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Iniziativa Culturale:

 

 

Continua fino al 27 maggio a Bologna, a Palazzo Saraceni

fino a 27 Maggio

Fondazione Giorgio Cini onlus
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Newsletter n° 52 - Maggio 2007
La Fondazione Giorgio Cini vi terrà informati sulle diverse attività culturali in corso e programmate, inviandovi questa newsletter a cadenza mensile.

Continua a Bologna la mostra Il segno dell.arte. Disegni di figura nella collezione Certani alla Fondazione Giorgio Cini (1500-1750)

Continua fino al 27 maggio a Bologna, a Palazzo Saraceni, la mostra Il segno dell.arte. Disegni di figura nella collezione Certani alla Fondazione Giorgio Cini (1500 . 1750), organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con l.Associazione Francesco Francia e la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. La mostra, a cura di Giuseppe Pavanello, direttore dell.Istituto di Storia dell.Arte della Fondazione Giorgio Cini presenta una selezione dei disegni di figura presenti nella collezione Certani della Fondazione Giorgio Cini databili a partire dall.inizio del secolo XVI fino alla metà di quello XVIII.
La ricchezza del materiale grafico della collezione Certani, che appartiene alla Fondazione Cini di Venezia, comprendente disegni di figura e di paesaggio, studi architettonici e decorativi, bozzetti teatrali ed altro ancora testimonia il suo grande rilievo storico-artistico. A metterla insieme era stato l.eminente violoncellista e musicista bolognese Antonio Certani (1879-1952) con acquisizioni sul mercato antiquario locale tra le due guerre. A distanza di oltre mezzo secolo dalla sua scomparsa alcuni dei fogli più spettacolari tornano ad essere visibili a Bologna.
Ingresso libero.

Bologna, Palazzo Saraceni

fino al 27 maggio, ore 10.00 - 19.00

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Rassegna cinematografica Stentoree Mimesi alla Videoteca Pasinetti

Dal 2 all.11 maggio si terrà presso la videoteca Pasinetti di Venezia la rassegna cinematografica Stentoree mimesi, dedicata ad alcuni tra i più grandi personaggi della storia della musica catturati dalla rappresentazione cinematografica.
Organizzata dal Comune di Venezia e da Circuito Cinema in collaborazione con l.Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini e l.Università Ca. Foscari di Venezia . Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici "G. Mazzariol", la rassegna prevede la proiezione di sei film in versione originale: Of Men & Music (1951) di Alexander Hammid, Chronik der Anna Magdalena Bach (1968) di Danièle Huillet e Jean-Marie Straub, One plus one (1969) di Jean-Luc Godard, Tod für fünf Stimmen (1995) di Werner Herzog, The Dreamer that remains: a Portrait of Harry Partch (1972) di Stephen Pouliot, Frühlingssinfonie (1983) di Peter Shamoni.

Venezia, Videoteca Pasinetti

2 - 11 maggio, ore 18.00 e 21.00

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Giornata di studio
Tradizioni musicali dall.impero ottomano: risonanze e interculturalità

Un viaggio nelle diverse realtà musicali dell.Impero Ottomano, all.insegna dell.interculturalità. L.Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza una giornata di studio intitolata Tradizioni musicali dall.Impero Ottomano: risonanze e interculturalità, a cura di Vera Costantini, Università di Venezia e Giovanni De Zorzi, Conservatorio di Padova, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Eurasiatici, Università Ca. Foscari di Venezia. La giornata si propone di affrontare il prisma culturale dell.Impero Ottomano a partire dai suoi linguaggi musicali, intesi come espressioni di un.eterogeneità che per oltre cinque secoli segnò la classe politica imperiale e i suoi sudditi: le diverse tradizioni non coesistevano nella separazione, bensì nella reciproca interazione. La natura interculturale dell.Impero si riflette anche nei contributi degli studiosi chiamati a partecipare: etnomusicologi e specialisti delle tradizioni Eurasiatiche, dalla Turchia all.Armenia, dalla Grecia alla tradizione ebraica, fino al sufismo.
Ingresso libero.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio

3 maggio, ore 10.00 - 18.00

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Continua il giro musicale del mondo in cinquantadue sabati con la rassegna Hello, Mr. Fogg!
Les Lumière de Berlin di Wim Wenders

