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050506 - l’esigenza di un ammorbidimento sulla questione del “genocidio degli armeni”,
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turchia, ankara
IL CANCELLIERE TEDESCO INCONTRA IL PREMIER ERDOGAN E IL PRESIDENTE SEZER
Schroeder: Riforme, partire subito Il cancelliere tedesco, Gherard Schroeder, in visita ad Ankara, dove incontra il presidente Ahmet Necdet Sezer e il premier Tayyip Erdogan, ha invitato ieri la Turchia a “tradurre in pratica” le riforme già approvate dal Parlamento
sulla strada dell'adesione all'Unione europea. In particolare, oltre a ricordare al governo turco il suo impegno a riconoscere implicitamente la Repubblica di Cipro prima dell'inizio dei negoziati di adesione (3 ottobre) e
l’esigenza di un ammorbidimento sulla questione del “genocidio degli armeni”,
il cancelliere invita la parte turca a tradurre in fatti concreti il principio
di libertà religiosa e di culto, tanto che il suo incontro questo pomeriggio a
Istanbul, con il patriarca ortodosso di Costantinopoli, Bartolomeos I, ha
assunto il valore di simbolo chiave della sua visita.
•
“Mi sono sempre battuto per i diritti delle minoranze religiose. La libertà di
culto è un fondamentale principio europeo”. E’ quanrto dichiara Gherard
Schroeder, riferendosi implicitamente al non riconoscimento turco
dell'esistenza di una consistente (da 12 a 20 milioni) minoranza alevita, che
denuncia anche frequenti molestie poliziesche e che si proclama non musulmana,
ma anche alla persistente chiusura del seminario ortodosso di Hebeleyada ed
alle limitazioni delle attività dei religiosi non musulmani in Turchia,
denunciate anche dalle autorità locali cattoliche, protestanti ed ebraiche.
D’altra parte, Schroeder ha confermato l’impegno del suo governo ad appoggiare
la piena membership della Turchia nell’Ue, da lui definita “una necessità
politica, strategica ed economica”, nonostante l’opposizione dei cristiano-
democratici tedeschi (e, secondo gli ultimi sondaggi anche dei due terzi della
popolazione tedesca che risente della presenza in Germania di 2,5-3 milioni di
turchi in gran parte non desiderosi di integrarsi). Il cancelliere conferma
anche l’impegno a battersi perché “non sia cambiata la data del 3 ottobre per
l'inizio del negoziato Turchia-Ue”, nemmeno come effetto di un possibile
risultato negativo al referendum francese del 29 maggio prossimo sulla
Costituzione europea. “Nessun referendum tenuto in qualsiasi stato membro
dell'Ue sulla Costituzione europea potrebbe influenzare il cammino della
Turchia verso l'Unione europea”, dichiara Schroeder, con l'intento di
acquietare i timori turchi circa la formazione di un blocco di Paesi europei
contrari alla piena membership turca nell’Ue e favorevoli ad un rinvio del
negoziato ed ad una proposta di "partenariato privilegiato”, secondo la
proposta dei cristiano democratici tedeschi.
Ankara è particolarmente preoccupata per il fatto che il Bundestag tedesco, su
mozione dei cristiano-democratici, il 21 aprile scorso, abbia invitato la
Turchia a “fare fronte” alle responsabilità degli ultimi governi ottomani
(allora alleati di guerra della Germania) per i massacri degli armeni del
1915-16, che causarono - secondo gli storici armeni - circa 1,3 milioni di
morti.
re.de
V.V
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