Zatik consiglia:
Iniziativa Culturale:

 

 

Alice Tachdjian Polgrossi

Nasce a Parigi da genitori Armeni scampati al genocidio del 1915 e poi immigrati in Francia.
Finiti gli studi a Parigi sposa il pittore Italiano Carlo Polgrossi e si trasferisce a Ravenna
Insegna lingua e civiltà francese nei licei linguistici; fonda l'associazione di volontariato "Amici dell'Armenia".
Corrispondente estera dall'Italia di Nouvelles d'Armenie Magazine" di Parigi. Pittrice.

Giorno della Memoria 2008: Alice Tachdjian Polgrossi partecipa all'evento organizzato dalla Regione Toscana

(AGI) - Firenze, 28 gen. - Armenia, Auschwitz, Hiroshima, Ruanda. Il filo dell'orrore che lega questi genocidi e' stato ripercorso oggi a Firenze, davanti a ottomila studenti delle scuole superiori toscane, dalla voce di coloro che sono scampati o che, comunque, sono stati testimoni. Il genocidio del popolo armeno da parte dei turchi comincia nel 1915. Nel mezzo, l'orrore delle leggi razziali, della soluzione finale crudelmente programmata da Hitler nei confronti degli ebrei. Poi, alla fine della seconda guerra mondiale, Hiroshima e Nagasaki aggiungono altro orrore all'orrore. La promessa di non dimenticare non e' mantenuta. E arrivano nuovi stermini: come quello, in Ruanda, contro il popolo Tutsi da parte dell'etnia al potere, gli Utu. Torna il dovere di ricordare. Perche' ricordare? Lo spiega Douglas Greenberg, docente all'Universita' della California del Sud e presidente della Shoah Foundation.

"Queste atrocita' ! sono state commesse da persone normali, persone come noi, come! voi. Pe r questo e' necessario ricordare, ma e' necessario anche andare oltre al ricordo, parlare ed agire per conto di quei milioni di persone che non possono piu' parlare per fare in modo che i massacri di ieri servano a far finire i massacri di oggi e scongiurare quelli di domani". E' successo, puo' di nuovo succedere. Il titolo della giornata promossa dalla Regione Toscana e' confermato anche dalla testimonianza di Alice,Tachdjian Polgrossi. I suoi genitori, entrambi armeni, avevano sei e dieci anni quando furono rastrellati in un villaggio dell'Anatolia insieme ai fratelli. La storia di Alice parla di madri che cercano di salvare i figli facendoli scappare nella notte, affidandoli al deserto, arrivando perfino ad ucciderli per non farli cadere in mano agli aguzzini.

Da quella notte solo in pochi sono riemersi e la loro vita e' stata comunque un calvario che li ha portati lontano dalla loro terra, senza identita', senza casa, senza famiglia, senza niente. Alice, con le storie raccontate dai genitori, ha scritto un libro. Ma l'umanita' non ha imparato la lezione. Torniamo vicino a noi. (AGI)

Depliant della giornata d'incontro organizzata dalla Regione Toscana per il Giorno della Memoria 2008