Chi si trova a Venezia ed è pronto a partire, potrà in un attimo fare il giro del mondo attraverso le musiche rare della rassegna Hello, Mr. Fogg!, una serie di sedute d.ascolto di musiche registrate dai paesi più lontani in corso a Palazzo Cini a San Vio ogni sabato dell.anno alle 17.30.
Il primo appuntamento del mese di maggio vola a Berlino dai .Lumiére. tedeschi, ovvero i fratelli Skladanowsky, con il film Les Lumière de Berlin di Wim Wenders (1995).
Creato come contrappunto alle celebrazioni ufficiali dei fratelli Lumiére nel 1995, il film di Wenders, realizzato insieme ai suoi studenti della scuola di cinema di Monaco, racconta l.esperienza dei fratelli Skladanowsky, sconosciuti o sfortunati pionieri del cinema.
Il film di Wenders racconta, con una lievità leggendaria impagabile, la nascita del cinema a Berlino dove i fratelli Skladanowsky costruirono, con mezzi ridotti all.osso ma grandissimo impegno, un proiettore che permise per la prima volta nella storia dell.uomo la proiezione di immagini in movimento. Si chiamava il bioscopio, tale macchina inventata dai fratelli circensi tedeschi. Invenzione, però, poco dopo superata dal vero e celebre cinematografo dei Lumière.
Ingresso libero.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio

5 maggio, ore 17.30

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Seminario di Studi Storici
La percezione del territorio: definizioni, descrizioni, rappresentazioni

Torna a maggio, come ogni anno, il Seminario di Studi Storici organizzato dall'Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano. Dedicato al tema La percezione del territorio: definizioni, descrizioni, rappresentazioni, il Seminario vedrà riuniti studiosi esperti a confronto con giovani già segnati dalla vocazione all'indagine storica. Verranno analizzate, in un arco temporale che tocca diversi secoli, aree geostoriche differenti, esaminate sia nel loro delinearsi, precisarsi, qualificarsi in termini di autocomprensione e autoconnotazione, sia alla luce dello sguardo dell' 'altro'. L'analisi della percezione del territorio comprenderà, inoltre, considerazioni di carattere paesaggistico, cartografico, di catasticazione oltre che valutazioni d.ordine amministrativo, economico, religioso, culturale, militare e, in certo qual modo, antropologico.
Ingresso libero.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

7 - 9 maggio, ore 15.00

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Riapre Palazzo Cini a San Vio con la mostra NORTHSOUTHEASTWEST.
Una visione a 360° dei cambiamenti climatici
Dieci fotografi di nazionalità diverse, tutti membri della più famosa agenzia fotografica al mondo, la Magnum, catturano lo stato attuale del pianeta a nord, sud, est e ovest: Ian Berry, Alex Webb, Alex Majoli, Chris Steele-Perkins, Harry Gruyaert, Nikos Economopoulos, Donovan Wylie, Bruce Gilden, Constantine Manos, Chien-Chi Chang. Nasce così una grande campagna di sensibilizzazione dell.opinione pubblica sulla questione dei cambiamenti climatici, voluta e progettata da The British Council e The Climate Group. Si tratta di una mostra itinerante, che fino ad oggi ha attraversato sessanta Paesi e più di centocinquanta città, dallo Yemen agli Stati Uniti, fino a Taiwan, e che finalmente sbarca a Venezia, luogo dove Oriente e Occidente si incontrano e città simbolo della circolazione di idee e dello scambio culturale.
Dal 9 maggio, Fondazione Giorgio Cini e Weltkunst Foundation organizzano a Palazzo Cini a San Vio la tappa veneziana della mostra fotografica NORTHSOUTHEASTWEST. Una visione a 360° dei cambiamenti climatici, una selezione di fotografie di diverse zone della Terra scattate dai più grandi fotoreporter dell.agenzia Magnum. La mostra è parte integrante del nuovo progetto scientifico della Fondazione Giorgio Cini, volto a promuovere la riflessione e la ricerca sul tema cruciale dei cambiamenti climatici e del loro impatto politico e sociale. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 1 luglio. Ingresso libero.
Per tutta la durata della mostra fotografica verrà riaperto gratuitamente al pubblico anche il primo piano nobile di Palazzo Cini a San Vio, antica dimora di Vittorio Cini. Sarà quindi possibile ammirare le collezioni permanenti d.arte, ospitate nelle sale del primo piano nobile: i dipinti di scuola toscana, tra cui spiccano Il giudizio di Paride di Sandro Botticelli, il Ritratto di due amici del Pontormo, la Madonna con il Bambino e due angeli di Piero di Cosimo e i dipinti di scuola ferrarese del Rinascimento, tra cui il San Giorgio di Cosmè Tura e una scena allegorica di Dosso Dossi.
Ingresso libero.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio

