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Iniziativa Culturale:

 

 

Armenia:architettura, arte e archeologia

Lugano - Martedì 13 aprile 2010

Martedì 13 aprile 2010
Ore 20.30
Lugano, Palazzo dei congressi
Sala B
“Il culto di Athena Oreia in Cilicia”, in La campagne antique:
espace sauvage, terre domestiquée [Cahiers Kubaba, V], Paris 2003, pp. 73-89.
“Notes ciliciennes. 18. Marchands et commerce dans les rues à colonnades: témoignages épigraphiques de Soloi - Pompéiopolis”, Anatolia Antiqua XII, 2004, pp. 44-55.
“A New Funerary Cippus from Elaiussa Sebaste: Some Considerations Concerning Onomastics and Kinship”, Adalya VIII, 2005, pp. 135-150.
“Archaeological and methodological Approaches for the Construction of an Intrasite and Intersite GIS of Elaiussa Sebaste (Turkey)”, in XXI International Symposium CIPA
2007, Anticipating the future of the cultural past, Athens 01- 06 October 2007, Athens 2007, pp. 171-175.
“First notes on the Architecture of the Roman Temple at Elaiussa Sebaste”, Olba XVI, 2008, pp. 249-276.
E. Borgia, M. Bragadin, F. Smith (edd.), Museo Barracco.
Arte Cipriota - Arte Greca (VI-IV secolo a.C.), Quaderno 5, Roma 2008.
“Un quartiere produttivo e industriale di età tardo-antica ad Elaiussa Sebaste: analisi del contesto archeologico”, in L’Africa Romana. XVIII Convegno internazionale di studi
“I luoghi e le forme dei mestieri e della produzione nelle province africane”, Olbia 11-14 dicembre 2008, Roma 2009, pp. 992-1016 (con V. Iacomi).
“Le iscrizioni di età romana e bizantina”, in Elaiussa Sebaste III. L’agora romana, E. Equini Schneider (ed.), Istanbul c.d.s. 2010, pp. 141-163.
“The rule of Antiochus IV of Commagene in Cilicia: a re-assessment”, in Rough Cilicia: New Archaeological and Historical Approaches. International Conference, October 25-
27, 2007, c.d.s. 2010.
“I cantieri delle vie colonnate nell’Oriente romano”, in Archeologia della costruzione II. I cantieri edili nelle province romane, 2, Italia e province orientali. Workshop di Siena, Certosa di Pontignano, November 13th to November 15th 2008, c.d.s. 2010.

Pubblicazioni
Conferenza di Emanuela Borgia
Professore di Archeologia delle province romane
Presso l’Università di Roma “Sapienza”

Pubblicazioni
“Il culto di Athena Oreia in Cilicia”, in La campagne antique:
espace sauvage, terre domestiquée [Cahiers Kubaba, V], Paris 2003, pp. 73-89.
“Notes ciliciennes. 18. Marchands et commerce dans les rues à colonnades: témoignages épigraphiques de Soloi - Pompéiopolis”, Anatolia Antiqua XII, 2004, pp. 44-55.
“A New Funerary Cippus from Elaiussa Sebaste: Some Considerations Concerning Onomastics and Kinship”, Adalya VIII, 2005, pp. 135-150.
“Archaeological and methodological Approaches for the Construction of an Intrasite and Intersite GIS of Elaiussa Sebaste (Turkey)”, in XXI International Symposium CIPA
2007, Anticipating the future of the cultural past, Athens 01- 06 October 2007, Athens 2007, pp. 171-175.
“First notes on the Architecture of the Roman Temple at Elaiussa Sebaste”, Olba XVI, 2008, pp. 249-276.
E. Borgia, M. Bragadin, F. Smith (edd.), Museo Barracco.
Arte Cipriota - Arte Greca (VI-IV secolo a.C.), Quaderno 5, Roma 2008.
“Un quartiere produttivo e industriale di età tardo-antica ad Elaiussa Sebaste: analisi del contesto archeologico”, in L’Africa Romana. XVIII Convegno internazionale di studi “I luoghi e le forme dei mestieri e della produzione nelle province africane”, Olbia 11-14 dicembre 2008, Roma 2009, pp. 992-1016 (con V. Iacomi).
“Le iscrizioni di età romana e bizantina”, in Elaiussa Sebaste III. L’agora romana, E. Equini Schneider (ed.), Istanbul c.d.s. 2010, pp. 141-163.
“The rule of Antiochus IV of Commagene in Cilicia: a re-assessment”, in Rough Cilicia: New Archaeological and Historical Approaches. International Conference, October 25-
27, 2007, c.d.s. 2010.
“I cantieri delle vie colonnate nell’Oriente romano”, in Archeologia della costruzione II. I cantieri edili nelle province romane, 2, Italia e province orientali. Workshop di Siena, Certosa di Pontignano, November 13th to November 15th 2008, c.d.s. 2010.




