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23 02 2007 - Il liceo scientifico Da Ponte ha promosso una serie di iniziative sul genocidio del secolo scorso
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Giovedì 22 Febbraio 2007- Il Giornale di vicsenza
Il liceo scientifico Da Ponte ha promosso una serie di iniziative sul genocidio del secolo scorso
Dovere e diritto della memoria Fotografie, musica, letteratura e cucina per conoscere gli Armeni
(e. c.) Tra l'aprile del 1915 e l'agosto del 1916 il Partito dei Giovani Turchi ha attuato un progetto di sterminio contro le minoranze etniche presenti
in Turchia. Migliaia di uomini, donne e bambini, colpevoli soltanto di essere armeni, furono deportati e lasciati morire di fame, umiliati dai soprusi e
dalle violenze più atroci.
Il liceo scientifico Da Ponte ha promosso una serie di iniziative e approfondimenti legati al recupero di questo momento tragico del Novecento.
Il titolo dell'iniziativa, "Dovere e diritto della memoria" esorta al ricordo del dolore che, nel corso della storia, l'uomo ha inflitto a se stesso; incita a
riconoscere gli errori e ad ammettere le colpe poiché negarle o ignorarle, significa condannare all'oblio tutte le vittime tragicamente coinvolte in questo disumano disegno di morte.
Lo scorso 27 gennaio, in occasione della giornata della memoria, l'istituto cittadino ha rivolto l'attenzione all'intellettuale tedesco Armin T. Wegner, che ha vissuto in prima persona lo sterminio degli Armeni. Durante la prima guerra mondiale, infatti, fu inviato in Medio Oriente come membro del servizio sanitario e, contravvenendo agli ordini delle autorità turche e tedesche, scattò centinaia di foto che testimoniano la politica di odio e iscriminazione razziale dispiegata dai turchi. Rientrato in patria, Wegner dedicò la sua esistenza alla lotta per l'affermazione dei diritti umani ma le sue denunce non furono ascoltate.
Nelle prossime settimane, il recupero della storia e della cultura armena sarà affrontato dai docenti e dagli alunni del liceo attraverso l'incontro con
autori, l'allestimento di una mostra fotografica, il contatto con la musica, la cucina e la letteratura di questo popolo. La ricostruzione del genocidio avverrà con il coinvolgimento di molteplici discipline, per delineare un quadro di riferimento che sia il più possibile ampio e completo. Letteratura, storia,
geografia e religione concorreranno alla icostruzione dello scenario storico, fisico e politico. Saranno inoltre analizzate le interpretazioni storiografiche
relative all'argomento che ha visto contrapposti storici e politici, spesso con tesi revisioniste o negazioniste.
«L'intento complessivo del lavoro - spiega la nota diffusa dal Da Ponte - mira alla riflessione pacata e scevra da giudizi di sorta sulla dimensione storica
del genocidio degli Armeni che, come tale, non vuole essere un fatto morto e sepolto, e tanto meno motivo di odio razziale o di risentimento, ma offrire un taglio prospettico sul futuro come dimensione tutta da costruire».
V.V
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