Zatik consiglia:
Iniziativa Culturale:

 

 

26 11 2008 - Prove di normalizzazione tra Turchia e Armenia
da LA STAMPA
Si tratta per la ripresa delle relazioni diplomatiche

La visita del ministro degli Esteri armeno Edward Nalbandian in Turchia, in queste ore a Istanbul per presiedere una riunione dell’Organizzazione per la cooperazione economica del Mar Nero (Bsec), il sodalizio che raccoglie i 12 Stati rivieraschi (ovvero, oltre a Turchia e Armenia, Russia, Grecia,
Azerbaigian, Albania, Bulgaria, Georgia, Moldavia, Romania, Serbia e Ucraina) si sta rivleando un passo decisivo per la normalizzazione dei rapporti parecchio tesi fra i due stati e l'avvio di un programma di collaborazione.
Nel pomeriggio Nalbandian ha incontrato il suo omologo turco Ali Babacan con il quale, secondo il quotidiano Hurrijet, ha discusso di questioni bilaterali e soprattutto di normalizzazione dei rapporti.
Ankara ha rifiutato sinora di allacciare relazioni diplomatiche con l’Armenia,
ex repubblica sovietica indipendente dal 1991, a causa degli sforzi compiuti da Erevan per vedere riconosciuto come genocidio il massacro di 1,5 milioni di armeni fra il 1915 e il 1916. Sono 22, a tutt’oggi, i Paesi che riconoscono il genocidio mentre Ankara sostiene che si sia trattato di 300 mila persone e recenti studi storici arrivano a quantificare le vittime intorno alle 800 mila.
Da anni i due Paesi intrattengono contatti indiretti tramite la Georgia, ma la nuova proposta di Ankara prevede la nomina a Erevan di un ambasciatore, cosa che - pur senza l’apertura di una missione diplomatica - significherebbe che i due Paesi hanno ’de factò normalizzato le relazioni. Ora tocca a Erevan decidere se accettare o meno la proposta di Ankara, dando via libera a un’indagine storica congiunta sui massacri degli armeni. Ma di certo Nalbandian
e Babacan hanno parlato anche di rilancio dei rapporti commerciali, duramente penalizzati dalla chiusura delle frontiere nel 1993 dopo la secessione dall’Azerbaigian del Nagorno-Karabakh (sostenuto dall’Armenia).
A tutt’oggi, infatti, i commerci tra Turchia ed Armenia avvengono attraverso Paesi terzi come Georgia ed Iran. Ma se le frontiere venissero riaperte, il volume d’affari tra Ankara e Erevan passerebbe in pochi mesi dagli attuali 100 milioni a 500 milioni di dollari.
http://arama.hurriyet.com.tr/





H.D

 
Il sito Zatik.com è curato dall'Arch. Vahé Vartanian e dal Dott. Enzo Mainardi;
© Zatik - Powered by Akmé S.r.l.