24 05 2007 - un monumento armeno a Cava dei Tirreni

CAVA dei Tirreni
Cava la Nobile” - La Scuola Adotta un Monumento
Nel fine settimana del 26 e 27 maggio si terrà a Cava dei Tirreni la manifestazione “Cava la Nobile” La Scuola Adotta un Monumento, curato dall’Associazione “Erchemperto-Servizi per i Beni Culturali”.
La “Scuola adotta un monumento” rappresenta una prospettiva formativa ed uno strumento privilegiato per l'acquisizione delle proprie radici culturali:
"adottare un monumento non significa solo conoscerlo ma anche prenderlo sotto tutela spirituale e dunque sottrarlo all'oblio e al degrado, averne cura,
tutelarne la conservazione, diffonderne la conoscenza, promuoverne la valorizzazione."
Il lavoro dell’adozione permetterà ai giovani di "riconquistare", innanzitutto alla conoscenza ma talvolta anche all’uso spazi importanti della città.
Ampia è stata la partecipazione della comunità scolastica. Studenti ed insegnanti si sono appassionati al lavoro ed hanno perfettamente inteso lo spirito della manifestazione. Questo è un metodo intelligente per imparare a difendere e valorizzare la città ed i suoi monumenti e contemporaneamente a formare i cittadini di domani Gli alunni saranno, in questo fine settimana guide ufficiali del monumento ricevuto in adozione.
Daranno il via alla Manifestazione, sabato 26 alle ore 9 in Piazza Duomo, il sindaco di Cava de’ Tirreni dott. Luigi Gravagnuolo e l’ Assessore alla Qualità dell’Istruzione ed ai rapporti con l’Università Dott. Daniele Fasano.
Durante questo fine settimana sarà possibile visitare il ricchissimo patrimonio della città di Cava de’ Tirreni e delle sue frazioni. Riapre, dopo 20 anni di
chiusura, la chiesa di San Giacomo. Si potranno visitare le cappelle delle Congreghe ed i conventi (citiamo uno per tutti i Cappuccini). Da non perdere la visita alla chiesa di Santa Maria del Quadriuviale e la lapide scritta in armeno nella chiesa di Santa Croce (a Croce di Cava), testimonianza della presenza armena in città. Da paizza San Francesco partiranno visite guidate ai palazzi del borgo Scacciaventi.

V.V