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Archivio delle proposte : preambolo ; Reg. per un refferendum ; Regolamento dell'Osservatorio interetnico ; forme per albo delle associazioni
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Vahe – Mercoledì 7 Dicembre
Presento di seguito alcuni esempi di precedenti forme di rappresentanza delle associazioni degli stranieri sotto forma comunitaria (a mio avviso la migliore forma aggregativa), di cui però non ricordo le date precise:
Consulta Comunale del 1983 - 1986
Consulta Provinciale del 1995 secondo la ratifica europea
Consulta Regionale del 1999
Legge oil /86
Legge Martelli /89
Consulta Nazionale con Livia Turco che tuttora è in vigore ma non Attiva, di cui faccio parte.
Alla luce di quanto prodotto dall'inizio del laboratorio fino ad oggi, propongo un preambolo per una delibera che sia onnicomprensivo di tutte le componenti necessarie a rendere realizzabile una consulta delle associazioni delle comunità straniere presso il Campidoglio (criteri dell'iscrizione all'Albo, modalità referendarie per gli stranieri residenti, istituzione dell'osservatorio composto dai membri non facenti parte della consulta in base alla direttiva europea 203/94)
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Preambolo per una delibera
Le Consulte cittadine sono stati le fasi piu significativi tra le istituzioni e l’associazionismo delle diverse comunità straniere in Italia soprattutto a Roma come il centro delle maggiore aggregazioni e centro legislativo a carattere nazionale e locale.
Le consulte Cittadine organizzate dal Comune di Roma prima successivamente quella Regionale con il N° 17/ 89 e Provinciale di Roma , le associazioni Comunitarie degli stranieri hanno partecipato alle varie fasi della crescita della societa accogliente fornendo delle informazione per trovare delle soluzioni in comune tra italiani e stranieri per i legislatori che hanno dato vita alle leggi nazionali per il divorzio tra le matrimoni misti , per la legge OIL del 1986 , alla consulta regionale successivamente alla legge Martelli del 1989.
Tuttora esiste una Consulta Nazionale nel parlamento italiano per il ministero della pari opportunità che non è stato riattivato nemmeno annullato,
anche le raccomandazioni dell’Europa 203 /194 del 8 marzo, firmato da Ciampi e Andreatta sono tuttora disattesi ma erano mirati di dare luogo alla reciproca conoscenza per individuare il lungo percorso di integrazione tra le parti , la società che accoglie e i cittadini che vogliono integrarsi nel tessuto civile e sociale del paese d’accoglienza per se e per le future generazioni tra le diverse culture ;
Alla luce delle esperienze positive e responsabile dei partecipanti Associazioni e le istituzioni , alla fase della crescità e partecipazione delle organizzazioni neonati italiane che partecipavano per conoscere meglio m al di fuori delle tendenze egoistiche di parte , le associazioni assistono da lunghi anni le fasi non produttivi delle inadeguate e inopportuno casi di rappresentanze fittizie che hanno definitivamente hanno ingessato il patrimonio acquisito creando sfiducia e allontanamento dalle forme governative inadeguate che hanno posto in essere delle forme che evitano il contatto diretto tra i cittadini organizzati nelle organizzazioni associative e gli individui prescelti attraveso le procedure antiassociative;
Occorre di prevvedere una delibera che emana gli strumenti per regolarizzare un rapporto costruttivo con i cittadini e delle loro associazioni a carattere comunitarie, come sono previste dalle varie leggi , premuniti da un albo delle associazioni periodicamente rinnovate e resi trasparente i loro operato, organo per il controllo democratico come l’osservatorio dalle rappresentanti non eletti o presenti nella Consulta e strumento referendaria ad hoc per maggiore partecipazione ed interessamento dei cittadini residenti di origine straniera all’operato della Consulta o Consiglio comunale per i problemi a loro riguardanti.
NOTA
Una delibera formulata con le varie articolazioni che devono comprendere i punti segnalati e particolarità delle richieste utili per una corretta funzionalità, puo essere concepita per maggiore responsabilità da ambedue le parti –sperando che sia formulato come si deve ;
In allegato, presento alcuni documenti prodotti dalle precedenti esperienze dell'Osservatorio e altre esperienze, e approvati:
Referendum consultivo riservato agli immigrati residenti;
Forma dell'Osservatorio;
Proposte per l'iscrizione all'Albo
OSSERVATORIO INTERETNICO PER IL CONTROLLO DEMOCRATICO.