9 maggio - 1 luglio, ore 10.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00
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Seconda tappa del giro del mondo in musica: le Seychelles con Guette pa. tout quat.cote

Bianche spiagge sabbiose, una volta base dei pirati, oggi meta del turismo. La rassegna musicale Hello, Mr. Fogg!, in programma a Palazzo Cini a San Vio,ci porta fino a Mahé, isola di 150 Kmq, la più vasta delle componenti dell.arcipelago delle Seychelles, con le musiche tradizionali raccolte negli anni sessanta da Errol Leighton. Quaranta anni fa Leighton, raccoglitore di musiche tradizionali, è entrato in contatto con le risonanze esotiche, spettacolarmente imprevedibili, del posto: le sue ibridazioni culturali, laddove la musica originale veniva contaminata dai momenti di frammentaria colonizzazione. In uno studio improvvisato all'ombra delle palme da cocco, Leighton riunì con fatica tutti i musicisti del luogo.
Ognuno aveva portato il suo personale "bagaglio" di musica, e nacquero da quella combinazione delle peculiari melodie. Poi venne il diluvio, vennero i soldi, vennero le masse dei turisti assetati di altro mondo. Queste musiche, pur tanto contaminate, ora sono solo un ricordo, disponibile solo molto lontano dalla loro patria.
Ingresso libero.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio

12 maggio, ore 17.30

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Seminari di Musica Antica 'Egida Sartori e Laura Alvini'
Codex Faenza 117 e l.alternatim in Italia nel tardo medioevo (1390-1430)

Dal 14 al 20 maggio si svolgerà a San Giorgio Maggiore il primo dei nuovi seminari di musica antica diretti da Pedro Memelsdorff, dal titolo Codex Faenza 117 e l.alternatim in Italia alla fine del medioevo (1390-1430). Il Seminario è rivolto a tastieristi (solisti di organo, clavicembalo, organetto, echequier) ed è dedicato al primo repertorio tastieristico italiano, in particolar modo al suo rapporto con la storia del canto liturgico: l.alternatim (ossia alternanza tra voci e diminuzioni strumentali) nella liturgia del Codex Faenza 117, antologia del centro-nord Italia databile intorno al 1430.
Il seminario si propone non solo la ripresa dell.annosa discussione sulla destinazione dei vari repertori o sottorepertori di Faenza 117, ma anche l'analisi e performance dell'intero repertorio alternatim del codice. Il corso prevede sia lezioni strumentali individuali (e pubbliche), sia lezioni magistrali di tipo monografico (organologiche, storico-stilistiche, analitiche), sia conferenze, durante il pomeriggio propedeutico del 14 maggio e durante la giornata internazionale di studio musicologico, il 19 maggio. Infine, domenica 20 maggio è in programma un concerto finale dei partecipanti, aperto al pubblico.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

14-20 maggio

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Libri a San Vio
Les Atmosphères de la Politique

Ritorna nel mese di maggio l.appuntamento con Libri a San Vio, il ciclo di presentazioni delle novità editoriali edite o curate dalla Fondazione Giorgio Cini nella splendida cornice del piano nobile del Palazzo. Giovedì 17 maggio verrà presentato il volume Les atmosphères de la politique. Dialogue pour un monde commun, a cura di Pasquale Gagliardi e Bruno Latour.
La prima edizione dei "Dialoghi di San Giorgio" vide un ristretto gruppo di filosofi, storici, antropologi, letterati di fama internazionale riflettere e discutere sul tema "Le atmosfere della libertà. Per una ecologia del buongoverno". La scelta del tema nasceva dalla convinzione che da tempo politici, filosofi e scienziati sociali discutono le condizioni necessarie per il funzionamento della democrazia, rivolgendo tuttavia prevalentemente la loro attenzione alle leggi, alle costituzioni, ai meccanismi elettorali, in una parola alle 'procedure'. Proprio da questo incontro è tratto il volume, che non contiene semplicemente gli 'atti' di quel seminario, ma ne utilizza creativamente i materiali, presentandoli in una forma che 'drammatizza' il confronto intellettuale. Presentano il volume Carlo Severi e Giuseppe Goisis. Partecipa Pasquale Gagliardi.
Ingresso libero.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio

