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06 11 02 - Faccia a faccia con Gučdiguian Centro culturale francese.
da LA SICILIA del 2 11 06

Il regista ospite per il ciclo incontri con l'autore
Per la cinque giorni cinematografica dedicata ad un artista rappresentativo del cinema mediterraneo è stato invitato nei giorni scorsi Robert Guèdiguian. Il regista, nato a Marsiglia nel 1953 in un popolare quartiere come l' Estaque, figlio di un padre che lavorava al porto e di una madre tedesca che faceva la cameriera, impara a conoscere ben presto il duro mondo del lavoro. Si trasferisce a Parigi per studiare economia e anche per seguire l'amore della sua vita Ariane Ascaride, già attrice teatrale e sua musa nel campo cinematografico. Il primo film di Guèdiguian «Dernier ètè» viene presentato e con buon successo al festival di Cannes del 1980. Prosegue quindi nel 1983 con «Rouge Midi» presentato anch' esso a Cannes, ma non va bene come con il primo film. Quindi alcuni film di transito per approdare ad un successo pieno con «Marius et Jannette» del 1997.
Il nome del regista di Marsiglia comincia a essere scritto a grandi lettere.
Nonostante il successo, il genere di film non cambia ed il piccolo mondo francese lo attrae molto anche se talvolta si spinge oltre per dedicarsi ad altri temi, come in «Mare-Jo ed i suoi due amori», accusato da taluni di essere
un remake del film di Truffaut «Jules et Jim». Nel 2004 un film di notevole
raffinatezza formale: «Mio padre è ingegnere». Quindi un film politico di notevole spessore «Lo promeneur du Champ de Mars» che narra degli ultimi mesi di vita del presidente Mitterand. Il film, interpretato da un perfetto Michel Bouquet, ottiene un grande successo. Infine, «Viaggio in Armenia» uscito in questi giorni nelle sale francesi. Al seminario il regista ha parlato dei suoi inizi, del suo mondo e soprattutto della sua maniera di fare cinema. «Quando ho iniziato – ha detto Guèdiguian – si parlava più di cinema che del reale. Per me cinema è credere nella storia che viene raccontata ed è questo che mi sono proposto di fare . Il film è come una macchina di riproduzione del reale». L'interessante seminario è stato organizzato dal Centro Culturale Francese, daiBeni Culturali della Regione Siciliana e della Filmoteca regionale.
Aldo Librizzi

V.V

 
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