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06 11 01- Su internet il vademecum del clandestino: «Andate in Italia, lì c’è sempre il sole»
http://www.clandestinos.it/newsita.asp?id=146

«Il posto migliore dove andare è l’Italia. Il premier ha la faccia da mortadella ma è un buon uomo. In Sicilia ci sono sbarchi ogni giorno, e nei prossimi anni saranno di più». Dai piccoli di suggerimenti per il “primo inserimento” al tariffario aggiornato, dalle trafile burocratiche per mettersi in regola alle scorciatoie per aggirare la legge. È on line il “bigino” del clandestino, un sito internet in lingua francese che fornisce istruzioni e chiarimenti agli africani che volessero affrontare «il viaggio della speranza» per «cercare fortuna in Europa». Tra le più gettonate Italia, Francia, Germania e Belgio.
Si chiama www.senegalaisement.com. È un sito senegalese che, oltre a elencare le «bellezze paesaggistiche» del Senegal, propone un premuroso vademecum per chi vuole emigrare in Europa. «Se prendete il pacchetto D-Day con viaggio via mare in pirogue è indispensabile che abbiate un giubbotto di salvataggio», si legge sul sito. Tariffa consigliata: tra i 190 e i 380 euro. Probabilità di riuscita: 91 per cento. Non solo. Il sito spiega anche come «varcare le frontiere» del Gambia. Da qui, infatti, la traversata «potrebbe rivelarsi più semplice», in quanto in Gambia «non effettuano controlli sui passaporti». Tuttavia, il sito mette in guardia i clandestini sul rischio di «essere bloccati» nei centri di primo trasferimento. «Ai posti di confine di Port Bou in Spagna e a quello di Cerbere in Francia - si legge sul sito - è meglio che passiate per le colline». Bocciate, invece, le traversate in pullman o con il treno Salvator Dalì che, per tre volte la settimana, parte da Barcellona per arrivare nel capoluogo lombardo. Non solo. La “traversata” via terra risulta più costosa: circa 1500 euro a persona. Un solo consiglio: «Cercate di non fare i furbi. Con un passaporto contraffatto o un visto irregolare non entrerete mai in Europa. I controlli sono rigorosi e informatizzati».
Una volta varcate le frontiere il sito offre “preziosi” consigli, indirizzi e numeri di telefono a cui rivolgersi per affrontare il «primo inserimento». Tra i Paesi dove è più conveniente cercare un rifugio sicuro svetta l’Italia, primato acquisito negli ultimi mesi grazie alla vittoria elettorale del centrosinistra: «Il posto migliore dove andare è l’Italia - si legge - il premier ha la faccia da mortadella ma è un buon uomo». E assicura: «Sicilia e Calabria beneficiano quotidianamente di sbarchi, nei prossimi anni ve ne saranno ancora di più. La vita sul posto sembra indicare forti miglioramenti. E poi c’è il sole tutto l’anno». Anche la Spagna viene “premiata” per il suo «record nelle regolarizzazioni»: «In tre anni più di un milione e 800 mila sono approdati in Spagna in attesa di regolarizzazione». Tuttavia, il sito esprime forti dubbi sulla stabilità elettorale di Zapatero: «Le prossime elezioni politiche registreranno forti oscillazioni». Un consiglio, dunque: «Se siete intenzionati a ottenere la regolarizzazione, fate in fretta prima che arrivi l’Apocalisse».
Un capitolo a parte è dedicato alla Francia. «Ha spazi immensi e solo 60 milioni di abitanti - assicura il sito - ha anche le risorse economiche per accogliere stranieri». Non solo. La Francia guadagna un punto a favore anche grazie alla sua politica sulle donne incinte: «Se vostro figlio nascerà in Francia la garanzia di ottenere la cittadinanza per voi e il bambino è del 100 per cento, basta un visto turistico e un viaggio aereo». Più difficile per gli uomini: «Dovete trovare una donna disposta a sposarvi e portarvi con sé. Scarsa possibilità con le italiane che in Senegal ci vengono poco». Da questo punto di vista, quindi, la Francia risulta il Paese dove è più facile ottenere la cittadinanza . «Aprofittatene ora o mai più», assicura il sito.

V.V

 
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