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21.01.2021 : Cenni storici sul “ Paese degli spiriti maligni” : L’Alvania m o la regione di Artsakh
Cenni storici sul“Paese degli spiriti maligni”:
L’Alvania o la regione di Artsakh
A Brief Historical Survey of “land of he Wicked Spirits:
Caucasian Alvania (Albania) or the Region of Artsakh
A cura di Bagrat Ulubabian - Giugno 1987
P.S. Trascrizione un breve brano della storia,.- Vahè


http://www.zatik.com/newsvis.asp?id=2772 ………….
Il Monastero di Gandzasar, tra i fiumi Arax e Kura, si trova all’estremità orientale dell’Armenia storica. E’ situato in un lembo di terra che storicamente assunse varie denominazioni:
Venne chiamata Ardakhund o Urdukhè da parte dei Urartei, Orkhishtina da Strabone, Artsakhe e poi Katchen dagli Armeni , Albania dal Romani (trascrizione del persiano Alvania, “ 0aese degli spiriti maligni “, e infine , ai giorni nostri, assunse il nome di Aghavnak’, Artsakh e Garabagh ( “ il giardino nero “ secondo me sarebbe la tenuta grande in lingua mongola ) . Narra lo storico armeno Movses Khorenatsi ( V sec.) Che i mitici discendenti di Hayk Nahapet , capostipite degli Armeni , fondarono su questa terra i principati di Gardman, di Traviavdiats e di Gugark’: storicamente conosciuti come possedimenti dei signori di Aran dal nome del capostipite Aran . All’origine, l’Artsakh fece parte del regno di Orartu, in seguito fu sempre compreso nel territorio armeno. sSecondo Strabone , la regione è politicamente , culturalmente e linguisticamente parte integrale dell’Armenia Maggiore. Diversi principati si fusero poi tra per dare origine al regno di “Arnashashahik” ( Il Re di Aran), vassallo del futuro Stato armeno . Nel corso dei secoli , la regione di Artsakh alternò periodi di indipendenza e di semindipendenza dal potere centrale, conservando tuttavia le sue peculiarità politiche , religiose e culturali , pur in un territorio etnicamente non omogeneo . Nel 428, con la fine del regno degli Arshakuni (= Arsacidi o Ashkanian ), anche il principato di Aghavnak’ (Alvania) divenne una provincia (con sede nella città di Tchogh) del impero sassanide : provincia peraltro semiautonoma a partire dalla fine del V secolo, quando la regione si costituì regno di Aranshahik II, fondato da Vatchagan Barepasht.

Con il dissolvere del centralismo politico imposto dai Sassanidi, ed il sorgere della nuova concezione politica feudale, si costituì nella zona molteplicità di principati, di emirati e di signorie, che mutuarono il loro nome dalla denominazione delle provincie locali ( Mazhit, Baghasakan , Lp’ink, T’avasparan, ecc..).

Il Cristianesimo , imposto anche con la forza in Caucasia , lasciò profonde tracce nella evoluzione storica della nazionalità locali, di cui costituì il tessuto culturale preservandone l’identità nei confronti delle ingerenze esterne. Narra lo storico Agat’angeghos che il signore dell’Armenia (della stipe T’orgomoian) fu tra i quindici preferiti che accompagnarono in Cesarea San Gregorio l’Illuminatore, l’evangelizzatore dell’Armenia e delle popolazioni della Transcaucasica. San Gregorio consacrò numerosi edifici religiosi nel territorio (tra gli altri, il celebre convento di Amaras, nella provincia di Haband) e nominò suo nipote Giorgoris abate del monastero e vescovo di Artsakh. Quando Mesrop Mashtos, creatore degli alfabeti armeno e alvano per i non armeni della regione, iniziò la sua attività culturale nell’Artsakh, il cristianesimo si era già consolidato.
Tra gli esponenti storicamente rilevanti di questa regione va ricordato il vescovo Eremia, attivo presso il Katholikosato di Edjmiatzin . Alla fine del V e all’inizio del VI secolo si manifestano i primi movimenti religiosi di tendenza centrifuga, che nel tempo diventano cosi forti da costringere il potere spirituale centrale armeno a concedere il titolo di katholikos degli Alvani al vescovo locale e a stabilire la sede del Katholikosato nella città Partav.
Il primo “katholikos dell’Alvania, di Lp’in e di Tchogh” fu il vescovo Abas (552-596).
Le invasioni arabe , la progressiva diffusione dell’islam vittorioso, modificarono profondamente una status socio-religioso immutato da secoli. Abbandonato il Cristianesimo, le masse popolari abbracciarono la nuova fede, portatrice anche di nuovi vantaggi economici e politici .
Vanno infine tenute presenti le lotte religiose tra i Bizantini e calcedoniani e gli Armeni anticalcedoniani. Fatti prigioniero il principe armeno Varaz- e trasferimento a Costantinopoli con la sua famiglia, I Bizantini esercitarono su di lui forti pressioni per ricondurre dei Armeni di Artsakh all’ortodossia, staccandoli dalla loro Chiesa. Comunque nonostante le invasioni straniere , la Chiesa di Artsakh mantenne la sua autonomia religiosa , grazie anche alla sua posizione geografica difficilmente accessibile.
Il Katholikosato di Alvania ebbe sede in diverse città: dal 552 all’VII secolo , a Partav; dall’VIII alla fine del X secolo, a Berdakur; dal X agli inizi del XIII secolo , a Gandzak (odierna Kirovabadi ;della meta del XIII al XIV secolo, nel monastero di Metzaran e , poi a Gandzasar fino agli inizi del XIX secolo , quando i Russi, occupata la regione, lo trasferivano Shushi.

