’Imam Hossein per iMusulmani Sciiti.
I Musulmani Sciiti rievocano i primi dieci giorni di questo mese con un lutto religioso, in particolare il nono (Tasua) ed il
decimo (Ashura).
Il regista utilizza i testi di Tazieh e le poesie di Mohtasham Kashani, poeta persiano del 1500, vissuto nel periodo Safavide, che ha raccontato la storia con una bellissima elegia e ha creato un nuovo testo.
www.teatroquirino.it
Sottosegretariato Artistico del Ministero della Cultura e Guida Islamica Istituto Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran – Roma
BIGLIETTI
platea e prima balconata
22,00 euro (intero)
16,50 euro (ridotto)
galleria e seconda balconata
16,50 euro (intero)
13,50 euro (ridotto)
biglietteria: 066794585
Aran Group of Marionette Theater
25 artisti
100marionette
oltre 1500 fili
Adattamento e regia Behrouz Gharibpour
Aiuto regia Ali Pakdast,Maryam Eghbali
Compositore Behzad Abdi
Scenografia, designer luci Behrouz Gharibpour
Direttore di orchestra Veladimir Sirenco,Orchestra sinfonica Ucraina
Orchestra sinfonica Teheran
Consulenti Solmaz Fatehi Khameneh, Davar Namini, Hossein Razi
Designermarionette Ali Pakdast,Maryam Eghbali
Designer costumi Maryam Moini
Assistente scenografia Hengameh Sazesh, Sina Yeilaghbeighi
Segretaria di produzione TahminehMohammadi
Direttore laboratorio per la costruzione marionette Maryam Eghbali
Costruzione delle marionette Maryam Eghbali, Ali Pakdast, Mohsen Imankhani,Mona Kiani far, Akram Asghari, Ali Abolkheyrian
Direttore laboratorio per la scenografia Hengameh Sazesh
Direttore della scena Hengameh Sazesh, Sina Yellaghbeigi
Collaboratori per la scena Farzaneh Agheli,Negar Mir Fakhrai
Fonico TahminehMohammadi
Luci Amir Mohammadi
Marionettisti Ali Pakdast,MaryamEghbali,Afsaneh Zamani, Ghazal Eskandar Nejad, Ali Abolkheyrian, Mohsen Imankhani, Salma Mohseni, Marjan Ahmadi,Mona Kiani far
Camelia Nouhi,Nasim Amir Khosro , Marzieh Sarmashghi,Negar Mir fakhrai ,Somaye Naderi, Artemiz Niazi, Farzaneh Agheli, Akram Asghari
Cantanti Mostafa Mahmoudi, Bahar Movahed, Mahdi Javer, Farshad Fouladvand,
Mohammad Reza Sadeghi, Mohammad Motamedi, Ali Khodai, Mahdi Emami, Keyvan Farzin ,Esmaeil Momen Sani, Sina Vali Pour, Sara Reza Zadeh, Gruppo Ghafer;
Narratore Nasim Adabi
Sartoria,Trucco Maryam Moini, Afsaneh Zamani, Mona Kiani far,AkramAsghari, Camelia Nouhi;
Costruzione scenografia Hengameh Sazesh, Sina Yeilagh Beighi, Farzaneh Agheli,Negar Mir Fakhrai
Si ringrazia per la costruzione delle marionette Uldouz Pir Nia, Kamyar Mohebi, Taha Mohammadi, Amir Dehghani, Ahmad Mohammadi, Fereidoun Nassiri, Jafar Shakouri
Studio fonico Casa registro musica (Ucraina), Studio Pop
Tecnico fonico Andrei Muker Yekouski, Hamid Adab, Kambiz ShahinMoghadam;
Effetti speciali Amir Behzad, Ebrahim Esbati
Riprese video Afsaneh Zamani, Ali Behzad
Montaggio Ali Behzad
Responsabile relazione internazionale Solmaz Fatehi Khameneh
Relazioni pubbliche Peyman Shariati
Fotografo Reza Moataryan
Disegno poster e brochure Ayrin Gharib Pour
Traduzione Yazdani Mohsen
Si ringraziano Ambasciatore Fereidoun Haghbin, Hojatol islam Ansarian Hassan, Dott. Mohammad Hossein Imani, Gholam Reza Delshadi, Ayat Peyman, Dott. Mohammad Hossein Ahmadi, Babak Rezai, Asghar Amir Nia, Mohammad Reza Kargar, Colleghi della Fondazione Roudaki, Hossein Parsai, Ali Reza Esmaeili, Akbar Gholi, Mohsen Yazdani,Mario Rubino;
Un particolare ringrazparticolare ringraziamento all’Istituto per lo sviluppo
1° scena
Il poeta (Mohtasham Kashani) rievoca i tragici fatti di Karbala.Ovunque si avverte la paura ed il poeta annuncia che è stata invasa la corte del Califfo e che ciò è un cattivo presagio!
