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09 05 2007 - “GLI EBREI IN ALBANIA”, UN’ASSOLUTA NOVITA’
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Progedit informa:
“GLI EBREI IN ALBANIA”, UN’ASSOLUTA NOVITA’ PER LA STORIOGRAFIA INTERNAZIONALE, CARATTERIZZA LA PARTECIPAZIONE DELLA PROGEDIT (www.progedit.com) AL SALONE DI TORINO.
L’opera, in edizione bilingue, consente di approfondire la politica antisemita del regime fascista in Albania e il contributo degli ebrei di diverse nazionalità alla resistenza albanese contro il nazismo.
IL VOLUME SARA’ PRESENTATO AL SALONE SABATO 12 - ORE 17, DALL’ASSESSORE REGIONALE AL MEDITERRANEO, SILVIA GODELLI, DALLA CURATRICE DELL’OPERA, Nevila Nika, direttrice dell’Archivio centrale di Tirana; DAGLI STORICI Luciano Boccalatte, Alberto Cavaglion, Vito Antonio Leuzzi, DALL’ EDITORE Gino Dato.
LA PROGEDIT, CASA EDITRICE BARESE, CHE FESTEGGIA IL DECENNALE, E’ PRESENTE ALLA FIERA NELLO STAND COLLETTIVO DELLA REGIONE PUGLIA CON IL CATALOGO E I TITOLI IN TEMA DI CONFINI.
La presenza della Progedit al Salone di Torino
La casa editrice Progedit partecipa alla ventesima edizione del Salone di Torino esponendo le sue novità nello stand collettivo che l’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia ha organizzato all’interno della Fiera.
Una novità storiografica
Tra i volumi dedicati al tema dei Confini, ricordiamo l’edizione bilingue de "Gli ebrei in Albania. Catalogo dei documenti dell’Archivio centrale di Stato della Repubblica d'Albania", curato da Nevila Nika e Liliana Vorpsi, nella collana “Storia e Memoria”.
Il programma dell’incontro
L’opera sarà presentata nello Stand Regione Puglia sabato 12 maggio 2007, alle ore 17,00. Introduce Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo, alla Pace e alle Attività culturali della Regione Puglia. Intervengono Nevila Nika, direttrice dell’Archivio centrale di Tirana; Luciano Boccalatte e Alberto Cavaglion, Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea; Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea.
Conclude Gino Dato, editore Progedit.
Il volume presentato
Il catalogo dei documenti conservati nell’Archivio centrale di Stato di Tirana, curato da Nevila Nika e Liliana Vorspi, rispettivamente direttrice e archivista dell’Archivio centrale di Tirana, consente importanti approfondimenti sulla politica antisemita del regime fascista in Albania, sulla condotta dei militari italiani e tedeschi durante la guerra e sul contributo degli ebrei di diverse nazionalità alla resistenza albanese contro il nazismo.
La vicenda degli ebrei, negli anni 1930-40, si differenzia da quella del resto d’Europa. La ricerca storiografica, che non aveva concentrato l’attenzione sulla eccezionalità degli eventi relativi alla situazione albanese, può avvalersi oggi di un prezioso strumento di lavoro. La guida comprende documenti che coprono un arco di tre secoli ed è il risultato di un lavoro condotto su oltre cinquecentomila schede.
All’interno di questa documentazione è di grande interesse la parte relativa alle relazioni italo-albanesi e in particolare il ruolo svolto dopo l’8 settembre 1943 dal Circolo democratico “Giuseppe Garibaldi”, che curò il rimpatrio degli italiani e degli ebrei a prescindere dalla loro nazionalità.
La guida è il primo risultato di un progetto più ampio sulle relazioni italo-albanesi che prevede la costituzione di un centro di documentazione presso la Teca del Mediterraneo – Biblioteca Multimediale del Consiglio Regionale della Puglia e presso l’Archivio Centrale di Stato di Tirana, l’organizzazione di una mostra e la pubblicazione di raccolte di documenti sulle vicende dei militari e civili italiani in Albania dopo l’Armistizio.
Il testo viene pubblicato nell’ambito del progetto BiblioDoc-Inn di iniziativa comunitaria Interreg III A 2000-2006, con la consulenza e la collaborazione scientifica dell’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea (Ipsaic) e della Fondazione Gramsci di Puglia.
Gli altri titoli in tema di Confini
Al tema dei “Confini” sono dedicati numerosi volumi dell’editrice barese, che festeggia i dieci anni di un catalogo improntato alla sperimentazione di nuovi spazi, appunto “al confine” della ricerca e della formazione. Oltre al volume “Gli Ebrei in Albania”, ricordiamo:
1. “Mediterraneo. Mare di incontri interculturali”, a cura della pedagogista Franca Pinto Minerva, dedicato alle contraddizioni dello scenario euro-mediterraneo nella prospettiva di una formazione multiculturale e di una valorizzazione delle differenze;
2. “Terre di esodi e di approdi. Emigrazione ieri e oggi”, a cura di Franca Pinto Minerva e dell’italianista Pasquale Guaragnella, aggiornato rapporto sull’emigrazione attraverso le tracce storiche, letterarie, politiche, antropologiche, artistiche.
Nella collana “Storia e Memoria”,
3. “La Puglia dell’accoglienza. Profughi, rifugiati e rimpatriati nel Novecento, a cura di Vito Antonio Leuzzi e Giulio Esposito, una ricerca che mostra come la tolleranza e il confronto multietnico ebbero nella Puglia del Novecento un rilevante precedente storico, lo spirito d'accoglienza per ex internati, rifugiati e sfollati di diverse nazionalità.
V.v
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