Zatik consiglia:
Iniziativa Culturale:

 

 

15 02 2007 - Taviani e gli armeni
[15/02/2007]
Si svolge in modo quasi familiare, nella suite di un grande albergo in Potsdamer Strasse, l'incontro con i fratelli Taviani e buona parte del cast che
accompagna a Berlino il film La masseria delle allodole, film che tratta il delicato tema dello sterminio degli Armeni in Turchia. Non c'è tensione, anche se la direzione del festival ha fatto predisporre particolari misure di sicurezza per la proiezione ufficiale, essendo Berlino una città con un'altissima densità di popolazione turca.
"I massacri di gente innocente", ricorda Paolo Taviani, "fanno parte della
storia del genere umano. E, dai greci a Shakespeare, fanno parte anche della
storia del teatro. Nel film ogni scena, anche quella più brutale, è
storicamente documentata. Noi parliamo di una tragedia e con il nostro film non
vogliamo formulare nessuna tesi contro l'ingresso della Turchia in Europa. Anzi
noi siamo stati nel passato al Festival di Istanbul, dove abbiamo ricevuto una
straordinaria accoglienza. Nei Balcani, in Ruanda, nel Sudan si sono verificate
e si verificano situazioni analoghe. Noi italiani abbiamo assassinato, i
tedeschi hanno assassinato. Il terrore può verificarsi sempre e dovunque.
Perché tacere allora la tragedia armena?".

A proposito della reazione del componente turco della commissione di Eurimages
che a suo tempo negò il suo voto a favore del film e che tuttora lo attacca con
toni aspri i fratelli Taviani aggiungono: "Crediamo che la Turchia debba ancora fare i conti con il suo passato, come li hanno fatti l'Italia con il fascismo e
la Germania con il nazismo. È importante capire come un eccesso di nazionalismo possa portare a un genocidio. Se le polemiche continueranno", scherzano i registi pisani, "faremo come Clint Eastwood, e gireremo una pellicola speculare dal punto di vista degli turchi!".

Per quanto riguarda gli attori la loro partecipazione è stata entusiastica. A partire da Arsinee Khanjian, armena e moglie di Atom Egoyan, per il quale ha
recitato in Ararat, film che toccava lo stesso argomento da un punto di vista armeno. L'attrice dichiara tutta la sua commozione e lo stupore nel vedere con quanta profondità i due registi italiani hanno affrontato una tematica che la tocca da vicino.
Tcheky Karyo, attore icona del cinema europeo, si mostra particolarmente appassionato nel difendere una scelta narrativa che possa arrivare anche al
grande pubblico perché venga a conoscenza di questo sterminio.
Chi poi riceve particolari riconoscimenti è Alessandro Preziosi. Nel ruolo dell'ufficiale turco Egon, innamorato dell'armena Nunik (Paz Vega) ma poi incapace di resistere alle pressioni avverse, ha ottenuto (glielo rivelano i Taviani davanti a noi) un particolare apprezzamento da quel grande del cinema
che è André Dussollier. Alessandro ne è visibilmente contento e noi, con un pizzico di orgoglio tutto italiano, con lui.

da Cine.it 15/2/07

V-V

 
Il sito Zatik.com è curato dall'Arch. Vahé Vartanian e dal Dott. Enzo Mainardi;
© Zatik - Powered by Akmé S.r.l.