17 maggio, ore 17.30

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Corso di liuto arabo .ud

L.Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza un corso di liuto .ud, lo strumento più importante della tradizione classica del mondo arabo. L. .ud, che letteralmente significa .legno., ha origini antichissime ed ha svolto fin dall.inizio un ruolo centrale nella storia della musica araba. Su di esso i musicisti hanno concepito ed elaborato la loro teoria musicale, basata sul sistema modale dei maqamat, con numerose scale che utilizzano intervalli di quarti di tono. Per questo suo stretto legame con la teoria musicale, è considerato il .principe. degli strumenti. Docente del corso sarà il maestro Farhan Sabbagh, nato a Homs, in Siria, un rinomato virtuoso di questo strumento e un affermato compositore apprezzato in tutto il mondo.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

18-20 maggio, ore 10.00 - 12.00 e 14.00 - 16.00

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Un salterio giapponese a Palazzo Cini: Mister Eto e l.Arte del Koto

Gli appuntamenti musicali di Palazzo Cini a San Vio portano sempre più lontano: il 19 maggio alle 17.30 verrà trasmesso un concerto di Mister Eto del 1967.
Koto è il nome giapponese di un gruppo di strumenti a corde della famiglia del salterio, derivanti dalla trasformazione del k'in cinese, che venne introdotto in Giappone almeno nel V sec. d.C. Uno strumento millenario, imperiale, teatrale. Nella musica per Koto, detta genericamente sokyoku, si distinguono brani puramente stru­mentali, e brani d'accompagnamento del canto, nei quali il Koto si unisce in trio con lo shamisen e con la viola detta Kokyo.
Mr. Eto si è formato presso la scuola Ikuta, scuola tradizionale che risale al Settecento. E. un musicista cieco. Nato nell.isola di Kyushu, ha iniziato la sua carriera come pianista; dopo l.incontro con il venerabile Michio si è dedicato al Koto, nella versione dello strumento innovativa del suo stesso Maestro.
Seguendo le orme del Maestro ha sviluppato una ricerca di conservazione della tradizione e della innovazione della stessa, indirizzandosi alla dimensione del concerto. Il concertismo del Koto, sviluppato da Eto negli USA, ha sensibilmente modificato l.antico strumento, la sua aura, il suo charme, con soluzioni tanto innovative che il compositore americano Henry Cowell ha scritto per Eto, nel 1953, un gran pezzo di musica sperimentale avanguardistica il cui titolo appunto Concerto per Koto e orchestra, grazie al quale lo strumento tradizionale giapponese è entrato nel tempio della musica avveniristica del secolo XX.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio

19 maggio, ore 17.30

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Musica dall.Armenia: Master Class di duduk e concerto a cura di Gevorg Dabaghyan


Per la prima volta, l.Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza, in collaborazione con la sezione musicale del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena di Venezia diretta da Minas Lourian, un seminario dedicato al duduk, strumento a fiato a doppia ancia in legno d.albicocco, simbolo della tradizione musicale armena. Ritenuto convenzionalmente l.oboe armeno, il duduk è uno strumento popolare dal timbro caldo, leggermente nasale e dalla sonorità fortemente evocativa, che accompagna i canti e le danze di tutte le regioni dell.Armenia, oltre ad essere lo strumento privilegiato per matrimoni e funerali. Il seminario, cui seguirà un concerto gratuito e aperto al pubblico, sarà tenuto da Gevorg Dabaghyan, accompagnato da un secondo suonatore di duduk e un suonatore percussionista di dhol.
Dabaghyan, docente al Conservatorio Statale di Erevan, è uno dei massimi specialisti viventi di questo antichissimo strumento ed è il fondatore di varie formazioni tra cui l.Insieme Shoghaken, votato alla salvaguardia del ricchissimo patrimonio folkloristico armeno. Nel vastissimo repertorio di Dabaghyan ha grande rilievo anche la musica liturgica, parte fondamentale di una tradizione plurimillenaria caratterizzata dalle forti radici culturali cristiane.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

26 maggio, Master Class 14.00 - 17.00 e Concerto 20.30

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L.ultima tappa del mese del viaggio musicale di Hello, Mr. Fogg! a Palazzo Cini: funebri accenti