INTRODUCE: Arch. Vahè Vartanian Presidente dell’OSSERVATORIO;
Comunicato Stampa ;
“UN REFFERENDUM PER GLI IMMIGRATI”
Il giorno 19 Luglio 2007 ( Giovedì) alleore 11.30 a Roma Nella sede del FORUM delle Comunità Straniere i Italia , in Via Santa Croce in Gerusalemme al N° 106° - 00185 Roma – Roma si terrà una Conferenza sul Tema -IL REFFERENDUM PER GLI IMMIGRATI: UNO STRUMENTO PER
IL DIALOGO CON IL COMUNE DI ROMA- ;
“ La proposta di istituire un referendum per gli immigrati e rifugiati residenti intende attivare un dialogo costruttivo tra il Comune e le comunità immigrate…. dichiara Vahè Vartanian,presidente dell’Osservatyorio – e necessario superare l’ottica dell’emergenza sulle gravi questioni
dell’migrazione.
Gli Immigrati chiedono diritto di parola”
Roma, il 16- 07- 2007
Il Presidente arch. Vahe M. Vartanian
347 753 9508 Fx 06 7001745 vartanian2000@hotmail.com www.zatik.com www.extraonline.it
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OSSERVATORIO INTERETNICO PER IL CONTROLLO DEMOCRATICO
Invito alla Conferenza Stampa ;
Il giorno 19 Luglio 2007 ( Giovedì) alleore 11.30 a Roma Nella sede del FORUM delle Comunità Straniere i Italia , in Via Santa Croce in Gerusalemme al N° 106° 00185 Roma – Roma si terrà una Conferenza stampa promossa dall’OSSERVATORIO sul tema “Il REFFERENDUM PER GLI IMMIGRATI “ un strumento per il dialogo con il Comune di Roma:
Roma, il 16 07 2007
IL Presidente arch. Vahe M. Vartanian
347 753 9508 Fx 06 7001745 vartanian2000@hotmail.com
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LA PROPOSTA
Considerando le persistenti difficoltà dell’associazionismo immigrato, alimentate dall’oggettiva disparità di trattamento nei confronti dell’associazionismo immigrato e la conseguente carenza di strumenti di collegamento tra i rappresentanti degli stranieri residenti nel Comune e le loro Comunità;
Al fine di fornire al Consiglio Comunale e agli organismi rappresentativi degli stranieri residenti nel Comune utili indicazioni delle effettive necessità delle comunità straniere residenti;
Per assicurare ai rappresentanti degli stranieri residenti direttew conoscenze degli orientamenti e delle volontà dei propri rappresentati;
per rendere costruttivo il dialogo tra il Comune e le Comunità immigrate, è conferito agli stranieri residenti nel Comune di Roma che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età il diritto di partecipare ai referendum consultivi in materia di immigrazione.
Art.1
I cittadini stranieri residenti nel Comune che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età possono promuovere referendum popolari relativi ad atti di competenza del Consiglio Comunale riguardanti problemi dell’immigrazione, delle comunità straniere residenti nel territorio comunale, dei rapporti tra stranieri residenti e cittadini.
Art. 2
I cittadini stranieri esercitano l’iniziativa dei referendum popolari mediante una richiesta recante non meno di cinquecento sottoscrizioni di cittadini stranieri residenti nel Comune raccolte nei quattro mesi precedenti al deposito.
Art. 3
Il quesito deve essere formulato in modo chiaro ed univoco e non riguardare:
a)provvedimenti concerenenti tributi, tariffe, rette, contributi ed altri prelievi
b)provvedimenti relativi ad acquisti e alienazione di immobili, permute, appalti e concessioni
c) provvedimenti inerenti l’assunzione di mutui o l’emissione di prestiti.
Art.4
Al referendum potranno partecipare tutti gli stranieri residenti nel territorio del Comune che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età.
Art. 5
La richiesta di referendum accompagnata da non meno di cinquanta sottoscrizioni di stranieri residenti nel Comune è presentata per il giudizio di ammissibilità ad un organo collegiale composto da tre professori ordinari di diritto amministrativo o costituzionale o pubblico, dal Difensore Civico e dal Segretario Generale. Il medesimo organo giudica della regolarità delle sottoscrizioni ai sensi dell’art.2.
