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Zatik
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050527 - HAY - DUN , Programma di "CASA ARMENA "
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HAYDUN CASA ARMENA
Milano piazza velasca 4 e mail mekitar@libero.it
Programma di maggio-giugno 2005
Sabato 28 maggio
Anniversario della proclamazione della prima Repubblica Armena (1918)
Ore 21.00 Relatore il prof. Aldo Ferrari dell’Università di Venezia,
seguiranno declamazionie la corale armena di Milano. Segue Rinfresco
Domenica 29 presso la Chiesa Apostolica Armena padre Aren celebrerà la
S. Messa
Ore 10.30 in ricordo della festa di S. Etchmiadzin e per la ricorrenza del
28 maggio
Martedì 7 giugno ore 20.30 Comitato per la Foresta dei Giusti
Il genocidio negato: è possibile il dialogo tra turchi e armeni?
Incontro con un testimone: Pietro Kuciukian e Agop Manoukian intervistano Ragip Zarakolu,editore turco.
Dialogo con lo storico Marcello Flores e presentazione del libro Testimonianze di un arabo musulmano sulla innocenza e sul massacro degli armeni di Fayez El Ghossein.
Notizienotizienotizie
Dal 22 giugno al 30 giugno padre Aren Shahinian guiderà il Viaggio in Armenia << tra storia e leggenda info: yervant@infinito.it tel 333 4564996
l’otto giugno alle h.1800 presso la libreria Mondadori di Pzza San Marco a Venezia il Prof . Boghos Levon Zekiyan presenta il libro
HINNENI ! di Hermet,Fagiani,Fazzini
§ E’ mancato a Milano VAHAN PASARGIKLIAN socio fondatore della Casa Armena. Le più sentite condoglianze alla famiglia.
§ Sul sito www.marcopolo2005.it il dott. Paolo Mascarin medico di Padova con discendenze armene, descrive il suo prossimo viaggio in moto sulle orme di Marco Polo verso la Cina che farà tappa in Armenia Questo progetto ha la finalità di sensibilizzazione e di raccogliere fondi ed aiuti, grazie anche agli sponsor, a favore della Fondazione padovana “Città della Speranza”, per sostenere anche l'invio di aiuti ad alcuni ospedali pediatrici armeni. Il dott Mascarin Sarà testimone della consegna di questi aiuti visto che l'Armenia sarà una delle tappe, così come lo era stata per Marco Polo
metal - «mesmerize»
I System of a Down stavolta puntano al grande pubblico
metal - «mesmerize» I System of a Down stavolta puntano al grande pubblico
Disponibile da pochi giorni in tutti i negozi - non solo specializzati - il rinfresco nu-metal della band armena maggiormente nota sulla Terra. Mesmerize è il primo di un doppio cd venduto separatamente e che vedrà il suo completamento con l'uscita di Hypnotize, previsto quest'autunno. Largamente pubblicizzato, e a pieno merito, dai mass media dopo l'esorbitante trionfo di Toxicity ('01), il marchio di fabbrica dei System of a Down è rimasto pressoché intatto, solo un poco scalfito dalle rifiniture di compiacenza imposte involontariamente dallo star system. Il quartetto trapiantato a Los Angeles propone, fin dall'esordio datato 1998, una miscela che bilancia il thrash metal sotterraneo con il rock alternativo dell'ultima decade, come a unire gli Anthrax con i Jane's Addiction. Una moderata dose di raziocinante pazzia aggiusta il traino di tensione che accompagna l'ascolto di qualsiasi loro sforzo collettivo, una qualità che solo nel controverso Steal this album ('02) sembrò incredibilmente esaurirsi. Mesmerize invece non delude. Anzi, ora più che in passato emergono arrangiamenti che denotano le loro radici asiatiche, mentre l'impegno sociale e dichiaratamente politico non viene mai meno. A quest'ultimo proposito parlano chiaro i testi di Radio Video e B.Y.O.B., improntati al più puro antidivismo americano, per tacere della tara sociopatica di Cigaro e Violent pornography Questa volta - e qui scatta il fattore novità - l'ironia, la furia ed il sarcasmo delle composizioni sono abbinati ad un'impronta meno iconoclasta, e legati ad una veemenza minore rispetto ai vecchi lavori. Anche la voce di Serj Tankian, pur sfrontata e riconoscibile, ha abbandonato gli estremismi cavernosi di certi episodi passati. Per questo motivo il quarto album dei System of a Down riesce nell'intento di evolversi senza snaturarsi oltre misura. Più sperimentali e, a loro modo, più progressivi. La lezione della furbizia è stata appresa: la consacrazione di massa, probabilmente, è dietro l'angolo... Filippo Pagani
V.V
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