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Saggista, e traduttrice, membro fondatore dell'AIRCRIGE*, è co-traduttrice di Freud dal 1970 e "responsable de l'harmonisation" dell'equipe editoriale delle Opere Complete di Sigmund Freud per la Presses Universitaires de France e figura di spicco della cultura francese. Nata a Parigi da genitori armeni sopravvissuti al genocidio del 1915, nelle sue opere testimonia una riflessione storica (il dramma vissuto dal popolo armeno) e una elaborazione psicoanalitica (la sua storia familiare): cosa fare, qui e adesso, del "piacere di pensare", quel "lusso così incongruo per coloro che sopravvivono ad un genocidio" conquistato dopo tre generazioni di sforzi?
Janine Altounian ha pubblicato numerosi articoli sulla lingua di Freud, sulla trasmissione traumatica e sulle sue conseguenze:
• «Ouvrez-moi seulement les chemins d’Arménie »/ Un génocide aux déserts de l’inconscient (Prefazione di René Kaës), Les Belles Lettres/ Confluents psychanalytique, 1990, 2003 (2° ed.).
• La Survivance / Traduire le trauma collectif (Prefazione di Pierre Fédida, Postfazione di René Kaës), Dunod / Inconscient et Culture, 2000, 2003 (reimp.).
• L’écriture de Freud/ Traversée traumatique et traduction, PUF/ bibliothèque de psychanalyse, 2003.
• L’intraduisible / Deuil, mémoire, transmission, Dunod/ Psychismes, 2005, 2008 (reimp.).
• Ricordare per Dimenticare. Il genocidio armeno nel diario di un padre e nella memoria di una figlia, Janine e Vahram Altounian, con un saggio di Manuela Fraire, Donzelli Editore, Saggine/107, 2007.
• Mémoires du Génocide arménien. Héritage traumatique et travail analytique, Vahram e Janine Altounian, con i contributi di K. Beledian, J.F. Chiantaretto, M. Fraire, Y. Gampel, R. Kaës, R. Waintrater, PUF, 2009.
* Association internationale de recherche sur les crimes contre l’humanité et les génocides http://aircrigeweb.free.fr/ |