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Gli schiavi dalla COREA DEL NORD nel Cantiere Navale di Danzica
Gli schiavi dalla COREA DEL NORD nel Cantiere Navale di Danzica

Venerdì "Gazeta Wyborcza", uno dei più grandi quotidiani di Polonia, ha rivelato che presso la Cantiere Navale di Danzica lavorano oltre dieci ore al giorno, anche nei giorni festivi, saldatori venuti dalla Corea.

I coreani sono stati assunti 3 anni fa dalla società polacca ‘Selene’ che lavora su comissione del Cantiere. La società deve pagare circa 2500zl per un coreano al mese e manda questa quota in Corea dove la riceve la ditta statale ‘Pyongyang General Construction Corp.'
La fame nella Corea del Nord ha costretto l' autorità a cercare valuta estera. Per questo i coreani che lavorano all’estero ottengono solo una frazione di quello che guadagnano (circa 15 euro), tutto il resto lo incassa lo Stato. Non c’è nessuna possibilità di pagare direttamente ai saldatori.

La direzione della Cantiere smentisce i fatti pubblicati dal quotidiano: ‘Non sono trattati da schiavi, ma sono trattati alla pari dei polachi.’ Comunque i giornalisti stabiliscono che non è vero e che i lavoratori coreani ottengono circa 60 zl (15 euro) al mese! Invece uno stipendio mensile medio per i polacchi si aggira sui 2400 zl (600 euro).

Dr Marceli Burdelski, docente presso l’Università di Danzica e conoscitore della Corea del Nord, sostiene che tale paga, cioè 50 – 60 zl, in Corea è una fortuna e che lavorando in una cantiere navale di Corea vuol dire guadagnare circa un euro al mese: ‘ A Phenian per 10 euro si comprano delle belle scarpe di pelle.’ Oltre a ciò lo Stato gli assicura vitto e alloggio in Polonia.

„Questa gente si dedica al lavoro, è molto disciplinata ed efficiente. Inoltre sorride spesso, parla con noi volentieri, pure nella nostra lingua – dicono i loro colleghi polacchi. Ma con i giornalisti non hanno voluto parlare dei loro stipendi. Anche l’Ambasciata della Corea del Nord ha rifiutato ai giornalisti di commentare la situazione.

Le autorità polacche hanno reagito subito. Ormai nel primo giorno dei controlli eseguiti dall’Ispettorato del Lavoro è stato scoperto che i coreani lavorano su impalcature non adatte, e pure sono vestiti in modo inadatto. Comunque le loro page non sono un risultato dei contratti di lavoro,sostengono loro, ma dei contratti d’opera. ‘Nell’ambito del diritto civile è così che l’equivalente per un lavoro non deve essere necessariamente il denaro e si può lavorare persino gratuitamente - spiegano i legali.

La Polonia non riesce a influire sul Regime della Corea del Nord che costringe i suoi cittadini a vivere in una "estrema povertà" ed a diventare schiavi. Comunque non è il motivo che permette di sfruttare questa situazione per guadagnare. Dal punto di vista della legge tutto sembra perfetto, l’assunzione dei coreani non costituisce un reato. Però le lunghissime giornate di lavoro, per pocchissimi soldi, specialmente qua, presso Cantiere Navale di Danzica, il simbolo della lotta per la libertà, "la culla di Solidarnosc" che combatte contro il regime comunista, fa sì che possiamo mettere in dubbio il diritto morale di questa pratica.

Invece i coreani stessi dicono che l’interesse dei media può solo rendere difficile l’arrivo del prossimo gruppo dei loro connazionali. ‘Se la facenda non si chiarisce, possiamo non lavorare più, ma la Polonia ha bisogno dei nostri specialisti ed essi vogliono venire.’

Non si sa quanti sono lavoratori venuti da Corea del Nord in Polonia perché le autorità polacche non li contano. Ma è evidente che il caso dei lavoratori di Danzica non è unico. La stessa Gazeta Wyborcza …. ha dichiarato che lunedì avrebbe rivelato un altro caso in cui sono impegnati i coreani: quelli che lavorano nel campo di frutticoltura.

sembra che il paese (Corea del Nord) ... ha la stessa procedura per i suoi cittadini nella maggioranza dei casi... in Russia i coreani lavorano invece, come tagliaboschi!

