23 10 2008 - MESSAGGIO DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI STRANIERE D’ITALIA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE

Il 26 settembre l’Unione Europea celebra la Giornata europea delle lingue. In quest’occasione vogliamo sottolineare l’importanza di ogni singola lingua e cultura che va sempre accresciuta e valorizzata. L’Italia è uno dei paesi europei che, ad oggi, è una delle più vaste realtà multiculturali. Tutti i cittadini stranieri che vi risiedono hanno la possibilità di comunicare tra loro nella lingua italiana. Si tratta di una realtà importante: milioni di stranieri che fanno parte della vita economica dell’Italia, non solo parlano italiano ma hanno imparato a pensare nella dimensione culturale occidentale grazie alla lingua di Dante e Petrarca.
Ci sono oggi ben 279 scrittori stranieri che scrivono in italiano: 96 provenienti dall’Africa, 54
Dall’ America,47 dall’Asia, 82 dall’Europa per un totale di 80 nazionalità.
Negli ultimi anni l’italiano ha acquisito un’importanza sempre maggiore, non solo per i paesi dell’Est europeo, ma anche per quelli dell’Africa, dell’Asia meridionale e dell’America latina. L’introduzione della lingua italiana come lingua ufficiale dell’Unione Europea, perciò, si rende necessaria anche allo scopo di integrare in questo ampio contesto i popoli che non vi appartengono ma che ormai rappresentano una grande massa che preme per partecipare in qualche modo alla vita spirituale del Vecchio Continente.
Questa nostra richiesta è anche un atto di gratitudine verso l’Italia che, nonostante gli ultimi eventi, continua ad essere un modello per tutti i paesi del mondo per la disponibilità all’accoglienza, operosità missionaria, disponibilità al dialogo e la comprensione profonda delle problematiche originate dall’emigrazione. E importante anche rilevare una presa di coscienza dell’ inestimabile contributo culturale dell’Italia alla cultura mondiale e per questo l’Italia merita il diritto di vedere la propria lingua tra le lingue ufficiali dell’UE. Con questo appello, esprimiamo la volontà di milioni di stranieri d’Italia e ci auguriamo pertanto che possa essere esaminata e presa in considerazione.

Ass.ne Midavi