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05 12 2008 - Artavazd Pelechian, rassegna a Parigi,ha caratterizzato il primo weekend delle "Rencontres Internationales Paris/Berlin/Madrid" al Centro Georges Pompidou di Parigi.
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Artavazd Pelechian, rassegna a Parigi del regista armeno La presenza eccezionale del grande cineasta armeno Artavazd Pelechian ha caratterizzato il primo weekend delle "Rencontres Internationales Paris/Berlin/Madrid" al Centro Georges Pompidou di Parigi. Il festival ha mostrato quattro opere di Pelechian: Gli abitanti (1970), Le stagioni (1972), Fine (1992) e Vita (1993), testimonianze di un cinema documentario "artistico", come il cineasta ha precisato durante l'incontro con il pubblico.
Nella sua cinematografia non c'è spazio per la parola: "Ammiro il linguaggio - ha dichiarato il regista - ma le parole sono ricche di significato e hanno
bisogno del loro giusto contesto. Il cinema non è il luogo della parola, ma piuttosto il luogo del tempo".
Pelechian, il cui ultimo lavoro risale al 1993, ha affermato di avere un progetto per un film di finzione (sulle cui possibilità di finanziamento il cineasta non si fa illusioni): si tratta di un film sull'homo sapiens, da girare con attori professionisti ma che non lascerà spazio al dialogo, come negli altri suoi lavori.
Le "Rencontres Internationales Paris/Berlin/Madrid", giunte alla diciassettesima edizione, si svolgeranno a Parigi fino al 7 dicembre prossimo.
Spazio di riflessione sulle intersezioni tra il cinema e l'arte contemporanea (video, multimedia, web), il festival permetterà di scoprire 200 opere provenienti da circa 60 paesi, realizzate da giovani artisti e registi di fama internazionale e raggruppate in percorsi tematici dai direttori Nathalie Hénon e Jean-François Rettig. In programma, anche una delegazione di artisti italiani: Mauro Santini, Deborah Ligorio, Marco Raparelli, Federico Solmi, Francesca Grilli, Carlo Zanni, Ra Di Martino, Rossella Biscotti, Gaetano Liberti.
G.C.
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