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Zatik
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Incontro con il Ministro della Diaspora Armena Sig.ra Hranush Hakobian il 26 , 27 e 30 di Maggio 2010 – Roma
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In occasione della visita del ministro per la Diaspora signora Hranush Hakobian si è tenuto a Roma presso la sede dell’Ambasciata un incontro tra tutti i soggetti e le Associazioni collegate all’Armenia , alla sua cultura, alla sua storia. L’Ambasciatore armeno in Italia Ruben Karapetian aveva già alcuni mesi prima riunito i rappresentanti della Chiesa e delle Associazioni per un proficuo scambio di idee e di progetti.
Quella del confronto e del raccordo fra le varie iniziative è una buona strada che favorisce quanto auspicato dalla signora Ministro della Diaspora ossia una unità indispensabile per rappresentare gli interessi armeni. Una unità che non cancelli l’autonomia e il profilo delle singole associazioni e degli individui, in questo senso Zatik accoglie con favore e sostiene l’opportunità di un coordinamento e di periodici incontri sotto l’egida dell’Ambasciata. Sarebbe bene stendere una carta contenente pochi e chiari punti di funzionamento di questo coordinamento, ad esempio: requisiti per farne parte ( ossia legalità dell’associzionismo in primo luogo) , periodicità degli incontri, modalità di decisione delle iniziative. L’Associazione Zatiknel corso della riunione ha ricordato di aver chiesto un riconoscimento all’opera e alla figura del prof. Mario Verdone ( del quale fra poco tempo ricorre il primo anniversario della scomparsa) , insigne traduttore della poesia armena, critico e storico del cinema, sostenitore dell’opera di Parajanov. Rinnoviamo la richiesta a dedicare a Mario un’aula universitaria o un altro centro culturale in Erevan. L’Associazione Zatik ha inoltre avviato la pratica per un’ipotesi di gemellaggio tra la provincia di Roma e una regione armena, secondo quanto vorrà indicare Sua Eccellenza l’Ambasciatore. Ma l’iniziativa più importante sarebbe quella di avviare le pratiche per ladestinazione dell’ otto per mille alla Chiesa Armena e il cinque per mille al coordinamento delle Associazioni armene. Pratica da studiare e da perfezionare che richiede , oltre alle necessarie conoscenze tecniche del problema e da affidare evidentemente a un commercialista, la creazione di una mailing list nutrita in modo da poter raccogliere i fondi. La destinazione di questa parte della tassazione annuale è volontaria e quindi occorre persuadere le persone a sottoscrivere nella loro dichiarazione. Occorre quindi tempo. La formazione della mailing list potrebbe far capo all’Ambasciata . Sono ipotesi , progetti ma sarebbe opportuno discuterne per arrivarne a capo. L’Associazione Zatik ne è interessata,come tutte le altre (penso), poiché ad es. il progetto della costruzione di una simbolica rete di ponti collegati fra loro ( da Ponte Milvio, passando per Mostar, fino a Brookhlin) ha subito una battuta d’arresto proprio a causa delle difficoltà economiche e risorse economiche occorrono anche per la costruzione di una mappa delle opere ( reperti, monumenti, donazioni ecc.) che in Italia portano nel nome o comunque mantengono i segni della cultura armena come ad es. San Gregorio, San Biagio , Santa Maria de Armenis ecc.
Nel corso della riunione suor Teobiste Bedrossian delle suore armene dell’Immacolata Conmcezione ha sollevato il problema delle tristi condizioni di molte giovani donne che a causa delle più che precarie condizioni economiche sono indotte alla prostituzione, piaga peraltro comune a molti paesi dell’est. Anche su questo forse dovremmo ragionare insieme. Dalla Puglia invece viene segnalata la creazione di una scuola di armenità.
Queste sono alcune delle cose discusse e che stanno a indicare l’interesse italiano per le questioni armene, non solo il genocidio, per il riconoscimento del quale pure si sta lavorando con il Senato italiano.
Graziella Falconi,
Presidente dell'Associazione Italo-Armena ZATIK
Vahè Vartanian
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