12 Aprile 2007- Il consiglio del Comune d Cavallino - Treporti approva una mozione per il riconoscimento del Genocidio Armeno del 1915 in Turchia

COMUNE DI Cavallino - Treporti
(Provincia di Venezia)
Addì, 16 marzo 2007 Prot. 7498

IL CONSIGLIO COMUNALE

Il Presidente cede la parola al Sindaco per l’illustrazione dell’argomento.

Il Sindaco ricorda che l’amministrazione comunale, in collaborazione con alcune associazioni presenti nel territorio comunale, ha organizzato, in occasione della giornata della memoria, la commemorazione del genocidio del popolo armeno. Continua affermando che su sollecitazione delle stesse associazioni si propone il riconoscimento ufficiale di quel genocidio. Spiega che l’amministrazione comunale non si è mai occupata di questioni di carattere internazionale nella consapevolezza della difficoltà, per un piccolo comune, di influenzare entità superiori. Ritiene che, comunque, questa iniziativa sia il naturale epilogo del percorso iniziato il 27 gennaio 2007 e che la presenza, nel comune, di appartenenti al popolo armeno suggerisca l’adozione del provvedimento all’esame del civico consesso.

Precisa che il testo che si accinge a leggere ha recepito le modifiche apportate dalla commissione consiliare.

Quindi dà lettura alla proposta deliberativa.

Premesso che lo sterminio, avvenuto all’inizio del XX secolo, di oltre i due terzi della popolazione armena stanziata sul territorio turco è stato riconosciuto come “genocidio” da varie istituzioni nazionali ed internazionali tra cui la Sottocommissione per i diritti umani dell’ONU, in data 29.08.1985, il Parlamento Italiano (da tutti i gruppi parlamentari in data 17 novembre 2000), il Tribunale Permanente dei Popoli nel 1984 e la stessa Corte Marziale ottomana fin dal 1919;

Ricordato che il Parlamento Europeo, con risoluzione del 18.06.1987, ha ritenuto fra l’altro che “i tragici avvenimenti verificatisi negli anni 1915-1917 ai danni degli Armeni stabiliti sul territorio dell’Impero Ottomano costituiscano un genocidio ai sensi della convezione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio, approvata dall’assemblea generale dell’ONU il 9 dicembre 1948”;

Rilevato che il genocidio è il più feroce e disumano tra i crimini in quanto tende alla eliminazione di tutto un popolo, della sua cultura, della sua storia;

Considerato che il Governo Turco non ha ancora proceduto al riconoscimento di questa grave responsabilità storica, attestata e dimostrata da precisi documenti e testimonianze;

Riconosciuta la necessità che l’opinione pubblica mondiale intervenga a favore del popolo armeno per il riconoscimento di questa realtà storica;

RITIENE

che il riconoscimento di questo orrendo crimine contro l’umanità rappresenti un atto dovuto per la dignità del popolo armeno e di tutti i popoli del pianeta e, pertanto,

ESPRIME

in occasione del 92° anniversario dell’inizio dello sterminio del Popolo Armeno ad opera dei militari turchi, avvenuto il 24 aprile 1915, la propria solidarietà al Popolo Armeno nella sua lotta per il riconoscimento della verità storica e per la difesa dei suoi diritti inviolabili.

RICONOSCE

La necessità che l’opinione pubblica e tutte le istituzioni interessate approfondiscano il dramma del popolo Armeno così come hanno fatto verso l’Olocausto ebraico, anche attraverso iniziative culturali e informative analoghe a quelle promosse dallo stesso Comune di Cavallino-Treporti in occasione della recente giornata della memoria;

DISPONE

- l’osservazione, nel corso della seduta, di un minuto di raccoglimento in memoria di quel 24 aprile 1915 allorché nella notte, sotto il cielo di Istanbul cominciò la silenziosa operazione di pulizia etnica che in pochi mesi portò allo sterminio di un milione e cinquecentomila armeni.
- l’invio del presente documento a tutte le istituzioni e associazioni interessate;


Dopo di ciò il presidente mette ai voti la proposta deliberativa con voti favorevoli ed unanime espressi dai n. 19 consiglieri presenti e votanti.

DELIBERA

Di approvare la deliberazione avente per oggetto: “Riconoscimento del Genocidio Armeno da parte del Consiglio”.

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