APRILE MAGGIO 2017
Metz Yeghern. Mostra fotografica sul genocidio armeno al Memoriale della Shoah di Milano
E' stata inaugurata ieri e durerà fino a 24 maggio la Mostra fotografica sul genocidio armeno al Memoriale della Shoah.
PER NON DIMENTICARE
Ricordare il Genocidio degli Armeni al Memoriale della Shoah di Milano -il tristemente noto Binario 21- è un evento molto importante, che riveste grande significanza storica e simbolica. Si tratterà di un evento unico in Italia.
Nella furia omicida furono spezzate violentemente le vite di circa 1.500.000 armeni, assieme ad alcune altre decine di migliaia di vite dei cristiani assiri o di altre confessioni cristiane orientali minoritarie. Terribili furono le tribolazioni sofferte dalle donne e dai bambini armeni.
Alcuni ebrei, dall'ambasciatore americano presso la Sublime Porta Henry Morgenthau ai fratelli Alex, Aaron e Sarah Aaronsohn, furono fra i primi a testimoniare la tragedia armena, dando voce e fattivo aiuto a coloro che pativano e collegando da subito le responsabilità del governo dei Giovani Turchi con la Germania del Kaiser Gugliemo II.
La memoria dell'annientamento del Popolo Armeno (1894-1916), con massacri reiterati e sistematici, è un obbligo morale. Anche perché, come scrive Antonia Arslan: “Senza la conoscenza di quegli avvenimenti, di ciò che questo genocidio ha rappresentato nello svolgersi della storia del Novecento, il quadro storico generale risulta manchevole o falsato, anche in rapporto all’invenzione del termine stesso “genocidio” da parte del giurista ebreo polacco Raphael Lemkin (che in una celebre intervista affermò di essersi occupato prima di tutto della tragedia armena)”.
Tempo fa, una delle voci più autorevoli e apprezzate dell'ebraismo europeo -e italiano nello specifico-, quella del rabbino Giuseppe Laras, si espresse molto chiaramente al riguardo, schierandosi contro la “rimozione spensierata di una storia insopportabile”.
Ma c’è, purtroppo, di più: i due Genocidi sono correlati a doppio filo, indissolubilmente, con l’inquietante coinvolgimento in entrambi sia della Germania sia dell’Islam politico, da Bismarck a Hitler, dal sultano-califfo Abdul Hamid II al progetto genocidiario del triumvirato Talaat Pasha, Enver Pasha, Djemal Pasha, fino, successivamente, nell'imperversare della Shoah, al Gran Muftì Amin al-Hasayni e alle sue ss.
Vi saranno autorevoli studiosi -italiani e internazionali- e ospiti d'eccezione.
Assieme a Liliana Segre e ad Antonia Arslan, interverrà il Prof. Cyril Aslanov,uno dei numi tutelari della lingua ebraica oggi in Israele e in Diaspora (http://hebrew-academy.huji.ac .il/English/AboutTheAcademy/Me mbers/Pages/default.aspx). Nato a Parigi, da madre ebrea e padre armeno, Cyril Aslanov è un prezioso ponte tra due "Comunità di destino".
L'evento ha come principali promotori e ideatori:
ADEI WIZO di Milano;
CASA ARMENA-HAY DUN;
FONDAZIONE MEMORIALE DELLA SHOAH DI MILANO Onlus
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https://plus.google.com/117840440373924551320/posts/Sunni8K1rRG
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CASA ARMENA