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19 01 2007 - CINEMA: TURCHI CONTRO STALLONE PER PROGETTO FILM SU GENOCIDIO ARMENI
Ankara, 18 gen. - (Aki) - Sylvester Stallone, in questi giorni in Turchia per lanciare 'Rocky Balboa', il nuovo capitolo della saga sul pugile italo-americano, e' finito nel mirino di alcune organizzazioni locali, che
hanno avviato un'accesa compagna contro l'attore. All'origine dellle proteste, l'ipotesi - espressa da Stallone in una recente intervista - di dedicarsi in un
prossimo futuro a una pellicola dedicata al genocidio degli armeni.
La trama del film dovrebbe ispirarsi al controverso romanzo 'I quaranta giorni di Musa Dagh', in cui lo scrittore austriaco Franz Werfel racconta il massacro commesso dagli ottomani ai danni degli armeni nel 1915 e mai riconosciuto dai turchi.
Stallone è rimasto colpito dalla storia perché "rappresenta la vicenda epica della completa distruzione di una civiltà". Ma la sua iniziativa non è piaciuta agli attivisti turchi dell'Associazione contro il Riconoscimento del Genocidio degli Armeni, che hanno deciso di dissuadere l'attore inviandogli numerose
lettere di accusa e minaccia. "Il libro è pieno di bugie, visto che si fonda sulle testimonianze rese all'autore da nazionalisti ed estremisti armeni", ha
dichiarato alla stampa turca il presidente dell'associazione Savas Egilmez.
"Abbiamo già inviato al produttore i documenti su come si sono svolti realmente i fatti di quegli anni - ha proseguito - Confidiamo nel fatto che decida di non
produrre più la pellicola". "E' una vera patata bollente - si è limitato per il momento a commentare Stallone - I turchi hanno ignorato l'argomento per 85
anni".
Anche i registi italiani Paolo e Vittorio Taviani hanno appena finito di girare un film sulla questione armena, intitolato 'La masseria delle allodole' e ispirato all'omonimo romanzo della scrittrice armena Antonia Arslan.
Presunte pressioni del governo turco per bloccare l'uscita del film, prodotto grazie a finanziamenti europei, hanno spinto lo scorso anno un gruppo di eurodeputati a richiedere l'intervento delle istituzioni comunitarie.
Il genocidio degli armeni è una questione particolarmente sensibile per la Turchia, paese in cui numerosi giornalisti e intellettuali - tra cui il Nobel
2006 per la letteratura Orhan Pamuk - sono stati processati per averlo ammesso.
Lo scorso ottobre, l'approvazione da parte dell'Assemblea nazionale francese di una legge che fissa sanzioni penali per chi nega il genocidio ha innescato una

V.V

 
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