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29 n01 2007 - La lezione di Antonia Arslan:
La lezione di Antonia Arslan: contro gli armeni utilizzati dai turchi gli stessi metodi di Hitler
da il Gazzettino 29-1-07
I genocidi del popolo armeno e di quello ebraico, pur distanti tra loro nella storia e nei luoghi di svolgimento, hanno radici comuni. Lo ha ricordato a
chiare lettere Antonia Arslan agli studenti ell'Itcg "Maddalena" di Adria, raccolti ell'auditorium "Saccenti" per le celebrazioni del Giorno della memoria. È stata una lezione speciale quella che alcune della classi dell'istituto hanno potuto seguire, con gli interventi di Giuseppe De Santis, di Valentino Zaghi, dell'autrice del best seller "La masseria delle allodole" e
con la visione dei filmati del campo di concentramento nazista di Buchenwald e di "Husher", memoria nell'accezione armena, documentario sul genocidio armeno interamente realizzato da Avedis Ohanian. «Gli stessi metodi utilizzati da
Hitler e dai nazisti per lo sterminio degli ebrei - ha proseguito Arslan - sono quelli impiegati dai Giovani Turchi per far morire un milione e mezzo di armeni tra la primavera e l'estate del 1915. I tre quarti della popolazione armena dell'Impero ottomano. Il ricordo, la memoria e l'azione sono il solo modo per esorcizzare il pericolo di un nuovo ripetersi di questi fatti».
Lo stesso collegamento tra due maggiori genocidi della storia è stato compiuto anche da Giuseppe De Sanctis nella giornata del ricordo vissuta dagli studenti del "Maddalena". L'insegnante che ne ha curato l'organizzazione ha inoltre posto in rilievo che celebrare lo sterminio degli armeni non vuole
assolutamente sottrarre qualcosa alla Shoah ebraica. Di questa, dei modi nei quali si è compiuta e delle radici dell'odio e dell'antisemitismo, ha parlato
Valentino Zaghi, ripercorrendo, da storico, i fatti di quegli anni passati.
Una lezione di grande impatto ed efficacia quella di Zaghi, che ha concluso esortando ancora a non dimenticare perché quello che è successo non debba più
ripetersi. Infine la visione delle crudeltà naziste nel filmato, tratto dai Combat film americani, del campo di Buchenwald, e di quello di Avedis Ohanian
contenente immagini del tempo giunte sino a noi attraverso l'opera di un medico tedesco che ne ha fissato nel tempo la memoria. Parallelamente la Giornata del ricordo di Adria è stata vissuta anche con le iniziative promosse dall'amministrazione comunale. Nel ridotto del teatro si sono riuniti numerosi gli studenti per ascoltare il ricordo di Livio Crepaldi e di Arduino Nali, un reduce da Mauthausen. Presenti il sindaco e le rappresentanze della prefettura e delle forze dell'ordine, è stata infine deposta una corona di alloro in piazzetta San Nicola presso la chiesa dedicata ai caduti.

Moreno Tenani

V.V

 
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