Art. 6
Se prima dello svolgimento del referendum di iniziativa popolare il Consiglio Comunale abbia deliberato nel senso richiesto dal Comitato promotore, il referendum non ha più corso.
Art. 7
Il Presidente del Consiglio Comunale provvede ad assicurare l’informazione degli stranieri residenti nel territorio del Comune sul referendum e sulle modalità di svolgimento della campagna referendaria e delle votazioni.
Art.8
Non possono essere presentati quesiti referendari su materie che abbiano già formato oggetto di referendum negli ultimi tre anni.
Art. 9
Se il quesito referendario otterrà la maggioranza dei votanti esso sarà pubblicato nel “Bollettino” del Comune e trasmesso dal Presidente del Consiglio Comunale a tutti i consiglieri comunali, al Sindaco e alla Giunta Comunale, alla Consulta per l’immigrazione.
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REGOLAMENTO DELL’OSSERVATORIO
INTERETNICO PER IL CONTROLLO DEMOCRATICO
ART. 1
(Finalità)
L’osservatorio Interetnico per il controllo democratico , da qui in avanti indicato come “Osservatorio” si propone:
1. di controllare democraticamente l’operato dei rappresentanti degli immigrati al Comune di Roma nel Consiglio Comunale, nella Consulta per l’immigrazione e nei Consigli Municipali e di assicurare il massimo della trasparenza alle scelte compiute;
2. di vigilare sulle discriminazioni istituzionali nei confronti degli immigrati poste in essere sul territorio del comune di Roma e di segnalarle ai rappresentanti degli immigrati;
3. di assicurare la consultazione democratica dell’associazionismo immigrato per le scelte compiute dai rappresentanti degli immigrati
4. di coadiuvare i rappresentanti immigrati nello svolgimento delle proprie funzioni e agevolare il rapporto tra rappresentanti e comunità immigrate
5. di compilare almeno annualmente una relazione sull’operato della rappresentanza immigrata e sui principali problemi dell’immigrazione nel Comune di Roma
ART. 2
(Composizione)
L’Osservatorio è composto da rappresentanti delle associazioni e delle comunità di immigrati stranieri residenti nel Comune di Roma.
Tale composizione potrà essere integrata ogni anno con il voto della maggioranza assoluta dei membri dell’Osservatorio , in misura non superiore ad un terzo dei componenti dell’Osservatorio stesso.
ART. 3
(Organi)
Sono organi del Direttivo dell’Osservatorio:
il presidente, il vice-presidente, il segretario e due membri eletti dall’assemblea e delegati dal presidente per compiti specifici.
ART. 4
(Il presidente)
Il Presidente dell’0sservatorio è eletto in prima convocazione a maggioranza assoluta dei componenti dell’Osservatorio e in seconda convocazione a maggioranza dei presenti e resta in carica per un anno.
Il Presidente dell’Osservatorio presiede e convoca l’Osservatorio; trasmette a chiunque ne faccia richiesta copia dei documenti approvati dall’Osservatorio e da la massima pubblicità alle decisioni dell’Osservatorio; provvede, su richiesta della maggioranza dei componenti dell’Osservatorio, ad invitare alla riunioni dell’Osservatorio persone esterne all’Osservatorio stesso.
ART. 5
(Il Vice-Presidente)
Il Vice-Presidente dell’Osservatorio è eletto a maggioranza assoluta dai componenti dell’Osservatorio in prima convocazione e in seconda convocazione a maggioranza dei presenti e dura in carica per un anno.
Il Vice-Presidente dell’Osservatorio svolge le funzioni del Presidente in assenza o su delega di quest’ultimo.
In caso di impossibilità del Presidente e del Vice-Presidente, le relative funzioni potranno essere svolte da un membro dell’Osservatorio indicato congiuntamente dal Presidente e dal Vice-Presidente.
ART.6
(Il Segretario)
Il Segretario dell’Osservatorio è eletto a maggioranza assoluta dai componenti dell’Osservatorio stesso in prima convocazione e in seconda convocazione a maggioranza dei presenti .
Il Segretario dell’Osservatorio assicura la verbalizzazione delle riunioni dell’Osservatorio stesso e provvede a conservare i verbali dei documenti approvati.
ART. 7
(Organizzazione e funzionamento)
L’organizzazione dell’Osservatorio si ispira a criteri di democrazia e di trasparenza.
