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12 09 2007 - La Turchia non fa il «mea culpa»
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da IL GIORNALE di Vicenza
MARCELLO FLORES
La Turchia non fa il «mea culpa» per gli armeni Serve un riconoscimento di una verità storica che appare di frequente nella società turca L’ingresso in Europa può avere effetti positivi nel processo di
democratizzazione del Paese
Ordinario di Storia comparata all'Università di Siena, saggista famoso, assessore alla cultura del Comune di Siena, Marcello Flores ha pubblicato Il genocidio degli armeni. edito dal Mulino. Ci ha illustrato questo suo importante lavoro.
Quando inizia l'impero turco a perseguitare gli armeni e perché?
L'impero ottomano inizia a perseguitare gli armeni in modo pesante e sistematico, anche se non sempre coerente, alla fine dell'Ottocento.
Sostanzialmente per cause di carattere economico, sociale e demografico. In particolare per l'immissione nell'Anatolia, popolata dagli armeni, dei
cittadini turchi provenienti dalle Nazioni che avevano acquistato l'indipendenza dall'impero, come la Bulgaria. Non è un caso che nello stesso periodo in cui gli armeni vengono perseguitati nell'impero ottomano, gli ebrei subiscano lo stesso destino nell'impero russo.
L'ascesa al governo dei giovani turchi anziché migliorare la condizione degli armeni la peggiora.
Inizialmente la salita di questo nuovo governo aprì molte speranze di tipo costituzionale e liberale. Successivamente però prevalse l'ala nazionalista ed all'interno della medesima la più radicale ed estremista. Sarà rappresentata dal triumvirato che prende il potere dopo la crisi delle guerre balcaniche.
Qual è fase della persecuzione nella quale si può parlare propriamente di genocidio?
Il periodo genocidiario vero e proprio va da fine aprile del 1915 alla fine del 1916, anche se poi le violenze di vario tipo continuarono fino alla fine della guerra mondiale ed anche oltre. Perché è in questo periodo che il progetto di espellere otalmente gli armeni dall'Anatolia viene realizzato, con ben oltre un milione di morti.
Perché la repubblica turca non tollera che si parli del genocidio armeno?
La repubblica turca si è costituita in continuità con il nazionalismo turco in senso ideologico e nella propria identità l'ammissione di una colpa così grave come quella commessa contro gli armeni non ha mai potuto avere ospitalità.
Anche se bisogna ricordare come l'unico processo che abbia avuto luogo contro i criminali genocidari sia stato celebrato a Istanbul dopo la fine della guerra, nel 1919, quando i giovani turchi liberali ripresero per poco il controllo del potere.
Come vede l'ingresso della Turchia in Europa?
L'ingresso della Turchia in Europa può avere degli effetti estremamente positivi nel processo di democratizzazione della Turchia, aiutando la società
civile, che in questi ultimi anni è stata la principale salvaguardia contro le tentazioni militariste e contro il fondamentalismo islamico.
Più che un mea culpa serve un riconoscimento d'una verità storica che appare sempre più di frequente all'interno della società turca, come dimostra anche il romanzo La bastarda di Istanbul di Shafuk. E' anche questo un modo per indicare ai turchi la realtà del passato e acquisire la piena onsapevolezza del presente.
V.v
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