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riportiamo un'Altro articolo su un caso simile da noi pubblicato 5 mesi fa:

Coreani del Nord lavorano come schiavi nell’occidente
Corea del Nord incassa valuta straniera mandando lavoratori nell’occidente, dove lavorano con stipendi da fame. In una piccola cittadina Ceca di nome Zelezna donne del Corea del Nord confezionano uniformi e vivono in dormitori ed escono solo in gruppo. Lavorano in una vecchia scuola, trasformata in fabbrica. Quasi tutte le operaie provengono dal Corea del nord. Sono controllate da personale di sicurezza anche loro nord coreani. Centinaia di giovani donne lavorano nelle fabbriche tessili ed nella lavorazione del cuoio per rimediare alla mancanza di mano d’opera nelle piccole città ceka. Il governo nordcoreano si tiene la maggior parte dello stipendio delle donne che sembra una delle fonti maggiori per ottenere valuta estera del poverissimo regime comunista, che inoltre, si pensa, rimedia valuta trafficando in droga ed armi. Esperti valutano che 10.000-15.000 coreani del nord lavorano per il loro governo all’estero. Oltre che nella Repubblica Ceca la Corea del Nord ha mandato cittadini in Russia, in Libia, in Bulgaria, in Arabia Saudita ed in Angola per lavorare. Le operaie coreane nella Repubblica Ceca guadagnano il minimo salariale, circa 220 euro al mese. Quasi tutto lo stipendio viene messo sul c/c controllato dalle autorità nordcoreane. Le donne possono solo muoversi in gruppo accompagnate da “interpreti”e non hanno alcun contatto con i locali.
“E’ lavoro da schiavi del XXI secolo”, dice Kim Tae-san un ex collaboratore dell’ambasciata della Corea del Nord a Praga. Nel 1998 aveva collaborato nell’organizzazione delle fabbriche e lavorava come dirigente in una fabbrica di scarpe fino al 2002, quando e’ fuggito nella Corea del sud. Kim Tae-san racconta anche che il 55% dello stipendio viene sottratto come contributo “volontario” alla “causa rivoluzionaria socialista”. Le donne devono acquistare e preparare i loro pasti, inoltre devono pagare alloggio, trasporto e spese straordinarie come per esempio acquisto di fiori per il compleanno di Kim Jong-il e Kim Il-sung. Devono pure pagare per vedere i film di propaganda che vengono mandati dal regime. Dopo tutte queste spese rimangono circa 25 euro per mangiare. “Le operaie cercano di risparmiare per mandare soldi a casa, e così alla fine non mangiano quasi niente” dice Kim. Racconta che sua moglie era preoccupata per le donne che non menestruavano più ed i loro seni erano rinsecchiti, ma volevano mandare soldi a casa.
Kim racconta pure che i Cecchi scambiavano i norcoreani per prigionieri che erano condannati a lavori forzati. “Chiedevano cosa avevano fatto di tanto terribile per dover scontare pene così pesanti.” In realtà provengono da famiglie “fidate”che le autorità valutano fedeli al regime. Nella pubblica amministrazione nel Corea del nord lo stipendio può essere di meno di 1 dollaro al mese e cosi la possibilità di lavorare 3 anni all’estero e da considerare un privilegio.

Il passato della reppublica Ceca come dittatura comunista significa che i diritti umani vengono presi molto sul serio.. Il paese dipende pero pesantemente dai 200.000 operai stranieri che prima di tutto devono rimpiazzare i cecchi che sono andati nell’Europa dell’ovest dove i stipendi sono molto piu alti. All’inizio di dicembre le operaie nordcoreane impiegate nell’industria tessile ceca erano 321, secondo le autorità cecche. Le autorità nord coreane non vogliono pronunciarsi.
Il signor Zdenek Belohlavek, che lavora per l’ispettorato del lavoro della zona di Beroun, dice che tutti sono molto contenti delle operaie del Corea del Nord, pero ammette che non hanno mai comunicato direttamente con le donne coreane e che la loro mancanza di liberta preoccupa. “ sono vigilate, non so il perché, non credo che nessuno li poterebbe via”. Un altro ispettore si preoccupa per gli stipendi che tutti vengono messi su un conto unico, appartenente ad un funzionario dell’ambasciata del Corea del nord. In teoria le donne potrebbero scappare, ma dove potrebbero andare. Non sanno la lingua, non hanno soldi e lavorano in zone lontane, e le loro famiglie sono in Corea del Nord. Altre operaie provenienti dalla Mongolia, dal Vietnam dall’Ucraina vanno al cinema locale,al bar ed a volte si sposano localmente; non le coreane.
Corea del nord e’ nato nel 1948 dal caos dopo la seconda guerra mondiale. Il paese e’stato governato per quasi mezzo secolo da Kim Il-sung, che e’morto nel 1994. Oggi il paese viene governato dal figlio Kim Jong-il. Organizzazioni internazionali valutano che da metà degli anni novanta sono morti di fame e malnutrimento piu di 2 milioni di nord coreani . Il PNL pro-capite e’di circa 1500 euro all’anno (calcolato secondo potere d’acquisto).

di Kasia Jachimowicz


Kasia Jachimowicz

 
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