Il viaggio musicale del mese di maggio con la rassegna Hello, Mr. Fogg! in programma a Palazzo Cini a San Vio si concluderà con la Francia medievale della Missa pro defunctis di Pierre de La Rue.
Pierre De la Rue nasce a Tournai-Dornijk, in Piccardia, sotto il ducato di Borgogna; impara la musica della cattedrale della città. Negli anni 1469-70 è segnalato come cantore di Sainte Gudule a Bruxelles; successivamente si accredita in diverse sedi, tra cui la Jakobskerk di Gand. Prima del 1478 lo si trova alla Onze Lieve Vrouwkert di Niewpoort e quindi a Colonia nella chiesa di Saint-Ode. Dal 1489 al 1492 è al servizio dell.arciconfraternita della cattedrale di Notre-Dame a Hertogenbosch, la cui cattedrale è un solenne arengo di spiritualità europea. Nel 1493 è al servizio degli Asburgo di Borgogna. Viaggia quindi moltissimo al seguito della Corte. Musicista viaggiatore come pochi, Pierre ritorna, dopo la morte di Giovanna .La Pazza., Regina di Castiglia, alla corte di Margherita d.Austria che insedia nella reggenza dei Paesi Bassi il nipotino, futuro Carlo V. Cosmopolita e brillante, De la Rue è stato definito da Jean Molinet uno tra i maggiori musicisti del giro di secolo: nella sua vita ha scritto 31 messe, 31 mottetti, 8 Magnificat, 35 chansons.
Ingresso libero.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio

26 maggio, ore 17.30

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Concerto. Liriche da camera di Ottorino Respighi I

Mercoledì 30 maggio verrà presentato con un concerto il disco dedicato alle Liriche da camera di Ottorino Respighi, in uscita presso Edizioni Stradivarius . Milano.
Il concerto verrà eseguito da Marta Moretto, mezzosoprano, che canterà testi poetici di Shelley, Heine, D.Annunzio, e Aldo Orvieto, pianoforte, su musiche di Ottorino Respighi, Richard Wagner e Franz Schubert. Il concerto, gratuito e aperto al pubblico, si terrà sull.Isola di San Giorgio Maggiore alle 17.30.

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

30 maggio, ore 17.30

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Sostieni la civiltà e la cultura veneziana
Destina il tuo 5 x mille alla Fondazione Giorgio Cini

Anche quest.anno con la legge 27 dicembre 2006 n. 296 art. 1 comma 1234 è possibile devolvere il 5 per mille delle imposte sul reddito delle persone fisiche alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale che operano nel settore della promozione della cultura e dell'arte. È possibile devolvere il 5 per mille alla Fondazione Giorgio Cini ONLUS semplicemente apponendo la propria firma nello spazio designato del modello 730 oppure unico e scrivendo il codice fiscale della Fondazione (80009330277). Si tratta di un concreto aiuto alla Fondazione che ci consente di portare avanti le attività previste e dare maggiore prestigio alla città di Venezia.
Destinare il 5 per mille alla Fondazione Giorgio Cini non comporta per il contribuente nessun ulteriore aggravio fiscale, ne' compromette la possibilità di destinare l'8 per mille.

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PUBBLICAZIONI
Fiabe e racconti veronesi raccolti da Ettore Scipione Righi. Volume III
Angelo Colla Editore, Vicenza 2007
Cultura Popolare Veneta serie terza 3**

Si conclude con questo terzo volume la pubblicazione delle Fiabe e racconti veronesi raccolti da Ettore Scipione Righi, impresa avviatosi nel 2004 nell.ambito della collana «Cultura popolare veneta», realizzata su iniziativa della Regione del Veneto, con il contributo della Fondazione Giorgio Cini di Venezia.
I settanta racconti qui pubblicati completano i 230 di cui si compone l.intera raccolta e fanno di questa collezione di testi di narrativa popolare una delle più importanti di Italia, paragonabile per mole a quelle di Giuseppe Pitrè o di Vittorio Imbriani. L.interesse e il grande consenso venuto non solo da parte di specialisti di etnoantropologia, demologia, linguistica, dialettologia, ma anche dal mondo della scuola e da moltissimi lettori non specialisti, non ha fatto che confermare l.assoluta straordinarietà della raccolta.
Ricordava Daniela Perco, nell.introduzione al primo volume, che quella di Righi era «una sorta di missione, animata da sensibilità di tipo linguistico, ma anche dalla fiducia nel progresso e nella convinzione che nulla esista di trascurabile od inutile al mondo, e che tutto concorra allo sviluppo incessante della civiltà cui tendono in differenti maniere i voleri di tutte le menti elevate e gli animi onesti.»

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