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Atom Egoyan: giocare con la tecnologia del 21° secolo
di Margherita Palazzo (Sentieri selvaggi del) 08/02/2008)
Atom Egoyan riprende nel suo nuovo film il tema della virtualità e della comunicazione impossibile dei suoi film tra gli anni ‘80 e i '90 (Next of Kin, Family Viewing, Speaking Parts, tradotto in Italia come Mondo Virtuale, The Adjuster): il regista armeno-canadese (ultimo film Where The Truth Lies, 2005) è impegnato attualmente nella postproduzione di Adoration, la storia, ambientata in un prossimo futuro, di uno studente che si spaccia in rete per un personaggio della storia recente, e tenta di creare una comunità di persone afflitte per una catastrofe mai avvenuta. “In internet bisogna rinegoziare la nozione dell’assenza” ha detto il regista armeno. GALLERIA FOTOGRAFICA. VIDEO.

Atom Egoyan riprende nel suo nuovo film il tema della virtualità e della comunicazione impossibile dei suoi film tra gli anni ‘80 e i '90 (Next of Kin, Family Viewing, Speaking Parts, tradotto in Italia come Mondo Virtuale, The Adjuster): il regista armeno-canadese (ultimo film Where The Truth Lies, 2005) è impegnato attualmente nella postproduzione di Adoration, la storia, ambientata in un prossimo futuro, di uno studente che si spaccia in rete per un personaggio della storia recente, e tenta di creare una comunità di persone afflitte per una catastrofe mai avvenuta. "Abbiamo montato il primo girato e ci sembra buono. L’idea principale è stata innescata dal racconto di un incidente accaduto nel 1986, di cui ho letto, in cui un ragazzo giordano incontrò la sua fidanzata irlandese in un aeroporto, senza che nessuno sapesse della bomba nascosta nella sua borsetta" ha dichiarato il regista in Dicembre, in occasione della sua presenza al Whistler Film Festival 2007 per ricevere un tributo speciale: "C’è una relazione precisa tra adolescenza e teatralità. Nostro figlio ora ha 14 anni, e l’idea di connettersi a una rete oggi non ha nulla di speciale. Prima, il mondo era essenzialmente diviso in chi poteva farlo, e chi poteva solo stare a guardare. Le linee di demarcazione tra i due mondi erano ben definite, ma ora non più. […] In Internet, bisogna rinegoziare la nozione dell’assenza. La domanda è: quali effetti produce sulla nostra identità? E’ eccitante tornare alle idee che ho esplorato negli anni ’80, in cui le persone guardavano qualcun altro in un monitor, una forma rarefatta di comunicazione che oggi è mutata”. Il film potrebbe essere proiettato al Toronto Film Festival 2008 ed è prodotto come sempre dal produttore esecutivo abituale di Egoyan, Robert Lantos della Serendipity Point, con un budget tra i 4 e i 5 milioni di dollari e la collaborazione di Simone Urdl e Jennifer Weiss, il duo che ha prodotto Lontano da Lei, esordio registico di Sarah Polley. Nel cast Arsinée Khanjian, moglie del regista e sua interprete preferita, Scott Speedman (Underworld, La mia vita senza me), Devon Bostick nel ruolo del giovane
protagonista, Noam Jenkins e i canadesi Rachel Blanchard e Kenneth Welsh.



H.D

 
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