06 12 2008 . Il Messaggero

Terremoto in Armenia 1988
Egregio Direttore, il 7 dicembre cade il ventesimo anniversario del tragico terremoto che colpì l’Armenia. Quel terremoto fece più di venticinquemila vittime e lasciò la nostra nazione, già povera e martoriata, nella più completa indigenza.

Grazie alla generosità della diaspora e agli aiuti che arrivarono immediatamente, parte delle sofferenze furono superate e la nostra piccola nazione sopravvisse.

L’Italia e gli italiani furono tra i primi e più generosi sostenitori, in una gara di solidarietà che ancora oggi, quando rileggiamo i documenti di quei giorni, ci commuove e ci rende grati e orgogliosi di essere ospitati in questa meravigliosa nazione che è diventata la nostra.

Il terremoto armeno non fu solo un movimento sismico, ma anche politico: fece iniziare il disgregamento dell’impero sovietico creando tante repubbliche indipendenti che lentamente, tra mille contraddizioni stanno assaporando la libertà. L’Armenia fu la prima repubblica sovietica a ottenere l’indipendenza dando l’esempio alle altre che seguirono.

Vogliamo, tramite Lei e il Suo giornale, che tanta risonanza diede a quell’avvenimento e tanto fece per sollecitare gli aiuti, ringraziare il popolo italiano, la sua generosità e la sua solidarietà. Grazie ancora

Unione degli Armeni d’Italia
Ardavast Serapian
Piazza Velasca,4
20122-Milano

(5 dicembre 2008)
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UAI