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Iraniani: Yalda In concerto, Notizie Culturali - film
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http://www.mahmag.org/italiano/
Yalda in concerto
Yalda, giovane musicista persiana, compositrice e virtuosa del setar (antico strumento persiano simile al mandolino con quattro corde melodiche) presenterà il materiale del suo debutto discografico (Yalda - Edizioni Ishtar) con due concerti:
il primo nell’Auditorium di Radio Popolare (verrà trasmesso in diretta sulle radio di Popolare Network e sul sito www.radiopopolare.it) e il secondo nello spazio concerti della FNAC di Milano (www.fnac.it).
Yalda, ex voce del coro Talar Vahdat di Theran, interprete della colonna sonora di ‘Giorni e nuvole’ di Silvio Sodini e partner di Raiz per un progetto alla biennale di architettura di Venezia, in occasione di questi concerti si esibirà con i musicisti della Chalga Band di Sofia, protagonisti della movida più eccitante dei Balcani.
E’ proprio con la Chalga Band, in uno studio di registrazione della capitale bulgara, che Yalda ha registrato gran parte del materiale del disco che verrà presentato con questi due concerti. Standard della tradizione persiana, hit del pop turco e persino una originale rilettura di un classico di Fabrizio De Andrè, filtrati dall’eleganza e dalla sensualità di Yalda e stravolti dalla vitalità e dai virtuosismi della Chalga Band, creano un nuovo capitolo dell’intrigante storia della musica meticcia. Gli ultimi due brani del cd, composti da Yalda e registrati con una ristretta formazione acustica, sono stati scelti come colonna sonora del documentario di Laura Silvia Battaglia su Maria Grazia Cutoli (il lavoro uscirà nelle edicole, come allegato al Corriere della Sera, il prossimo 15 novembre).
Yalda in concerto
Venerdì 3 ottobre 2008 ore 21.30 c/o Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare
Sabato 4 ottobre 2008 ore 18.30 c/o FNAC Milano (via Torino, 45)
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http://www.romaethnica.com/news.asp
Per gli amici del millenario folklore iraniano
Per chi fosse interessato o che si recasse in questi giorni a Parma ricordiamo che dal 4 al 12 ottobre collateralmente al “27° MERCANTEINFIERA” nel quartiere fieristico di Parma al padiglione 5 si svolgerà la mostra “Dal Golfo Persico al Mar Caspio, un viaggio da sogno sul tappeto tribale” in cui sono messe in evidenza tutte le bellezze e l’antico folklore ancora presente in questo Paese da favola.
Per maggiori informazioni
AITO TOURS Italy – AZADI INTERNATIONAL TOURISM ORGANIZATION
Strada La Rizza, 59F – 37135 Verona
045584380 0230356504/5 3472521315 www.altotours.it
03/10/2008
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Notizie Culturali
01/10/2008 - 22:00:20
Bahman Qobadi tra i giurati al Festiaval del Cinema Indipendente in Polonia
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Tehran – Ci sarà anche un Iraniano tra i registi che giudicheranno ben 120 film al Festival del cinema indipendente “Off Camera” che si inaugura in queste ore in Polonia. Bahman Qobadi, già noto al pubblico e alla critica internazionali, avrà così l’onore di prendere parte ad uno dei più famosi festival cinematografici al mondo.
Al suo fianco, a comporre la giuria, siederanno altri registi del calibro di Hector Babenco, Zbigniew Preisner, Petr Zelenka e Michael Almereyda.
Il festival durerà dall’1 al 15 ottobre, quindici giorni durante i quali, dei 120 film in totale che verranno proiettati, la giuria è chiamata a giudicarne 12 effettivamente in gara.
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Il pappagallo di Majid Majidi canterà nella notte degli Oscar
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Tehran – L’ultimo film del regista iraniano Majid Majidi, Song of Sparrows (Avaze Gonjeshkha), prenderà parte all’81° Rassegna degli Oscar tra i film stranieri.
Dopo il successo riscontrato all’ultimo Festival di Berlino, dove la storia melodrammatica di Song of Sparrows è valsa l’Orso d’Argento come miglior attore a Reza Naji, Majid Majidi quindi è chiamato ad affrontare una nuova, importante sfida che potrebbe confermare la sua fama sul palcoscenico internazionale: Majid Majidi è, infatti, l’unico regista iraniano ad aver già ottenuto una candidatura agli Oscar nel 1998 con Children of Heaven.
Allora il film del regista iraniano non convinse per i suoi toni giudicati eccessivamente moralistici, tuttavia Majidi è pronto ora a riprovarci con un prodotto che riprende quelli stessi toni tracciando una critica (pur sempre nostalgica e mai aggressiva) della società moderna in cui capitalismo e tecnologia portati agli estremi starebbero corrompendo l’antica spiritualità degli uomini, e con essa tutti i valori annessi (famiglia, amicizia, rispetto per la natura).
Un’amputazione per così dire sociale che nella pellicola di Majidi travolge la vita del povero allevatore di struzzi costretto ad abbandonare la sua fattoria per fuggire la miseria e riparare in città.
Song of Sparrows ha già convinto la critica chiamata a scegliere un film che potesse rappresentare l’Iran ad Hollywood, vincendo la concorrenza di So Simple (Reza Mir Karimi), Night Bus (Kioumars Pourahmad) e Persian Carpet: non resta ora che aspettare il verdetto della giuria più importante nella notte più importante per qualsiasi regista al mondo.
Vahe Vartanian
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