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05 11 2008 - Questo marted́ potrebbe cominciare qualcosa
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di Yoani Sanchez
http://desdecuba.com/generaciony_it/
La strada non è la stessa di sempre e oggi neppure le vicine - che di solito spettegolano nelle file dei mercati - parlano dei soliti argomenti. Alzano lo sguardo e indicano verso il Nord, mentre fanno pronostici sul nome che uscirà fuori dalle urne nordamericane. Non ricordo di aver vissuto un’agitazione simile nell’attesa delle elezioni presidenziali cubane del passato febbraio.
Il calzolaio del mio palazzo si è già messo a parteggiare per un candidato e la vecchietta che vende fiori si è attaccata alla camicetta un distintivo di Obama. La nostra noiosa parabola di due presidenti in cinquant’anni ci rende ancora più curiosi verso le elezioni straniere. Sappiamo bene che la decisione degli elettori statunitensi avrà ripercussioni nel nostro Paese e non in modo metaforico, come il volo di una farfalla nella foresta dell’Amazzonia. Le rimesse che permettono a migliaia di famiglie cubane di arrivare a fine mese giungono soprattutto dall’altra sponda, dove abita una parte di questa Isola che insulti come “vermi”, “venditori della patria” e “mafiosi” non sono riusciti a escludere dai nostri legami emotivi e familiari. Il discorso politico dei nostri governanti perderebbe efficacia se non mettesse gli Stati Uniti nella parte del nemico. Mai come oggi il destino di Cuba è stato così apparentemente separato e, tuttavia, così dipendente da ciò che può accadere a novanta miglia.
Per questo motivo tutti stiamo aspettando di vedere chi risulterà vincitore questo martedì 4 novembre. I cubani che hanno figli che possono venire a fare una visita soltanto ogni tre anni, confidano che il candidato democratico renderà flessibili i viaggi verso l’isola. Altri scommettono che il pugno duro dei repubblicani costringerà a praticare quelle aperture che abbiamo atteso per decenni. Le regioni interne del nostro paese non si sbilanciano, mentre altri assicurano che il risultato di oggi metterà in marcia o farà deragliare - definitivamente - il carro delle riforme a Cuba. Io preferirei che lo spingessimo noi stessi, anche se in pochi vogliono cambiare la professione di profeta con l’arduo lavoro di fare in modo che le cose accadano. Fino al momento in cui scrivo questo post, il veicolo capriccioso del cambiamento sembra arenato al margine della strada. Ho i miei dubbi che quanto accadrà questo martedì lo spingerà a muoversi.
Traduzione di Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi
Didascalia foto: “Si vedrà così il carro delle riforme?”
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INAUGURATA LA VERSIONE ITALIANA DEL BLOG GENERACIÓN Y
di YOANI SÁNCHEZ
a cura di Gordiano Lupi
http://desdecuba.com/generaciony_it/
Traduzione di Gordiano Lupi – www.infol.it/lupi
Amministrazione tecnica di Sacha Naspini – www.sachanaspini.eu
In italiano news da Cuba e post di Yoani anche su www.tellusfolio.it - Oblò cubano
http://www.tellusfolio.it/index.php?lev=65&color=blue
PER SCOPRIRE Yoani Sánchez
eroica blogger cubana
Ecco una vera rivoluzionaria, una donna eroica come soltanto le donne sanno esserlo, quando credono in quello che fanno. Ecco una donna della tempra di Haidée Santamaria e Celia Sánchez, cubane d’un tempo che hanno avuto la forza di sovvertire un regime.
Le parole di Yoani rischiano di far tremare il trono dei fratelli Castro, perché questa ragazza di appena 33 anni (l’età di Cristo, che pericolosa analogia!) lancia critiche ironiche e veritiere da un blog molto frequentato come Generacion Y.
Yoani è laureata in filologia, vive all’Avana, è appassionata di informatica e lavora nella redazione telematica del portale Desde Cuba (http://www.desdecuba.com/), rivista indipendente ostacolata dal regime. Il suo blog (www.desdecuba.com/generaciony/) fa discutere perché è controcorrente, si autodefinisce “un blog ispirato a gente come me, con nomi che cominciano o contengono una y greca. Nati nella Cuba degli anni Settanta - Ottanta, segnati dalle scuole al campo, dalle bambole russe, dalle uscite illegali e dalla frustrazione”.
