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17 11 2008 - Venezia il 26 Novembre si terra una Conferenza sull’arte digitale e la spiritualità Relatori Padre Abate Elia Kilaghbian , Roberta Semeraro, Massimo Donà.
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COMUNICATO STAMPA
Presentazione del libro d’arte:
MARCO AGOSTINELLI-Di pianto eloquente
Mostra di opere d’arte contemporanea di Marco Agostinelli
A cura di Roberta Semeraro
Con la collaborazione del filosofo Massimo Donà
Progetto Culturale del Collegio Armeno di Ca’ Zenobio
Palazzo Zenobio Moorat Raphael
Presentazione del libro e conferenza.
Dorsoduro 2596, Venezia
Tel. 041-5228770
Mercoledì 26 novembre ore 18.00
Presentazione del libro Di pianto eloquente e conferenza sull’arte digitale e la spiritualità
Relatori Padre Abate Elia Kilaghbian , Roberta Semeraro, Massimo Donà.
Con il patrocinio del Comune di Venezia, della Provincia di Venezia e della Regione Veneto.
Mercoledì 26 novembre 2008 alle ore 17,30 nella storica cornice di Palazzo Zenobio a Venezia dove è in corso la mostra delle opere di arte contemporanea di Marco Agostinelli si terrà la presentazione del libro Di pianto eloquente dedicato alla rassegna e subito dopo la conferenza sull’arte digitale e la spiritualità.
La mostra aperta al pubblico dall’11 luglio ha riscosso molto successo da parte del pubblico e della critica per la particolarità delle opere esposte e l’originalità del linguaggio artistico del maestro Agostinelli ritenuto una delle maggiori espressioni dell’arte contemporanea italiana. L’evento si può definire unico nel suo genere in quanto l’artista per la prima volta nella sua carriera interagisce con la storia, la cultura e non ultima la religione del popolo armeno. Palazzo Zenobio oltre per i suoi preziosi tesori artistici si è distinto nel tempo anche come sede del Collegio Armeno Moorat Rapahel ( sino al 1997) ed appartiene tutt’oggi alla Congregazione dei Padri Armeni Mechitaristi che in linea con la sua tradizione storica, l’hanno deputato a luogo di arte e di cultura.
Il maestro Agostinelli che con la sua mostra inaugura questa nuova stagione culturale del Palazzo,
ha realizzato esclusivamente per questa rassegna, diverse opere e installazioni dedicandole al popolo armeno e in particolare all’olocausto che colpì questa gente per mano dei Turchi tra il 1915 e il 1918. Di pianto eloquente è il titolo della colonna di anfore in vetro di Murano donata dall’artista al Collegio Armeno e che rimarrà permanentemente esposta a Palazzo Zenobio.
La grande rassegna attraverso le sezioni di opere antologiche degli ultimi quindici anni, intende ricostruire il percorso artistico di Marco Agostinelli che si è indirizzato nel tempo verso contenuti e forme altamente spirituali. Come spiega l’Abate Generale della Congregazione Mechitarista:
“Aver scelto di incominciare proprio con Marco Agostinelli è significativo, la sua arte e spiritualità corrispondono ai nostri valori.”
E avvallando ulteriormente queste motivazioni il direttore del Collegio Samuel Baghdassarian aggiunge : “Il Collegio oltre a riconoscere la bellezza nell’arte del maestro Agostinelli ha riposto particolare attenzione alla lettura dei suoi contenuti e del suo messaggio.”
Questa stessa chiave di lettura è stata seguita dal filosofo veneziano Massimo Donà il quale afferma nel libro Di pianto eloquente:
“Ed è proprio con questo spirito che di recente Ca’ Zenobio ha deciso di ospitare le installazioni di un artista che da tempo si distingue per una specifica attenzione alla luce e alle sue infinite declinazioni: Marco Agostinelli. Un incontro destinale..quello tra un artista da sempre ossessionato dai modi in cui la luce produce gli infiniti volti dell’esistere ed una cultura che…ha sempre saputo far risuonare un inno…intriso di potenza luminosa”
Questa spiritualità, spiega la curatrice della mostra Roberta Semeraro, si manifesta soprattutto nelle forme del maestro Agostinelli: “Queste avveniristiche forme incredibilmente rievocano forme arcaiche e diventano per Marco moderne icone…diventano sembianze del trascendente…riaffermano i colori tipici delle icone bizantine…e sono tutte perfettamente simmetriche così come lo erano le icone bizantine.”
Subito dopo la presentazione del libro si terrà la conferenza sull’arte digitale e la spiritualità che prende spunto dal Decreto conciliare Inter Mirifica nel quale si legge: “…la Chiesa accoglie e segue con speciale cura quelle invenzioni tecniche che più direttamente riguardano lo spirito dell’uomo e che hanno aperto nuove vie per comunicare, con massima facilità notizie, idee e insegnamenti di ogni genere” e dalle teorie sulla Sesta Arte.
Roberta Semeraro
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