Zatik consiglia:
Iniziativa Culturale:

 

 

un programma in Ticino per il 24 aprile

Sab- 24 Aprile - communità locale in Svizzera

Carissimi compatrioti e simpatizanti,Quest’anno abbiamo il particolare piacere di allestire un programma in Ticino per il 24 aprile. A Ginevra, e a Zurigo ci saranno, simultaneamente, dei programmi in onore del 95° anniversario del genocidio armeno. In allegato troverete delle informazioni sull’Ensemble Naregatsi, un gruppo di ragazzi armeni dai 6 – 18 anni che suoneranno per noi e per la communità locale in Svizzera, sabato, 24 Aprile, al Conservatorio della Svizzera Italiana con inizio alle 20:30. Un volantino con informazioni dettagliate vi arriverà nelle prossime settimane. Saranno circa 32 persone con una manciata di adulti (gli adulti sono il maestro di sica/accompagnatori/2 cantanti/genitori). Dopo il concerto avranno bisogno di un alloggio presso le famiglie della nostra comunità. Si tratterebbe di prenderli la sera dopo il concerto, dar loro la colazione il mattino e prepare un pranzo a sacco per il viaggio di ritorno verso Ginevra dove terranno il prossimo concerto. Questa è la nostra insolita opportunità di accogliere questi nostri ragazzi, anche in grande semplicità - basterebbe un materasso per terra, volendo. Vengonno a suonare per noi con grande gioia. Per molti di questi ragazzi suonare i loro istrumenti antichi (douduk, kanoon etc.) è la goia più grande che hanno. Tra l’altro hanno tanta voglia di farci vedere come funzionano!
Sono riuscita a sistemare già molte di queste persone, e ringrazio sentitamente chi si è fatto avanti per ospitarli. Chiedo a voi tutti di aprire i vostri cuori e le vostre case a quei ragazzi per cui devo ancora trovare un alloggio per la notte del 24 aprile. Contattatemi al più presto, entro il 18 marzo, dicendomi quante persone potete alloggiare a: m.naroyan@gmail.com, Tel/Fax: 091/993 06 78.
Inoltre avrò bisogno di alcuni volontari per preparare dei panini per quando arriveranno il 24 aprile, col pulman dalla Svizzera interna. I ragazzi veranno direttamente da un concerto a Zurigo e non avranno il tempo di mangiare fuori. Al loro arrivo dovremmo accoglierli con dei panini e delle bibite che potranno consumare al parco Ciani o lungo il lago per svagarsi un attimo prima di prepararsi al nostro concerto. Vi prego di farmi sapere chi di voi è disposto ad aiutare anche in questo.
Vi porgo i miei sinceri ringraziamenti per tutto l’aiuto che potete dare, con la speranza del buon esito di questa giornata in omaggio a nostri caduti e alla nuova generazione che vuole trasmetterci gioia e speranza.
Michelle Naroyan e il Comitato Organizzativo Anniversario 24 aprile 2010

****************

Une note
Depuis toujours, l’Institut d’Art Naregatsi
s’intéresse à la musique traditionnelle Arménienne.
Elle désire la sauvegarder et la transmettre aux nouvelles générations. C’est pourquoi en 2005, sous l’impulsion du compositeur Ara Gevorkian, elle propose des cours gratuits de Tar et de Kamantcha. Peu à peu un véritable ensemble musical traditionnel se crée et c’est en Août 2008 que l’orchestre d’enfants joue officiellement pour la première fois à Naregatsi.
Ce sont tous les instruments traditionnels Arméniens qui font le charme de cet orchestre d’enfants.
On compte parmi toutes les sonorités celles du Kamancha, du Tar, du Saz, du Oud, du Kanon et surtout celles de l’incontournable Doudouk.
La voix est aussi à l’honneur car l’orchestre se compose de jeunes chanteurs traditionnels qui accompagnent les mélodies les plus connues.
Hovig Sahagian qui dirige cet ensemble musical, ne considère pas ce projet comme une simple
découverte des traditions musicales Arméniennes, mais bien comme un moyen de transmettre cette culture aux jeunes Arméniens.
Depuis 2008 c’est principalement à Yerevan que l’orchestre se produit, mais une tournée Nationale est en projet. D’ailleurs leurs représentations, hors de la Capitale, ont été les villes de Goris, Sushi, Stépanagert.
Leur succès grandissant, l’orchestre sortira prochainement d’Arménie pour aller visiter d’autres pays comme la Suisse et la France.

L. N