Yoani nasce a Cuba nel 1975. Si specializza in letteratura spagnola, filologia ispanica e letteratura latinoamericana contemporanea, nel 1995, nonostante un figlio nato nello stesso anno. Dimostra un caratterino niente male discutendo una tesi incendiaria dal titolo Parole sotto pressione. Uno studio sulla letteratura della dittatura in Latinoamerica. Yoani termina l’università, comprende che il mondo degli intellettuali e dell’alta cultura non fa per lei, ma soprattutto non ha la minima intenzione di fare la filologa. Nel 2000 si impiega presso la Editorial Gente Nueva e si convince - come la maggior parte dei cubani - che con il salario di Stato non può mantenere una famiglia. Decide di continuare il lavoro statale ma comincia a dare lezioni (illegali) di spagnolo ai turisti tedeschi che visitano L’Avana. In quel periodo (come ancora oggi!) molti ingegneri preferiscono guidare un taxi che fare il loro mestiere, alcune maestre tentano di impiegarsi negli alberghi e nei negozi per turisti ti può servire un neurochirurgo o un fisico nucleare.
Nel 2002 Yoani decide di emigrare in Svizzera, ma nel 2004 torna in patria, forse per la nostalgia della sua terra, anche se amici e familiari sconsigliano il rientro. Scopre la professione di informatica, lavoro che fa ancora oggi, si rende conto che il codice binario è più trasparente di quello intellettuale e spera di avere maggior fortuna con il linguaggio html di quanta ne ha avuta con il latino. Nel 2004 fonda insieme a un gruppo di cubani che vivono sull’isola la rivista di cultura e dibattito Consenso. Tre anni dopo lavora come webmaster, articolista e editorialista del portale Desde Cuba. Nell’aprile del 2007 comincia l’avventura del Blog Generacion Y, definito come “un esercizio di codardia”, perché è uno spazio telematico dove può dire quello che è vietato sostenere nella vita di tutti i giorni. Yoani vive all’Avana insieme al giornalista Reinaldo Escobar, con il quale divide la sua vita da quindici anni, e adesso può dirsi più informatica che filologa.
Yoani Sánchez è un’eroina della nuova Cuba, esponente di una generazione Y che può dar vita a un nuovo esercito ribelle del cyberspazio, senza bisogno di nascondersi tra le montagne della Sierra Maestra. La guerra delle idee può dare buoni frutti, perché i dittatori temono chi pensa con la propria testa e poi non possono rinchiudere le idee in una galera.
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Gordiano Lupi
Sito internet: www.infol.it/lupi
Blog: www.quasiquasifaccio.splinder.com
Cinema anni Settanta: http://www.tellusfolio.it/index.php?lev=84&color=maroon
Oblò cubano: http://www.tellusfolio.it/index.php?lev=65&color=blue
Commento alle opere edite a cura di G. Franchi: http://www.lankelot.eu/?p=1754
VERSIONE ITALIANA DEL BLOG GENERACIÓN Y di YOANI SÁNCHEZ
http://desdecuba.com/generaciony_it/
Nuovi Narratori Italiani: http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php%3Flev%3D66&cmd=v&id=3833
C’era una volta l’horror italiano – BORDER FICTION:
http://www.borderfiction.it/home/index.php?option=com_content&task=category§ionid=10&id=25&Itemid=73
Articoli su letteratura cubana:
www.confronto.it
Tutti i libri di Gordiano Lupi su Cuba, i romanzi di ambientazione caraibica e i romanzi di Alejandro Torreguitart sono conservati presso UNIVERSITY OF MIAMI - CUBAN HERITAGE COLLECTION - c.a. Esperanza Bravo de Varona - Otto G. Richter Library - P.O. Box 248214 - Coral Gables - FL 33124 - 0320 - Phone 305 - 284 - 4900 - Fax 305 - 284 - 4901
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Yoani Sanchez
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