2° scena
Alla corte di Yazid c’è una grande festa. Tutti ridono e scherzano. Solamente Shemr è arrabbiato e,chiuso in se stesso,riflette. Poi urla: Finché Hossein è vivo, tutti i festeggiamenti sono inutili. Yazid gli dà l’ordine di uccidere Hossein e di arrestare i suoi familiari (Zeinab e Colsum).
3° scena
Hossein sta pregando e gli angeli scendono e gli preannunciano la notizia della sua tragica morte .
Le donne in lutto piangono per il combattimento che avverrà presto e ad alta voce fanno il nome di tutta la famiglia e di tutti gli amici di Hossein!
4° scena
La moglie di Shemr supplica suo marito di abbandonare questo progetto di morte e di rinunciare ad assassinare Hossein,ma Shemr è deciso e loda la sua spada con cui taglierà la testa del Santo Hossein e parte con l’altro comandante Ebne Saad ed i soldati alla volta del deserto di Karbala.
Disprezza la moglie per quanto gli ha suggerito e salendo sul suo cavallo galoppa verso il Deserto di Karbala.
5° scena
Hossein e Sakineh,sua figlia,sono ormai certi dell’aggressione dei nemici ed Hossein prevede la suamorte e quella dei suoi seguaci.
Hossein dice alla sua piccola figlia che resterà sola perché lui sarà ucciso da Yazid e dai suoi soldati.
Sakineh piange perchè il nemico ha intenzione di distruggere tutta la sua famiglia e, seduta ai suoi piedi,spera nell’arrivo delle truppe in aiuto di suo padre.
6° scena
Nel campo di battaglia, Abbas, fratello di Hossein, incontra gli altri comandanti di Yazid (Hor ed Ebne Saad). Parlando con loro, Abbas si insospettisce e chiede spiegazioni.Hor gli confida di avere avuto il compito di uccidere Hossein ed i suoi seguaci.
ArrivaOmar e chiede aHor per qualemotivo non ha combattuto contro Hossein. Hor dichiara di temere il giudizio finale e perciò chiede agli altri di non uccidere Hossein. Parla ancora con Omar e si allontana dall’esercito di Ebne Ziad e si unisce a quello di Hossein. Gli angeli gli promettono il paradiso.
7° scena
Nella corte di Ebne Ziad c’è un ricevimento e si parla del futuro del loro regno dopo l’uccisione di Hossein.Unmessaggero annuncia il messaggio di Hor che ha deciso di rinunciare ad uccidere
Hossein e vorrebbe impedire il combattimento.
Ebne Ziad da l’ordine di uccidere Hossein e tutti i suoi fedeli compagni.
Decidono di chiudere il flusso dell’acqua sulla loro strada!
8° scena
Il poeta annuncia: I Kufi hanno invaso il tempio!
Nel Deserto di Karbala, Ebne Saad e Shemr sono in prima fila e congiurano di tagliare la testa a Hossein e portarla in giro sulla lancia!
Nel corso della battaglia Hor viene ucciso dall’esercito di Shemr.
9° scena
Nella corte di Ebne Ziad c’è una festa. Le donne cantano per festeggiare l’uccisione di Hor!
10° scena
Deserto di Karbala.
Il poeta dice: tutto è indice di questa lotta ingiusta. Nel Deserto di Karbala le truppe di Shemr dopo aver ucciso tutti, danno fuoco alle tende. Zeynab (sorella di Hossein) viene presa insieme ad altri ostaggi e portata via.
All’improvviso cresce un cipresso e appare il cavallo alato di Hossein pieno di ferite e frecce, circondato
dalle donne in lutto.
Il cavallo va verso il cielo.Il poeta,tra il cavallo e il cipresso, piange i tanti morti e sul corpo senza vita di Hossein e canta:
“Oh, quanta ingiustizia su questa terra!”
V.V