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Culturale: |
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Lettera del FORUM : Gentile sig.ra Cecile Kyenge, Ministro per l'integrazione
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augurandoLe che il Suo nuovo incarico serva ai cittadini immigrati e a quelli italiani nel predisporre regole condivise di tolleranza civile, ci permettiamo di richiederLe cortesemente una parte del Suo tempo per avviare con Lei un colloquio sullo stato delle condizioni degli immigrati e sugli interventi da predisporre di cui Le anticipiamo taluni aspetti che riteniamo più rilevanti
• Superare il collegamento tra regolarizzazione della presenza sul territorio italiano dal soggiorno per motivi di lavoro così da determinare un flusso di un’immigrazione culturalmente attiva e importante .
• Questa liberalizzazione, idonea a rapportarsi con altre culture deve tuttavia prevedere limiti all’entrata sul territorio nazionale e alla clandestinità. Non vogliamo considerarla un reato ? ma se si liberalizza c’è necessità di prevedere vincoli a questa ritrovata libertà di movimento senza che ciò determini un altro livello di discriminazione per chi chiede un visto turistico o di ricongiungimento familiare.
• Stabilire regole precise per il diritto di asilo e predisporre un fondo per le necessità di chi, ottenuto il riconoscimento, deve iniziare una nuova vita . Maggiore precisione nella definizione del rifugiato e maggiore tutela del nuovo cittadino che con il riconoscimento ottiene anche diritti/doveri dei cittadini italiani. (Attiviamo l’art 10 della Costituzione )
• La cittadinanza ius soli non pregiudizialmente può essere definita in senso positivo o negativo. Si deve però tutelare l’attiva partecipazione del soggetto beneficiario in particolare se minore. La cittadinanza italiana deve essere riconosciuta non solo perché si nasce in Italia ma se ci si vuole allontanare dal paese nativo , dalla lingua e dalla cultura degli affetti. Quindi in modo cosciente e meditato. Molto spesso non si tiene in considerazione tutto questo, soprattutto da parte di familiari soddisfatti della nuova acquisita “qualifica”. E poi cosa succede se i genitori naturali sono costretti a ritornare in patria per ragioni personali o per ragioni giudiziarie ? e così per tante altre piccole o grandi problematiche che toccano in particolare non un soggetto adulto ma un minore che deve ancora formarsi nelle sue scelte e nelle sue certezze.
• Infine da lungo tempo si è posta la questione sugli strumenti idonei a sviluppare un percorso di integrazione dell’immigrato. Al di là di interventi ormai da tutti riconosciuti come la conoscenza della lingua italiana, solo ora considerata importante e necessaria e iniziative di tipo culturale e non folcloristico per mettere in contatto diversità e modi di intendere regole quotidiane, religiose o sociali, si è data grande importanza soprattutto da parte della nostra organizzazione alle associazioni comunitarie degli immigrati. Le ragioni sono molteplici perché lì si sviluppa la personalità dell’individuo e perché è li che si deve far leva per orientare la comunità immigrata a elaborare vecchie e nuove regole di condivisione nella gestione del rapporto con il territorio, con le usanze del proprio patrimonio etnico , religioso e culturale. Ciò lungi dal distruggere la base comunitaria di principi, regole e comportamenti, in realtà protegge anche se in una luce diversa e certo più approfondita il bagaglio culturale di ciascuna comunità.
Saremo perciò, anche forti di una più che ventennale nostra presenza nel campo dell’immigrazione e forti di un nostro coinvolgimento diretto nelle problematiche interculturali e conflittuali tra autoctoni e stranieri, felici di confrontarci con le Sue convinzioni e le politiche che in qualità di ministro vorrà mettere in atto. Senza dimenticare che la crisi in atto nei paesi più sviluppati colpisce in maggior misura i soggetti più deboli che vedono perduta ogni speranza di avanzamento sociale e che spesso preferiscono avviarsi verso un altro paese o ritornare in patria. Ma tutti i problemi e le particolarità si possono risolvere nell’ambito della responsabile partecipazione delle associazioni delle comunità straniere come soggetti attivi dell’integrazione.
RingraziandoLa , restiamo in attesa di un Suo cenno di interessamento e di una eventuale data, compatibilmente con i Suoi impegni istituzionali per un incontro .
Roma 20/05/2013
www.forumcomunitastraniere.it
forumcom@hotmail.com
FORUM delle Comunità Straniere via Santa Croce in Gerusalemme 106, rm 00185
Loretta Caponi
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