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06 03 2007 - Prima nazionale del film dei fratelli Taviani "La masseria delle allodole"
“La masseria delle allodole”: storia del genocidio armenoxml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" / Proiezione in prima nazionale dell’ultimo film dei fratelli Tavianitratto dall’omonimo libro di Antonia Arslan Giovedì 15 marzo a Siena La storia del genocidio armeno è rimasta per lungo tempo una pagina oscura della storia del Novecento. Il tragico sterminio di questo popolo verrà raccontato a Siena, giovedì 15 marzo, attraverso la proiezione in prima nazionale dell’ultimo film di Paolo e Vittorio Taviani “La masseria delle allodole”, presentato al festival di Berlino e liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Antonia Arslan.La giornata di eventi, tra storia, cinema e letteratura, è organizzata dalla facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Siena e dal Comune di Siena e inizierà alle ore 17 con la presentazione presso xml:namespace prefix = st1 ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" / la Biblioteca comunale degli Intronati dello sconvolgente romanzo dell’Arslan, che attinge ai ricordi familiari per raccontare la tragedia del popolo armeno.Sarà presente l’autrice, i registi Paolo e Vittorio Taviani e Marcello Flores D’Arcais, assessore alla cultura del Comune di Siena e docente presso l’Ateneo senese.Seguirà, alle 21, presso il Cinema Nuovo Pendola la proiezione in prima nazionale del lavoro cinematografico dei fratelli Taviani, alla quale seguirà un dibattito con i registi e con la scrittrice Antonia Arslan. Antonia Arslan, laureata in archeologia, è stata professoressa di Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università di Padova. È autrice di saggi pionieristici sulla narrativa popolare e d'appendice e sulla "galassia sommersa" delle scrittrici italiane (Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra '800 e '900, del 1998). La Masseria delle Allodole, il suo primo romanzo, ha avuto un grande successo in Italia, con numerose edizioni, e all’estero (finora è stato tradotto nelle principali lingue europee e in giapponese). Ha vinto una quindicina di premi, fra cui il “Giuseppe Berto opera prima”, il “Selezione Campiello Giuria dei Letterati”, il “Fenice-Europa”, il “PEN Club International”, il "Premio Internazionale di Letteratura Religiosa", il "Premio del libraio Città di Padova", il “Premio Biblioteche di Roma”. Paolo e Vittorio Taviani iniziano la loro lunga carriera cinematografica nel 1960 come assistenti di Joris Ivens nel film tv “L'Italia non è un paese povero”. Nel 1962 dirigono con Valentino Orsini il film "Un uomo da bruciare" con Gian Maria Volontè, che diventerà nel tempo il loro attore preferito. Lavorano con Ugo Tognazzi in "I fuorilegge del matrimonio" (1963). Nel 1967, anticipano gli avvenimenti del '68 con il film a episodi “I sovversivi”. Con Volontè raggiungono il grande successo realizzando "Sotto il segno dello scorpione" (1969). Dirigono un perfetto Mastroianni in "Allonsanfan" (1974), a cui seguono "Il prato" (1979) "La notte di San Lorenzo" (1982). Con "Padre padrone" ottengono la Palma d'Oro a Cannes nel 1977 e "Kaos" (1984) diventa un grande successo di pubblico e critica. “La masseria delle allodole” è il loro ultimo lavoro ed è stato presentato al Festival di Berlino 2007 nella sezione “Berlinale Special”. Sara LilliuUniversità di SienaUfficio stampaTel. 0577 232257e mail: saralilliu@unisi.it

V.V

 
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