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28 02 2007 - Programma di MARZO della
"Perché si chiama Vodka Lemon se sa di mandorla?" "E' l'Armenia" HAYDUN CASA ARMENA PROGRAMMA DI MARZO 2007 Lunedì 5 marzo ore 20.30 Proiezione del film VODKA LEMON premiato alla 60° Mostra del Cinema di Venezia REGIA:Hiner SALEEM (per la trama vedi allegato) DURATA: 88' INTERPRETI:Romen Avinian, Lala Sarkissian, Rosanna Vite Mesropian, al termine cena armena a 12 euro obbligatoria prenotazione (varamino @hotmail.com) Sabato 10 marzo Antonia Arslan e Aldo Ferrari presentano il libro ore 21.00 CON TE SORRIDE IL MIO CUORE Un romanzo documentario tra gli armeni di Turchia di Kemal Yalcin (vedi allegato) Domenica 18 marzo Festa dei Santi Quaranta Martiri e Celebrazione dell’Onomastico della CHIESA APOSTOLICA ARMENA ore 10.30 Messa Solenne e Funzione di Suffragio Per i Benefattori della Chiesa Celebrante Padre Aren Shaheenian ore 13.30 PRANZO DI MEZZA QUARESIMA organizzato in Casa Armena dall’Amministrazione della Chiesa ed il Comitato delle Signore. prenotazioni: A.Serapian 02280121 S.Khodaverdian 0290755693 G.Khachadurian 3497490815 Giovedì 29 marzo ore 21.00 La STORIA DEL COMITATO ARMENO D’ITALIA Relatore Agopik Manoukian Notizienotizienotizie Sabato 17 febbraio si sono svolti a Milano i funerali di HRANT PAMBAKIAN decano della colonia Armena di Milano. Appassionato custode dei valori e dello spirito dell'Armenità,ne è stato caparbio difensore,testimone e divulgatore trasmettendoci il suo entusiasmo e la sua passione. Nel novembre scorso, circondato dall'affetto della comunità aveva raggiunto il traguardo dei cento anni. Alla famiglia le nostre più sentite condoglianze In aprile alla sala verdi del Conservatorio di Milano: 11/4 ore 21: concerto per sassofono e archi, direttore Roupen Gazarian 16/4 ore 21.00 Serghey Khachatryan al violino e Luise Khachatryan al pianoforte suonano Franck, Beethoven, Bartoki VODKA LEMON REGIA:Hiner SALEEM PRODUZIONE: Fra/Ita/Svi/Arm - 2003 - Dramm. DURATA: 88' INTERPRETI:Romen Avinian, Lala Sarkissian, Rosanna Vite Mesropian, Yvan Franek, Armen Maroutnian recensione di Valerio Salvi : Vodka Lemon Vite disperate lontano anni luce da quello che possiamo immaginare. Una terra, L'Armenia, dove l'abbacinante purezza del ghiaccio, nasconde in realtà un deserto dell'anima, dove la vita sembra avvolgersi in una terribile spirale in cui per sopravvivere bisogna vendersi tutto per poi chiedersi a che serve vivere se non si ha più nulla, nemmeno i ricordi. La disperazione rassegnata dei protagonisti si spiega facilmente con le loro esistenze passate in un villaggio sperduto e senza alcuna possibilità. Il lavoro semplicemente non esiste, scappatoie per cambiare la propria vita meno che mai e non c'è neanche il conforto di una cultura (forse è meglio così). Questa è la vita di Hamo (Romik Avinian), un ex-ufficiale dell'Armata Rossa, vedovo e con tre figli sparsi qua e la'. Quando non puoi permetterti nemmeno il calore per sopravvivere è lecito pensare che si stava meglio quando si stava peggio; d'altronde che farsene di una libertà che non puoi usare? Raggio di sole nell'esistenza di Hamo è Nina (Lola Sarkissiam), anche lei vedova e coi i medesimi problemi. Nella cornice rurale scandita dall'onnipresente vento gelato, le vite dei due protagonisti possono acquistare un senso solo una nell'altra. All'interno di questo quadro deprimente, il regista Hiner Saleem ci propone una costruzione minimalista che meglio rende la situazione dei suoi personaggi, tra cui spicca Romik Avinian, in grado di esprimere con un semplice sguardo mille parole. Qualche siparietto divertente stempera qua e la' l'angoscia dello spettatore che non può che uscire moralmente provato dalla sala. E la Vodka Lemon? Forse l'unica via d'uscita, ubriacarsi, instupidirsi per non vedere. La frase: "Perché si chiama Vodka Lemon se sa di mandorla?" "E' l'Armenia" ------------------- Kemal Yalçin CON TE SORRIDE IL MIO CUORE Viaggio tra gli armeni nascosti della Turchia. Un romanzo documentario Presentazione di Antonia Arslan Traduzione dal turco di Fabrizio Beltrami Edizione originale Seninle Güler Yüreðim, 2003 2006 pp. XVI + 408 Dortmund, 1992. L’incontro con Meline, insegnante di turco di etnia armena, è all’origine del viaggio iniziatico compiuto dall’autore-protagonista in Anatolia, alla ricerca degli “armeni nascosti”. Il risultato è un appassionato reportage sui discendenti dei sopravvissuti al genocidio del 1915-1923 che cominciano a riscoprire la loro identità nazionale e religiosa, celata per decenni. Il romanzo, scrive Antonia Arslan nella Presentazione, è un inedito affresco “di grande suggestione e di inestimabile valore documentario, che scava nella storia e nella contemporaneità di un paese molto più variegato e complesso di quanto siamo abituati a credere e offre al lettore una serie di personaggi e di paesaggi di straordinaria autenticità”. Con te sorride il mio cuore avrebbe dovuto vedere la luce nel 2000 a Istanbul, ma pochi giorni prima della pubblicazione, l’autore fu informato che per “istruzioni dall’alto” l’intera tiratura era stata distrutta. Kemal Yalçin è nato nel 1952 in Turchia, a Honaz, nella provincia di Denizli. Ha insegnato filosofia e ha lavorato come giornalista ed editore. Nel 1981 si è trasferito in Germania, dove, dal 1989, lavora a Bochum come insegnante di tur ------------------- Milano pzza velasca 4 20122 milano e mail: mekitar @libero.it

V.V

 
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