05 11 2007 - MINORANZE : Patto strategico fra armeni e università, in nome della cultura

Gazzettino- ed. Udine
In un'Europa che coltiva la diversità culturale, il Friuli può compiere un passo avanti e sviluppare rapporti con l'Armenia in chiave geopolitica e geostrategica. Come? Coinvolgendo il sistema produttivo e l'università.
È l'auspicio espresso da Vincenzo Orioles, docente di linguistica dell'ateneo udinese, che ieri ha partecipato alla riunione ell'associazione "Zizernak" (rondine), che rappresenta gli armeni in Friuli.
«Coinvolgendo il sistema produttivo e l'assessorato regionale alle relazioni internazionali -ha spiegato Orioles- si potrebbe pensare di stipulare una convenzione tra l'ateneo friulano e quello di Erevan e organizzare cinque borse di studio per studenti armeni.
Con l'apporto di risorse esterne sarebbe anche possibile istituire una cattedra di lingua e cultura armena: iniziative che avrebbero un grande ritorno, perché Udine, sfruttando la sua posizione, diventerebbe sempre più la porta verso l'Europa centro-orientale». In Friuli Venezia Giulia vivono circa una quarantina di famiglie armene, ma alla riunione di ieri hanno partecipato anche armeni provenienti dall'Austria e friulani interessati a scoprirne la cultura.
«Qui abbiamo trovato una grande sensibilità - ha spiegato Daniel Temresian, rappresentante di Zizernak - sia da parte del vescovo sia da parte delle istituzioni, soprattutto il Comune, che ha intitolato un parco al genocidio armeno del 1915». La riunione è poi continuata con un pranzo di specialità
armene per la gioia di Veronica Gikolay, gestore del bar DeNiro, che ha deciso di inserire la cucina armena nella sua rassegna di cene etniche.
(al.pi)

V.V