07 03 2008 - Bertone a Baku: «Pace nel Caucaso»

AVVENIRE
BAKU. È «fondamentale» che in una «zona di frontiera tra Europa e Asia» quale è il Caucaso, i rapporti tra Stati vicini siano «amichevoli e pacifici»: solo così si potrà «dare visibilità» al giusto ruolo di quei Paesi «nello scenario internazionale».
Incontrando ieri pomeriggio a Baku il primo ministro dell’Azerbaigian, Artur Rasizadeh, il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, ha lanciato un appello per la vicinanza pacifica dei popoli dell’area, non senza, quindi, un implicito riferimento al riaccendersi degli scontri tra Armenia e Azerbaigian per il controllo del Nagorno Karabakh. Il cardinale ha indicato anche le responsabilità delle «grandi potenze», che devono essere sollecitate – ha detto – «a rinunciare alle mire di condizionare politicamente quei Paesi».
Nel corso del colloquio con il primo ministro – ha detto Bertone al termine, parlando nell’ufficio del premier alla presenza dei giornalisti – «abbiamo toccato tra l’altro i temi della politica internazionale, cui il Vaticano dà un contributo con i suoi mezzi, che sono quelli della promozione della pace, dei rapporti amichevoli, soprattutto tra Stati vicini».
Bertone ha fatto quindi appello a «non accendere i conflitti», per far sì che «i Paesi di quest’area possano valere nella scena internazionale». Infine, ha aggiunto, «dal punto di vista della libertà religiosa, quindi di un fondamento dei diritti umani che sta particolarmente a cuore alla Santa Sede, devo dire
che l’Azerbaigian è un vero modello».
Il cardinale Tarcisio Bertone

Vahe Vartanian