I rappresentanti degli immigrati al Comune e ai Municipi di Roma sono invitati alle riunioni dell’Osservatorio.
Chiunque può assistere alle riunioni dell’Osservatorio.
Per la validità delle riunioni dell’Osservatorio è necessaria la presenza di 1/3 dei componenti.
Le decisioni dell’Osservatorio sono assunte a maggioranza dei presenti ove non disposto diversamente dal presente regolamento.
Con il voto della maggioranza assoluta dei presenti, possono essere istituite commissioni e gruppi di lavoro eventualmente aperti alla partecipazione di esperti esterni.
ART. 7 bis
Non possono essere membri dell’Osservatorio i consiglieri aggiunti e i membri della Consulta per l’immigrazione.
ART.8
( Convocazione)
L’Osservatorio è convocato dal Presidente di propria iniziativa o su richiesta di cinque componenti dell’Osservatorio; di tre rappresentanti degli immigrati al consiglio Comunale, ai consigli Municipali o alla Consulta per l’immigrazione, di tre responsabili di associazioni di immigrati presenti nel Comune di Roma o da dieci cittadini immigrati stranieri residenti a Roma
La convocazione delle riunioni deve avvenire con almeno tre giorni di anticipo sulla data della riunione stessa.
L’Osservatorio deve essere convocato almeno ogni sei mesi.
ART. 9
(Decadenza)
I componenti dell’Osservatorio assenti senza giustificazione per tre riunioni consecutive sono dichiarati decaduti.
La dichiarazione di decadenza è pronunciata dal Presidente e può essere annullata dal voto della maggioranza assoluta dei presenti.
ART.10
(Scioglimento)
Lo scioglimento dell’Osservatorio può essere esclusivamente deciso in una riunione straordinaria convocata con almeno quindici giorni di anticipo con il voto della maggioranza assoluta dei componenti .
Vahè- il 10 Nov Del 2011:
bozza di contributo in seguito della riunione del 9 Nov 2011 , nella Sala del Carroccio del Campidoglio :
Lo scopo delle Associazioni e i requisiti minimi necessari per l’iscrizione al albo o anagrafe per le associazioni delle cvomunità straniere nel Comune o altrove ;
ALBO PER l'ASSOCIAZIONI DELLE COMUNITA' STRANIERE
A ) iscrizione all’Albo;
B) Iscritti o soci della comunità associativa ;
C) Associazioni tematiche :
D) Strumenti di Integrazione :
E ) Osservatorio sulla discriminazione ;
F ) Conferenza Comunale sull’Immigrazione ;
G) Difensore civico :
H) Consulta Comunale
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A ) iscrizione all’Albo;
Registrazione dello Statuto
Atto Costitutivo ;
Nota di rendiconto;
Bilancio annuale ;
Libro soci ;
Assemblee pubbliche o elettorali per il rinnovo degli organi statutari;
Indirizzo e recapiti reperibili in una sede apartitica ;
Informazioni sui diritti ;
Finalità
Progetti di Integrazione:
Interventi a favore delle liberazione delle donne immigrate e figli;
Progetto di Alfabetizzazione ;
Promozione culturale;
B) Iscritti o soci della comunità associativa ;
Stranieri o già stranieri ;
Figli o coniugi italiani o europei e non;
Amici italiani aderenti ;
quantità dei membri orientativamente 30 - più della quota indicata difficilmente raggiungibile per esperienza personale e diretta anche per il rispetto dei paesi con presenze minoritarie che non raggiungono la cifra indicata nel provvedimento predisposto dal Comune e non sarebbe giusto costringere ad unirsi )
C)Associazioni tematiche :
Svolgono lavoro diverso rispetto alle loro comunità – Artisti, rifugiati , professionisti , iscritti agli albi professionali; associazioni confederati o federati , volontariato, onlus ?;
D) Strumenti di Integrazione :E ) Osservatorio ;
far parte ed eleggere un organo per l’osservatorio che tuteli e informi il corretto rapporto conle amministrazioni riguardante ai bandi e corretta funzionalità dei diritti pubblicando un dossier annuale di resoconto;
F ) Conferenza Comunale sull’Immigrazione ;
G) Diffensore civico :
H) Consulta Comunale;
Costitituita secondo i parametri associativi indicati e la direttiva Europea 203 del 8 Marzo ?
Vahe
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