Il Katholikosato di Alvania e la regione stessa hanno svolto un ruolo rilevante nella storia culturale armena. Numerose personalità laiche e religiose sono nate nella terra di Artsakh : il katolikos Viro, il poeta Davt’ak K’ertogh , gli storici Movses Kaghanketvatsi, Vartan Areveltsi, Vanaken Vardapet e Grigor Patmich. Fu per iniziativa di questi intellettuali che nacquero nella regione le università armene nel monasteri di Gandzasar, Dadivank , Khatravank a Gtitch.

L’ininterrotta attività culturali volta soprattutto alla conservazione e alla diffusione degli elementi costitutivi della propria identità nazionale , in particolare modo durante i secoli XVII e XVIII, permise la nascita di una coscienza nazionale che come prima istanza innestò i moti di liberazione e in seguito il raggiungimento di una ampia autonomia nella regione.
……………………………………….
Segue :
L’Architettura del monastero di Gandzasar
The Architecture of the Gandzasar Monastic Complex
A Cura di /by Murad Hasratian
Trascritta da Vahè 21/ 01/ 2021
Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano
Accademia delle Scienze dell’Armenia S.S.R.
Stampato . 1987 – s, lazzaro di Venezia

- Monastero Armeno :
- معماری صومعه ارامنه در ۹۰۰ میلادی در قره باغ یا اران .
- GANDZASAR IN ARMENO - ԳԱՆՁԱՍԱՐԻ ՎԱՆԳԻ ՃԱՐՏԱՐԱՏՈՒԹՅՈՒՆԸ ՄՈՒՐԱԴ ՀԱՍՐԱԹԻԱՆ
- Murad Hasratyan (Մուրադ Հասրաթյան)
- Storico dell'architettura
- Bagrat Ulubabyan (Բագրատ Ուլուբաբյան)
- Scrittore
-
GANDZASAR per L'ESISTENZA DELLA MINIERA D'ARGENTO .
GANDZ = TESORO ;
SAR = MONTAGNA ;
- Di ԹԱՄԱՐԱ ՄԻՆԱՍՅԱՆ
- ԳԱՆՁԱՍԱՐ։
- Monastero di Gandzasar, situato nella parte superiore di Khachenaget, dal fiume Karkar . ARFZAKH- GARABAGH
- http://www.zatik.com/newsvis.asp?id=2771
- ԹԱՄԱՐԱ ՄԻՆԱՍՅԱՆ
- ԳԱՆՁԱՍԱՐԻ ԳՐՉՈՒԹՅԱՆ ԿԵՆՏՐՈՆԸ
- https://www.matenadaran.am/.../Banber20/16.T.Minasyan.pdf...
-
- https://www.facebook.com/vahe.vartanian.773
-
- Vahè Massihi Vartanian
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- Մուրադ և Բագրատ ։
- Le 2 foto dei due professionisti Studiosi che hanno contribuito per il conoscimento del meravigliodo Monastero del 900 d.C. nei territori storici abitati dagli Arme i. BAGRAT E MURAD .
- Bagrat Ulubabyan (Բագրատ Ուլուբաբյան)
- Scrittore
- Gandzasar (Documents of Armenian architecture) (Armenian Edition)
- Ulubabyan, Bagrat
- Image Not Available
- Softcover
- ISBN 10: 8885822029 ISBN 13: 9788885822023
- Publisher: OEMME edizioni, 1987
- This specific ISBN edition is currently not available.
- 1 - Murad Hasratyan (Մուրադ Հասրաթյան)
- Storico dell'architettura
- Gandzasar (Armenian: Գանձասար)[a] is a 13th-century Armenian Apostolic cathedral (historically a monastery) near the village of Vank in the disputed region of Nagorno-Karabakh, de jure in the Kalbajar District of Azerbaijan, de facto in the Martakert Province of the self-proclaimed Republic of Artsakh. It has historically been the region's most important church. One of the best pieces of Armenian architecture of the mid-1200s, the building is best known among scholars for its richly decorated dome.
- Hanno delle bellissime storie vissute e studiate in cosidetta Azerbaijan .

V.M. Vartanian

 
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