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COMPOSITORI ASSOCIATI – TORINO: Padre Komitas Fantasia di temi Armeni di tradizione per viola sola Babà Hampartzoum Limondjian (1768-1839)

Torino : Dom. 1 Ap. 2012

Chiesa della Misericordia, Torino
Domenica 1 aprile 2012 – ore 17
Intorno all’Offerta Musicale
Giulio Castagnoli – clavicembalo, Alessandro Molinaro – flauto
Amedeo Fenoglio – violoncello, Maurizio Redegoso Kharitian – viola
J. S. Bach
dall’Offerta Musicale:
Canoni enigmatici
Fuga in epidiapente
Canone Perpetuo
Adagio dalla Sonata a tre
A. Vivaldi
Sonata in Do Maggiore RV 48
per flauto e continuo
J.S. Bach
Preludio, Sarabanda, Giga dalla VI Suite per violoncello solo
Padre Komitas
Fantasia di temi Armeni di tradizione per viola sola
Babà Hampartzoum Limondjian (1768-1839)
melodia sacra tradizionale della Chiesa Armena per il Venerdi Santo
secondo l'uso dei Padri Mechitaristi del Monastero di San Lazzaro degli Armeni di Venezia
per viola sola
W. A. Mozart - J. S. Bach
Adagio e Fuga in do minore per flauto, viola, violoncello e continuo




Amedeo Fenoglio (nato nel 1989 a Chieri) si è diplomato in violoncello sotto la guida del M° Massimo Macrì col massimo dei voti, e frequenta il corso superiore di Composizione con Giulio Castagnoli presso il Conservatorio di Torino. Dopo aver acquisito esperienza in alcune orchestre giovanili (tra cui l’Orchestra Nazionale dei Conservatori), collabora con l’Orchestra Filarmonica del Teatro Regio di Torino. Ha così suonato sotto la direzione di Salvatore Accardo e di Amiram Ganz nell'ambito di MITO-Settembre Musica.Ha approfondito competenze di quartetto d’archi esibendosi anche, in occasione dell’Ostensione della Sindone, alla Reggia di Venaria e presso la Casa Circondariale Lorusso e Cotugno di Torino. Ha prestato collaborazione concertistica nel “Cello Consort Ensemble” creato dal M° Dario Destefano. Si è classificato al primo posto della sua categoria al “XVIII International Music Competition” - Città di Cortemilia - Premio Vittoria Caffa Righetti 2010 .

Maurizio Redegoso Kharitian dopo gli studi in Italia ed il conseguimento dei diplomi in violino e viola, si perfeziona al CNR-Paris e CNSM-Paris con i membri del Quatuor Ysaye e C.Desjardins. Sempre in Francia segue master-classe con S.Collot. Viene inoltre selezionato (unico italiano) dalla Bach Akademie Stuttgart per uno stage orchestrale sotto la direzione di Helmut Rilling.
Membro fondatore del Quartetto d'archi Honegger, con questa formazione ha ottenuto riconoscimenti internazionali in competizioni e stagioni concertistiche. Una giuria internazionale presieduta ha Sir Yehudi Menuhin invita il quartetto ad Osaka per il Concorso Internazionale di musica da camera. E’stato viola solista e prima viola in numerose orchestre italiane e straniere . Membro di giuria del concorso ESTA-European String Teacher Association, è docente di viola e musica da camera dei Seminari Musicali Estivi di Perinaldo. Sue esecuzioni sono state riprese in video da Rai e Mediaset e in radio da Radio France Culture e Rai Radio3. Ha registrato per Decca, Arion, Stradivarius, Nuova Era, RaiTrade, Rs, Bongiovanni.

Giulio Castagnoli (Roma, 1958) si è laureato in Lettere e Filosofia e si è diplomato in Pianoforte e Composizione al Conservatorio di Torino, alla Hochschule für Musik di Freiburg e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Professore di Composizione al Conservatorio di Torino dal 1984, tiene corsi presso la locale Scuola Civica di Musica, e ha insegnato all’Università di Torino e alla Scuola Nazionale del Cinema. Compositore ospite del Governo Tedesco e del Senato di Berlino nel 1998/99 e nel 2003, ha ricevuto commissioni dalle principali radio e istituzioni europee, americane e australiane e ha vinto importanti concorsi internazionali di composizione. Ha tenuto corsi e seminari nelle Università di Melbourne, Hong-Kong e Berlino. Da anni svolge intensa attività di diffusione della cultura musicale, favorendo il contatto fra giovani musicisti, compositori, musicologi e il pubblico.

