06 12 21 - Carissimi amici dell’Ospedale “Redemptoris Mater”

Carissimi amici dell’Ospedale “Redemptoris Mater” <BR>
Valentina Karakhanian<BR>
Siamo quasi a Natale e le vostre cassette postali ed e-mail traboccano di auguri…alcuni sentiti, altri un po meno, altri interessanti, ma comunque tutti confortevoli, che vi augurano Buon Natale con ogni buon augurio…
Anch’io voglio auguravi ogni bene, è quello che desidero con tutto il cuore per voi e i vostri cari, ma poiché sono rientrata da pochi giorni dall’Armenia, non riesco a farmi prendere dal buonismo e sentimentalismo tipici di questi giorni che, per quanto autentico e sincero, non sarebbe coerente con me stessa e con quanto in questi giorni ho udito e visto con i miei occhi.
Non credo sia il caso di raccontare in dettaglio la situazione di tante famiglie di Ashotsk e dei villaggi circostanti, che festeggeranno il Natale nel container riscaldato da letame, e di tante altre a cui manca anche quel poco…non sto parlando di luci, colori, profumi, regali…insomma del “nostro Natale”, ma di cose essenziali per sopravvivenza.
Sento di far mio l’augurio di Mons. Tonino Bello che troverete nell’allegato, visto che stiamo parlando di una festa religiosa e non di un’abitudine consumistica…
Allora cari amici e connazionali…tanti, tantissimi auguri che, anche se scomodi, sono certa saranno a voi graditi e d’occasione per pensare ai tanti doni di cui siete ricchi e a quello che potrete fare per gli altri.
Con affetto e riconoscenza

Valentina Karakhanian
(Fondazione Umaniataria S. Camillo)

V.V