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17 10 2007 - Una casa per sacerdoti a Gerusalemme - Aperta da mons. Ginami e da mons. Minassian
da l'Eco di Bergamo 16-10-07
Aperta da mons. Ginami e da mons. Minassian
«Roccia del mio cuore è Dio», non è più ora solo un libro di Mons. Luigi Ginami, ma la frase si è trasformata nello slogan, di un bellissimo
pellegrinaggio nella Città Santa di Gerusalemme che il Prelato della Segreteria di Stato ha realizzato, grazie alla partecipazione ed all’ausilio di una decina
di amici insieme con l’anziana e provata mamma.
Un viaggio ritenuto problematico da tutti, si è trasformato in un pellegrinaggio pieno di profondo
senso e significato. Quel senso e significato che il grande dolore passato dalla Signora Santina Zucchinelli esigeva dai lunghi giorni trascorsi in Terapia intensiva degli Ospedali Riuniti di Bergamo. I pellegrini hanno trovato risposta al dolore visitando le pietre di Gerusalemme: sulla roccia dell’agonia
di Gesù al Monte degli Ulivi, sulla pietra della Grotta di Betlemme e soprattutto sulla roccia del Sepolcro di Cristo Santina ha gridato che «La Vita è meravigliosa e grande, che la Vita spaventa e toglie il respiro, che la Vita è lacrime e sangue (…) ma che dietro la paura, lo spavento, le lacrime ed il sangue vi è il volto del Risorto, vi è il sorriso di Dio» ( Cfr. Testamento di
Don Gigi e Santina in occasione del Pellegrinaggio al Sepolcro di Cristo p. 3).



Dopo aver visitato e pregato sui diversi luoghi cari alla cristianità nella settimana dal 4 all’11 ottobre, il piccolo gruppo di Mons. Luigi Ginami ha vissuto due momenti chiave dell’esperienza. Il giorno 9 Ottobre, don Gigi, nella Basilica del Santo Sepolcro all’altare della Maddalena ha conferito il Sacramento dell’Unzione degli infermi a Santina consacrando il santo olio misto
a mirra. Santina è stata unta con la forza dello Spirito; scrive a tale proposito il sacerdote bergamasco: «Oltre la pietra, il sangue, il sorriso ed
il silenzio, anche l’olio descriverà il senso dell’Unico Viaggio della Vita mia e di mia Madre. L’unzione dei malati voluta dall’Apostolo Giacomo, condisce l’amara sofferenza con il sapore di Dio» ( Cfr. Testamento di Don Gigi e Santina in occasione del Pellegrinaggio al Sepolcro di Cristo p. 6). Al termine
della celebrazione, Santina è stata portata in braccio dal figlio all’interno dell’edicola del Santo Sepolcro dove l’anziana Signora è stata sdraiata sulla
pietra del Risorto, sciogliendo così il voto fatto da Monsignore di portare la Mamma in quel luogo dove la vita di ogni uomo ha il suo mistero e significato.

E’ stato un momento di altissima commozione per tutti! In quel luogo Madre e figlio hanno deposto il loro testamento spirituale. Il secondo momento importante del pellegrinaggio è stata l’inaugurazione di un suggestivo attico di 85 metri quadrati nel cuore di Gerusalemme, realizzato in pietra sul tetto
dell’Esarcato armeno cattolico nella via Dolorosa tra la terza e quarta stazione.
Il giorno 10 ottobre, S.E. Mons. Raphael Minassian, Esarca armeno cattolico di Gerusalemme, alla presenza di una ventina di persone tra le quali vi erano le suore di Madre Teresa di Calcutta, alcuni padri francescani ed amici di Monsignore, con un suggestivo rito ha benedetto ed inaugurato l’appartamentino di don Gigi. Realizzato in bella pietra, l’appartamento ha una
vista incantevole da un terrazzo ampio che guarda verso il Santo Sepolcro e verso la Moschea di Omar, una vista unica e di grande commozione. Questo appartamento è stato realizzato da don Gigi come luogo personale per lo studio, la preghiera e la riflessione, ma è destinato anche a sacerdoti ed amici che a Gerusalemme hanno desiderio di soggiornare con calma e pace. Scrive ancora don Gigi: «Abitare a Gerusalemme è il programma di vita di ogni cristiano, tornare a Gerusalemme per studiare e per pregare, per riflettere e porsi interrogativi, questo è un privilegio che Dio mi regala a Gerusalemme. Un talento di cui mi chiederà conto!» ( Cfr. Testamento di Don Gigi e Santina in occasione del
Pellegrinaggio al Sepolcro di Cristo p. 7) Nel rito di benedizione S.E. Mons.
Minassian ha benedetto altresì una lapide che Mons. Ginami ha voluto in ricordo di sua Madre e che può essere considerata anche la più bella sintesi ed il più grande impegno del meraviglioso viaggio: «Ubbidisci, prega, stai con il Signore affinché Dio sia la roccia del tuo cuore. Mamma Santina. In onore di Santina Zucchinelli da Mons. Luigi Ginami, Gerusalemme, 9 Ottobre 2007».

(16/10/2007)

V.V

 
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