L’Associazione Archeologica Ticinese ha il piacere di invitarla alla conferenza di Emanuela Borgia

Armenia: architettura, arte e archeologia
L’Armenia può essere considerata un vero e proprio crocevia di civiltà in cui vennero sin dalle origini a confluire tradizioni locali e influenze esterne, sia orientali sia occidentali.
Grazie alla favorevole posizione geografica e alla ricchezza delle risorse naturali, la regione fu abitata almeno dal X-VIII millennio a.C., vide la nascita dei primi stati organizzati nell’età del Bronzo (IV-III millennio a.C.) e fu quindi sede del famoso regno di Urartu (IX-VII secolo a.C.), a cui si deve la fondazione di diverse città, tra cui Erebuni (odierna Yerevan, capitale dell’Armenia), ed una ricca produzione artistica. Dopo una fase di dominio persiano, epoca in cui la regione era una satrapia retta dalla dinastia degli Orontidi (VI-IV secolo a.C.), l’Armenia, toccata solo marginalmente dalla spedizione di Alessandro Magno, divenne un regno cliente della dinastia seleucide (III-I secolo a.C.) sotto gli Orontidi prima e gli Artassidi poi: è questa un’epoca molto florida, caratterizzata da forti influenze ellenistiche, pur nella continuità di contatti con le culture orientali. Con l’espansione romana nel Mediterraneo e verso Oriente il regno armeno divenne una sorta di stato cuscinetto tra Romani e Parti, mantenendo però la propria indipendenza. Con l’avvento al trono di Armenia di Tiridate I (53 d.C.), che ricevette il potere direttamente da Nerone e realizzò a Garni la propria residenza estiva, ebbe inizio la dinastia degli Arsacidi, legata strettamente a Roma ma allo stesso tempo fortemente permeata di cultura persiana, anche sotto il profilo artistico e letterario. L’Armenia fu provincia romana per brevissimo tempo: conquistata da Traiano nel 114 d.C., fu abbandonata già dall’imperatore Adriano nel 117 d.C. e tornò a essere un regno cliente di Roma. L’evangelizzazione del paese, che sarà d’ora innanzi uno dei baluardi della fede cristiana, ebbe inizio abbastanza precocemente, nel I secolo, per poi progredire a partire dalla fine del III inizi del IV secolo, con la conversione alla fede cristiana del re Tiridate e la predicazione di S. Gregorio l’Illuminatore. La diffusione del cristianesimo e la nascita di una coscienza nazionale porteranno allo sviluppo di un’architettura sacra unica ed originale: si può parlare addirittura di una “sperimentazione architettonica armena”, che fece tesoro di diverse esperienze tecniche – sia locali che tratte dalle varie culture che via via erano entrate in contatto con l’Armenia – per giungere a forme nuove. Ancora si discute sulle modalità della nascita e dello sviluppo di questa impressionante fioritura architettonica, articolata in due fasi principali (IV-VII e IX-XIV secolo): essa rimane comunque una delle più stupefacenti manifestazioni culturali di una regione ricca di storia e tradizioni.

Note biografiche


Emanuela Borgia, laureata in lettere presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, ha conseguito nel 2000 il Diploma di Specializzazione in Archeologia Classica presso la stessa Università e il Diplôme d’Études approfondies presso l’Université de Provence – Aix-en-
Provence/Marseille. Dottore di Ricerca in Archeologia (Orientale) nel 2003, dal 2005 al 2008 è stata ricercatore presso il Dipartimento di scienze storiche, archeologiche e antropologiche dell’antichità dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Cultore della materia dal 1999, dal 2008 è professore a contratto di Archeologia delle province romane presso la Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università di Roma “Sapienza”. Ha partecipato con funzioni direttive a diverse attività di ricerca, scavo e schedatura di reperti archeologici in Italia (a Roma – Portico d’Ottavia, Teatro di Marcello, Circo Massimo, Museo Barracco – Ostia Antica, Vibo Valentia) e all’estero (Festos, Grecia; Elaiussa Sebaste, Turchia). È membro dal 1996 della Missione Archeologica Italiana dell’Università di Roma “Sapienza” ad Elaiussa Sebaste (Turchia), nell’ambito della quale si è occupata delle indagini e dello studio del teatro, delle terme del porto, del tempio romano e del quartiere residenziale ed industriale, nonché delle iscrizioni greche.

L’Associazione Archeologica Ticinese (AAT), fondata nel 1986, ha lo scopo di riunire tutti gli interessati
e simpatizzanti di questa affascinante disciplina.
Per incrementare l’interesse, l’AAT organizza quindi conferenze, corsi di approfondimento, visite a mostre,
musei e siti archeologici in Svizzera e all’estero; interviene nella scuola ticinese con un programma
didattico sussidiario, assegna borse di studio per ricerche archeologiche sul Ticino, pubblica un bollettino annuale
e opere di divulgazione scientifica.
L’adesione è aperta a tutti.
La quota sociale è di Fr. 50.– (studenti Fr. 25.–)
Ulteriori informazioni ed iscrizioni
presso il segretariato:
Associazione Archeologica Ticinese
Casella postale 4614
6904 Lugano
tel. 091 976 09 26
fax 091 976 09 27
segretariato@archeologica.ch
www.archeologica.ch


Ludwig Naroyan