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20 10 2008 - Cremlino: rafforzare relazioni, dopo aggressione regime Tbilisi
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Russia/ Medvedev torna nel Caucaso, "nell'alleata" Armenia - postato 2 ore fa da APCOM
Mosca, 20 ott. (Apcom-Nuova Europa) - Non perde di vista il Caucaso il presidente russo Dmitri Medvedev, che arriva oggi in Armenia su invito del collega Serzh Sargsyan. E l'intenzione è "discutere" con "l'alleato" armeno, anche "della situazione nella regione Transcaucasica, in seguito all'aggressione del regime georgiano contro l'Ossezia del Sud", secondo quanto apprende Apcom dal Cremlino. Il tutto a pochi giorni dal nulla di fatto a Ginevra nelle discussioni fra Mosca e Tbilisi relative al conflitto in Georgia. E mentre il montare della tensione e della violenza si sta allargando a macchia d'olio sino alle pendici settentrionali: in primis l'Inguscezia (Federazione Russa) indicata come un polveriera pronta ad esplodere, e dove lo scorso 18 ottobre almeno 50 soldati russi sarebbero stati uccisi nel corso di un imboscata.
Erevan resta l'unica sicurezza di Mosca tra le ex Regioni Transcaucasiche di epoca sovietica, ossia Georgia, Azerbaigian e appunto Armenia. Ed è evidente l'intensificarsi dei rapporti perseguito da entrambe le parti. Non a caso per Medvedev è il quinto incontro con Sargsyan quest'anno. Il primo nel Caucaso Meridionale, dopo le riunioni del 24 marzo e 24 giugno a Mosca, del 6 giugno a San Pietroburgo, e del 2 settembre a Soci. La visita è per Mosca la "chiara dimostrazione di un alto livello di dialogo politico" raggiunto tra i due leader, "volto a rafforzare ulteriormente le relazioni di partenariato strategico e di alleanza tra la Russia e l'Armenia".
Ed Erevan resta un nodo importante. Sotto il segno della discrezione ci era stato anche Pierre Morel, attuale "rappresentante speciale" dell'Unione europea per la crisi georgiana, lo scorso 2 ottobre. Secondo una fonte di Apcom, la tappa era parte di un ampio e "delicato" viaggio nella regione. Prima dell'ultimo incontro tra Medvedev e Nicolas Sarkozy ad Evian, quando il presidente francese ha indicato nel leader del Cremlino un 'uomo d'onore', capace di mantenere la parola data in merito al ritiro dalla Georgia.
Ma l'Armenia rappresenta una base d'appoggio strategica anche per i dossier energetici della Russia. Secondo il programma della visita di Medvedev, i capi di Stato si occuperanno anche della sfera economica. Nei primi otto mesi del 2008 lo scambio commerciale è aumentato rispetto allo stesso periodo nel 2007 del 13% a 536,5 milioni di dollari: Mosca è il principale partner economico di Erevan. Gli investimenti provenienti dalla Federazione hanno superato l'1,6 miliardi di dollari nel primo semestre di quest'anno.
Grande attenzione al rafforzamento della cooperazione bilaterale nel settore energetico. Dopo il "successo di progetti comuni" fanno sapere dal Cremlino. "Ci sono promettenti progetti nel settore dell'energia nucleare, così come dell'esplorazione e dello sviluppo industriale di giacimenti di uranio". E va notato che in Armenia tutti i maggiori player di mercato dell'Aquila Bicipite sono attivi. Da Gazprom a Inter RAO UES (dealer della generazione di energia elettrica), dalla banca Vneshtorgbank al colosso dell'alluminio RusAl, a quelle delle comunicazioni Sistema, sino a Ferrovie Russe e all'impero dei diamanti ALROSA. "All'inizio di quest'anno è stato avviato il completo ammodernamento di tutta l'infrastruttura ferroviaria in Armenia, la gestione in concessione a Ferrovie Russe".
"Particolare attenzione sarà inoltre dedicata a discutere i progressi compiuti in occasione della sessione del Consiglio di Sicurezza Collettiva della CSTO (Mosca, 5 settembre di quest'anno) gli accordi per potenziare il coordinamento della politica estera", si sottolinea dal Cremlino, notando l'attuale presidenza di turno armena.
C.A.
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