01 02 2007 - "La padainia" : «La sua “Storia” nega il genocidio»

da La padainia , La Stampa,diario
Un gruppo di armeni fa causa alla Utet: «La sua “Storia” nega il genocidio»
A volte i pregiudizi della Storia sono davvero difficili da sconfiggere. In particolar modo, quelli legati a stragi e genocidi “scomodi”, che i libri scritti dai vincitori hanno rigorosamente bandito dalle loro pagine. Molto si parla, negli ultimi tempi, del genocidio armeno, ovvero della strage di almeno un milione e mezzo di persone compiuta dai turchi negli anni a cavallo tra il Diciannovesimo e il Ventesimo secolo.
Ma, interessi turchi a parte, vi sono ancora libri in cui è la vecchia vulgata storica a farla da padrone. È il caso della prestigiosa casa editrice Utet, che ha diffuso la collana “La Storia” in abbinamento con Repubblica del 2004. Della vicenda si è occupato il quotidiano torinese La Stampa che dà conto di una causa intentata da 82 armeni proprio contro la casa editrice Utet e l’editoriale L’Espresso - Repubblica.
«Nel volume dedicato all’età dell’imperialismo - riporta Giorgio Ballario sul quotidiano - secondo il presidente dell’Unione degli Armeni, Ardavast Serapian, è assente ogni riferimento al genocidio della popolazione cristiana dell’Anatolia. Anzi, seguendo la tendenza della storiografia ufficiale di Ankara e di buona parte degli studiosi americani del Medio oriente, sembra quasi che il massacro sia da addebitare in primo luogo alle stesse vittime e in ogni caso a circostanze oggettive, come la guerra, la fame e la carestia». «Ci siamo sentiti profondamente offesi - ha dichiarato a questo punto Serapian - dalle pagine di quell’enciclopedia, che inoltre è stata diffusa in decine di migliaia di copie e abbiamo chiesto di rimediare all’errore». La richiesta armena ha un precedente: nel 1995 «il tribunale di Parigi condannò un altro studioso americano, il celebre Bernard Lewis, al risarcimento simbolico del forum delle associazioni armene di Francia».
Anche in questo caso la richiesta è simbolica: un euro per ciascuno degli 82 armeni del gruppo che si è rivolto al tribunale di Torino, città sede della Utet. Possibile, secondo il giudice che si occupa della causa, un accordo amichevole tra le parti per il quale la Utet si potrebbe impegnare a sponsorizzare un convegno dedicato proprio al genocidio armeno

V.V