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Debutta a Padova Bedròs o il resto della spada

Padova - 17 Aprile 2012

Debutta al Centro Culturale San Gaetano il nuovo spettacolo di Filippo Tognazzo coprodotto
da Zelda – compagnia teatrale professionale e Nairi Onlus e che vede la prestigiosa
collaborazione alla drammaturgia della professoressa Antonia Arslan.
Martedì 17 aprile 2012 alle ore 17.30 presso l’auditorium del Centro Culturale San Gaetano di
via Altinate a Padova debutterà in anteprima nazionale lo spettacolo Bedròs o il resto della
spada di e con Filippo Tognazzo, prodotto da Zelda – compagnia teatrale professionale e
Nairi Onlus con il contributo dell’assessorato alla cultura del Comune di Padova.
L’evento è promosso dall’associazione Nairi Onlus e organizzato con la collaborazione
dell’Associazione Italiarmenia in occasione della Giornata della commemorazione del 97°
Anniversario del genocidio degli armeni.
Bedròs o il resto della spada vede la prestigiosa collaborazione alla drammaturgia di Antonia
Arslan (autrice de La masseria delle allodole, La strada di Smirne e de “Il Libro di Mush” che
sarà presente all’evento). Le musiche sono a cura di Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini,
rispettivamente voce e chitarra e fisarmonica della Piccola Bottega Baltazar. La supervisione al
progetto è di Lara Mottarlini di Nairi Onlus di Padova, associazione promotrice dello
spettacolo.
Lo spettacolo racconta la storia del giovane armeno Bedròs, strappato nella primavera del 1915
alla sua esistenza quotidiana. Bedròs si ritrova deportato lontano da casa, mentre assieme alla
madre e al fratello Kirkor attraversa la piana torrida di Urfa. Scampato al massacro della
carovana su cui viaggiava, trova rifugio prima presso due vecchi pastori curdi, quindi presso la
casa di un ricco turco di Diyarbakir. Da lì inizia una nuova fuga verso il porto di Smirne in
compagnia della greca Clio.
«Leggendo le numerose testimonianze raccolte sul genocidio degli armeni» spiega Filippo
Tognazzo «ci siamo resi conto che moltissime appartenevano a donne. Per evitare possibili
resistenze, infatti, fin dall’inizio delle operazioni di stermino moltissimi uomini furono
convocati dalle milizie turche e uccisi. Furono perciò soprattutto le donne a sopravvivere al
genocidio, seppure in condizioni disperate, patendo deportazioni, violenze e privazioni di ogni
genere. E spesso sono state proprio le donne armene a perpetuare il ricordo di quel genocidio.
Nel bel romanzo di Kemal Yalçin Con te sorride il mio cuore abbiamo trovato un nucleo per la
nostra storia. Yalçin racconta di un ragazzino costretto dai turchi a gettare il fratellino malato
nell’Eufrate; non ha scelta, altrimenti uccideranno, oltre al fratello, anche lui. Raramente ci era
capitato di leggere una pagina tanto straziante: un bimbo era costretto a commettere un gesto
terribile. Un atto tremendo, una violenza tesa ad annientare il nemico non solo fisicamente, ma
anche moralmente, distruggendone l’umanità. Abbiamo deciso allora che avremmo scritto una
storia piena di sentimento, stupore e affetto. E che la storia sarebbe stata raccontata attraverso
gli occhi puri di un ragazzino. Bedròs racconta appunto di come un semplice ragazzino con
l’aiuto di Clio, la ragazza greca che lo accompagna, riesca a sopravvivere al genocidio e
diventare adulto in un mondo ostile e privo di umanità. Per quanto sistematico, pianificato ed
efficace possa essere un piano di sterminio, sempre qualcosa sopravvive tra le pieghe della
storia, e da quel germe rinasce la speranza».
«Sono stata molto felice di collaborare al progetto» dice Antonia Arslan «l’idea mi è subito
piaciuta: si tratta di un’originale rivisitazione della tragedia del genocidio degli armeni, vista
attraverso la sensibilità e l’istintivo coraggio dei bambini coinvolti, il cui mondo scompare
improvvisamente nel fuoco e nel sangue, e che sono costretti a diventare precocemente adulti
attraverso le terribili prove che devono sopportare.
Essi sono soli, orfani: si rifugiano in un mondo fantastico, e tutto il testo è ritmato sulla loro
perduta voce infantile, affranta ma coraggiosa, che soffre l’insoffribile ma non perde una
sorgiva innocenza. Ho amato subito il progetto. Mi sono poi entusiasmata del testo, man mano
che mi veniva presentato e – se si può dire – sceneggiato dalla viva voce dell’autore.
Penso che questo spettacolo possa essere straordinariamente utile per presentare al pubblico
adulto, ma soprattutto a quello giovanile, una visione inedita ed efficace della prima grande
tragedia genocidaria del Novecento; ma anche per ottenere un coinvolgimento educativo
profondo, delle emozioni e dei sentimenti».
Lo spettacolo è ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Per prenotazioni e informazioni
340 9362803.
Le prossime repliche in programma:
giovedì 19 aprile ore 10.00
Treviso, Fondazione Benetton - ingresso riservato agli studenti
giovedì 19 aprile ore 20.30
Treviso, Fondazione Benetton - ingresso unico 5 euro
Venerdì 20 aprile ore 21.00
Mestre, Centro Culturale Candiani – ingresso intero 7 euro, ridotto 5 euro
Sabato 21 aprile ore 11.00
Piove di Sacco (Pd), Auditorium ISS De Nicola – ingresso riservato agli studenti
Venerdì 4 maggio ore 11.00
Padova, Multisala MPX – ingresso riservato agli studenti
Venerdì 8 giugno ore 18.00
Piazzola sul Brenta (Pd) , Villa Contarini – ingresso libero
Per informazioni:
Zelda-compagnia teatrale professionale, cell. 340.9362803, spettacoli@zeldasrl.com
Associazione Nairi Onlus, cell 328.6656314, lara.mottarlini@nairionlus.org

Hay Dun