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06 03 13 - Azerbaijan : Un tubo pericoloso Inaugurato oggi a Baku il pił lungo, strategico e discusso oleodotto del mondo
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Azerbaigian - 25.5.2005
Dopo undici anni di lavori, oggi a Baku, capitale dell’Azerbaijan sulla riva del Mar Caspio, viene ufficialmente inaugurato il più lungo, strategico e discusso oleodotto del mondo: il cosiddetto Baku-Tbilisi-Cheyan (Btc). Un progetto da quattro miliardi di dollari fortemente voluto dagli Stati Uniti, desiderosi di sfruttare il ricchissimo bacino petrolifero del Caspio così da rendere la propria economia meno dipendente dal greggio mediorientale, sempre più costoso in termini economici, politici e militari. Un progetto che ha suscitato e continua a suscitare forti critiche per il suo negativo impatto sociale e politico su questa delicatissima regione. Senza citare gli enormi rischi per l’ambiente in caso di incidenti.
L’oleodotto più lungo del mondo. Oggi al terminal di Sangachal, quaranta chilometri a sud di Baku, alla presenza dei capi di Stato di Azerbaigian, Georgia, Turchia e Kazakistan e del Segretario Usa all'Energia Samuel Bodman, inizia il pompaggio del greggio nella conduttura sotterranea che, passando sotto il territorio azero, georgiano e turco, sbuca nel porto mediterraneo di Ceyan. Per riempire i 1.770 chilometri di tubo ci vorranno sei mesi, alla fine dei quali il petrolio arriverà a Ceyan al ritmo di un milione di barili al giorno. Da lì verrà imbarcato sulle petroliere che lo faranno arrivare sui mercati occidentali.
A gestire la costruzione del Btc è stato un consorzio petrolifero guidato dalla compagnia britannica British Petroleum (Bp) con il 30% e di cui fanno parte l’azera Socar (25%), l’americana Unocal (9%), la norvegese Statoil (8%), la turca Tpao (6%), l’italiana Eni (5%), la francese Total-Fina-Elf (5%) e altre ancora.
Rischio di destabilizzazione. Questa pipeline attraversa una delle regioni più instabili del pianeta, un focolaio di guerre e conflitti irrisolti che covano sotto la cenere e che rischiano di reinfiammarsi a causa della destabilizzante presenza di questo tubo.
Si pensi solo al Nagorno-Karabakh (dove gli eserciti armeno e azero hanno ricominciato a spararsi quasi quotidianamente), ai conflitti separatisti georgiani in Ossezia del Sud e Abkhazia (dove continuano le provocazioni dell’una e dell’altra parte) e al conflitto nel Kurdistan turco (che negli ultimi mesi ha visto nuovi violenti scontri tra esercito e Pkk). Il percorso dell’oleodotto verrà presidiato dalle forze armate dei Paesi attraversati e, a quanto pare, anche da militari dell’esercito Usa (il 12 aprile Rumsfeld avrebbe preso accordi in tal senso con il ministero della Difesa azero). E questo potrebbe fornire il pretesto per attacchi e sabotaggi che rischiano di far salire pericolosamente la tensione in queste zone.
Un regalo al regime azero di Aliyev. Sabato scorso a Baku la polizia azera ha disperso con la forza una protesta dell’opposizione: i manifestanti sono stati brutalmente picchiati e centinaia di loro sono stati portati in prigione. Carceri nelle quali la tortura e la violenza sui detenuti ‘politici’ sono la regola. In Azerbaigian le manifestazioni antigovernative sono bandite da quando, lo scorso ottobre, è diventato presidente Ilham Aliyev (con elezioni manovrate per garantire la successione ‘dinastica’ all’ex presidente Heidar Alyev, suo padre). Da allora è iniziata una violenta campagna contro le opposizioni con arresti di massa e omicidi politici. La libertà di stampa è stata ostacolata in tutti i modi, anche con la violenza. Il 2 marzo è stato assassinato Elmar Huseynov, direttore del principale quotidiano d’opposizione. In aprile sono nati movimenti giovanili democratici che si ispirano alle ‘rivoluzioni arancioni’, ma i loro militanti sono stati subito imprigionati. Ora la sicurezza dell’oleodotto fornisce ad Aliyev un nuovo pretesto per usare il pugno di ferro. La manifestazione di sabato, ad esempio, era stata vietata perché troppo vicina alla cerimonia di oggi.
Enrico Piovesana
http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idpa=&idc=6&ida=&idt=&idart=2638
V.V
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