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UDINE : UN monumento all'Amicizia TRA ITALIA E ARMENIA
Udine, un monumento all'amicizia tra Italia e Armenia
15 novembre 2008 - Un melograno rosso. Il monumento che simboleggia l’amicizia tra il popolo italiano e quello armeno, inaugurato oggi a Udine rappresenta il gustoso frutto. La cerimonia, si apprende dall’ansa, ha visto la presenza dei presidenti della Giunta e del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo e Eduard Ballaman e del ministro armeno della Culutura Hasmik Poghosyan. Opera dello scultore Hamlet Matinyan, il monumento è un dono di alcuni imprenditori armeni che hanno inteso così ringraziare la città di Udine per l’aiuto dato al popolo armeno in occasione del terremoto che devastò l’Armenia nel 1988 e anche per essere stata una delle prime città mondiali a riconoscere l’olocausto armeno. Tondo ha sollecitato un impegno che aiuti a superare la complessa situazione tra Armenia e Turchia: “Dobbiamo costruire l'Europa dei popoli dove essi dialogano: la nostra esperienza di gente che ha vissuto in terra di confine, come il popolo armeno, può aiutarci a comprendere e a impegnarci maggiormente per questo obiettivo”.

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Giardino dei Giusti di Milano,
ecco l'associazione- 14 novembre 2008

Ieri la cerimonia di nascita dell'ente che si occuperà della crescita del Giardino, luogo simbolico dove ogni pianta è intitolata a una persona che si è distinta per atti di coraggio civile


È nata ufficialmente l’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano, il primo in Italia e il quarto nel mondo dopo Gerusalemme, Erevan e Sarajevo.
La firma di ieri dello Statuto davanti al notaio, alla presenza del Sindaco Letizia Moratti, del Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri e degli altri soci fondatori, il Comitato per la Foresta mondiale dei Giusti con Gabriele Nissim e l’Unione delle Comunità ebraiche italiane con Leone Soued, ha dato forma giuridica al luogo sulla collina del Monte Stella con i primi quattro alberi dedicati a Moshe Bejski, Pietro Kuciukian, Svetlana Broz e Andrej Sacharov.

“Il Giardino dei Giusti", ha detto il sindaco di Milano, "è un luogo di memoria e di responsabilità per Milano, che è la città del dialogo e del rispetto di tutte le religioni. Il Giardino rimarrà il ricordo di tutte quelle persone che, in modo positivo, assumendosi forti responsabilità individuali in momenti di estrema difficoltà e anche di grande solitudine, hanno saputo testimoniare e riaffermare il valore della persona sacrificandosi per salvare altre vite".

Il Comune di Milano parteciperà all’Assemblea con il Sindaco Moratti e il Presidente Palmeri che guiderà anche il Comitato dei Garanti, con la responsabilità di individuare le intitolazioni degli alberi e dei cippi.

“A partire dal 27 gennaio 2009, Giorno della Memoria", ha annunciato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri", dedicheremo nuovi alberi a
nostri nuovi Giusti. Una giornata storica, quella di ieri. Abbiamo dato struttura giuridica e nuovi strumenti di lavoro a un luogo dove si coltiva il
bene, dedicato a uomini e donne che, con l’esempio delle loro parole e delle loro azioni, hanno detto ‘no’ di fronte al male assoluto”.

“Valorizziamo la memoria del bene", ha spiegato il Presidente del Comitato per la Foresta dei Giusti Gabriele Nissim "e di tutti gli atti di responsabilità individuale di fronte al male estremo. Al Comitato dei Garanti proporremo cinque intitolazioni: i Giusti italiani che hanno salvato gli ebrei durante la Seconda guerra mondiale, la giornalista russa Anna Politkovskaja, l’intellettuale turco di origini armene Hrant Dink, l’attivista dei diritti umani in Bosnia-Erzegovina Duško Kondor e il rappresentante diplomatico in Rwanda Pierantonio Costa, che ha salvato quasi 2.000 persone, tra cui 375 bambini”.

“L’Associazione diventa patrimonio e memoria viva della nostra città, per riconoscere e ricordare i meriti di persone coraggiose che, in molti casi, hanno pagato con il proprio sacrificio la ricerca della libertà altrui”, ha commentato il Presidente della Comunità

H.D.

 
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