Alessandro Molinaro, figlio d’arte, il nonno era clarinettista e il padre affermato violinista, si è diplomato con il massimo dei voti sotto la guida del Maestro A. Evangelisti presso il Conservatorio "G. Verdi" di Torino; si è perfezionato con i Maestri A. Nicolet e G. Cambursano, e, vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, nel 1990 è stato selezionato per la "Gustav Mahler Jugend Orchester" di Vienna. In veste di primo flauto ha suonato con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, la Filarmonica ‘900, l’Orchestra Guido Cantelli di Milano, l’Orchestra Filarmonica Italiana, l’Orchestra Filarmonica di Parma. Svolge un'intensa attività concertistica ed ha collaborato come solista con numerose orchestre. Ha eseguito in prima assoluta molta musica contemporanea e ha collaborato tra gli altri con S. Galaktionov, E. Dindo, Trio Debussy, M. Polidori, C. Boccadoro, Quintetto Matisse, R. Filippini. In occasione del 70° compleanno di Luciano Berio ha eseguito Sequenza I per flauto solo e Opus number Zoo. Recentemente ha pubblicato per la RICORDI il metodo “il flauto traverso” .



NOTE DI SALA
Intorno all’Offerta Musicale, una delle più alte (e complesse) opere teoriche dell’ultimo periodo della produzione bachiana, sono stati versati fiumi d’inchiostro. L’opera fu scritta nel 1748 su di un tema consegnato a Bach da Federico il Grande in occasione di una visita al figlio Filippo Emanuele, musicista alla corte di Postdam. La partitura fu il dono di Bach alla Società di Corrispondenza per le Scienze Musicali Armonica fondata in quegli anni a Lipsia. Molti dei brani della raccolta sono scritti in forma astratta, non affidati cioè a nessuno strumento in particolare, seguendo l’antica prassi fiamminga della “musica reservata”, che cela ai non adepti i segreti dell’arte canonica. E’questo il caso, ad esempio, dei canoni enigmatici, alcuni dei quali sono preceduti da un vero e proprio quiz che ne dovrebbe consentire la soluzione: ne citiamo ad esempio uno per tutti, notulis crescentibus crescat fortuna Regis (salendo le note aumenti la fortuna del Re). Più in generale, tutta l’opera è permeata del medesimo intento, quello, appunto, del segreto RICERCAR (Regis Iussu Cantio Et Reliqua Canonica Arte Risoluta ("Il canto richiesto dal re, e il resto risolto con l'arte canonica") che l’autore appone alla dedica al re Federico: non per nulla le fughe recano l’antico nome di Ricercare, di origine rinascimentale. Solo la Trio Sonata è una vera e propria sonata a tre di stampo barocco, con l’accompagnamento del continuo.

J.S. Bach studiò a lungo la musica italiana: da giovane, copiando dal suo maestro per poterli poi studiare a casa, i Fiori Musicali di Girolamo Frescobaldi, più tardi, nella prima maturità, trascrivendo per tastiera numerosi concerti per archi di Vivaldi, e utilizzando nella propria didattica i bassi dei concerti di Albinoni come materia di studio per i propri allievi. Per questo non può mancare quest’oggi una Sonata di Antonio Vivaldi, la RV48 in Do maggiore per flauto e continuo.

In tempo di meditazione pasquale ci è parso doveroso volgere il nostro sguardo alle tradizioni spirituali anche di altri paesi. Grazie a Padre Komitas, che nel tardo Ottocento ha trascritto la bimillenaria tradizione armena in notazione ecclesiastica, non si sono persi capolavori della musica di ogni tempo.

Nel giugno del 1781 Mozart viene a contatto con le partiture di alcune fughe di Bach: il suo influente protettore, van Swieten, infatti, era stato allievo a Berlino del primo figlio di Bach, Wilhelm Friedman, e al termine del suo mandato di ambasciatore dell’imperatore d’Austria in Prussia aveva portato con sé a Vienna musica del grande autore tedesco. In poco più di un mese Mozart apprende gli arcani del comporre bachiano, e sarà pronto a tenerli in serbo per la sua produzione successiva, che prenderà il volo verso le più alte mete della musica.

V.V